eccitazione fantastica senza fondamento nella storia. Il | Bernini | possiede tutte le tecniche, il Borromini è soltanto |
Manuale Seicento-Settecento -
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il Borromini è soltanto architetto. Le tecniche del | Bernini | discendono da un’idea, realizzano l’invenzione; la tecnica |
Manuale Seicento-Settecento -
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l’invenzione; la tecnica del Borromini è mera prassi. Il | Bernini | è sicuro del successo delle proprie tecniche; la tecnica |
Manuale Seicento-Settecento -
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Seicento tutti i problemi hanno una radice religiosa. Il | Bernini | è persuaso di avere il dono della rivelazione; contempla |
Manuale Seicento-Settecento -
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| Bernini | — Bertarelli — Bettolo — Bianchi Leonardo — Bona — |
XXII Legislatura – Tornata del 1 marzo 1907 -
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da Cortona era pittore ed architetto, il | Bernini | architetto e scultore, il Borromini soltanto architetto. |
Da Bramante a Canova -
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che, quando alla metà del secolo è ormai chiaro che il | Bernini | e il Borromini rappresentano i due poli opposti della |
Da Bramante a Canova -
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che all’architetto-scultore. Se infatti l’architettura del | Bernini | può considerarsi l’estensione, in scala gigante, della sua |
Da Bramante a Canova -
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apparirà finalmente che l'apparizione di | Bernini | è molto più, per così dire, inevitabile e naturale che |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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solo nel | Bernini | ma in tutta la cultura del secolo alla prospettiva |
Manuale Seicento-Settecento -
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del fare umano, della tecnica. Il Borromini oppone al | Bernini | proprio una concezione opposta della tecnica e del suo |
Manuale Seicento-Settecento -
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finzione, di Calderon. L’immaginazione-realtà del | Bernini | è il contraccolpo del realismo tragico del Caravaggio; se |
Manuale Seicento-Settecento -
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Gio. Lorenzo — Basini — Basteris — Bastogi — Beneventani — | Bernini | — Berti Domenico — Berti Lodovico — Bertolotti — Bianchi — |
XV legislatura – Tornata del 17 dicembre 1885 -
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che ognuna è diversa, ma nessuna esclude l’altra: lo stesso | Bernini | attraversa un periodo «classicista», mentre Borromini si |
Manuale Seicento-Settecento -
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addirittura nel cantiere vaticano, collaborando con il | Bernini | all’incredibile soluzione del coronamento del Baldacchino |
Manuale Seicento-Settecento -
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chiamata del | Bernini | a Parigi per studiare il progetto del Louvre dimostra che |
L'Europa delle capitali -
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e non più di una basilica; e l’allegorismo ideologico del | Bernini | risulta inapplicabile al tema ormai soltanto politico. |
L'Europa delle capitali -
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cioè, su cui si fondava la progettazione classica, fino al | Bernini | e allo stesso Borromini. |
Da Bramante a Canova -
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— Baragiola — Barracco — Barzilai — Basetti — Berio — | Bernini | — Bertarelli — Bertetti — Bertolini — Bertollo — Bettolo — |
XX Legislatura – Tornata del 21 dicembre 1897 -
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Zio 109, Meardi 107, Catucci 102, Vollaro 101, Sipio 96, | Bernini | 95, Righi 94, Di Sambuy 89, Incontri 87, Patrizi 86, |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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con Michelangiolo, la radice dell’architettura del | Bernini | è soprattutto bramantesca: lo dimostra, ispirandosi al |
Manuale Seicento-Settecento -
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s'increspino sotto la fastidiosa brezza barocca che dura da | Bernini | a Rosso. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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che il | Bernini | ha dato a San Pietro non è soltanto visiva: da nessun punto |
Manuale Seicento-Settecento -
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alta dei suoi ritratti. La momentanea eclisse del | Bernini | sotto il pontificato di Innocenzo X porge all’Algardi |
Manuale Seicento-Settecento -
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distingue nettamente le figure, isolandole, là dove | Bernini | mirava a fonderle in un «mirabil composto». La statua di |
Manuale Seicento-Settecento -
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formata dalle braccia e dalla cappa pontificale, che in | Bernini | si protende in avanti, coinvolgendo lo spazio |
Manuale Seicento-Settecento -
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una giornata: Lodi (Potenza), Cervato (Padova), Ciceri e | Bernini | (Monza), Ghelfi (Messina) e Lorenzini (Catanzaro). Le |
Il Nuovo Corriere della Sera -
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del Cortona, nettamente diversa da quella del | Bernini | e del Borromini. Il Bernini tende a sovrapporre in modo |
Da Bramante a Canova -
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diversa da quella del Bernini e del Borromini. Il | Bernini | tende a sovrapporre in modo autoritario la propria immagine |
Da Bramante a Canova -
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Tra le due opposte concezioni del monumento, espresse dal | Bernini | nell’assetto finale dato a San Pietro e dal Borromini nel |
Da Bramante a Canova -
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e dalla contrazione dimensionale borrominiana. E se il | Bernini | espande lo spazio architettonico insistendo sulle |
Da Bramante a Canova -
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tensione, rifiuto del mondo, volontà di trascenderlo. Il | Bernini | si esprime per larghi discorsi allegorici, mira alla |
Manuale Seicento-Settecento -
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salvo un breve periodo, di disgrazia sotto Innocenzo X, il | Bernini | è l’artista della corte pontificia; il Borromini è |
Manuale Seicento-Settecento -
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a Roma, cercherà invano di emulare il | Bernini | nella Veronica di San Pietro; gli sarà più facile |
Manuale Seicento-Settecento -
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forse di questa risma notizie come quelle che assegnano al | Bernini | la collegiata di San Giovanni Battista a Finalmarina, o a |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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In scultura, ad esempio, all’impetuosa immaginazione di | Bernini | si contrappone il più controllato e composto Classicismo |
La storia dell'arte -
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concludere addirittura se tutta la corrente pittoresca da | Bernini | a... Victor Hugo non sia stata che una ferace |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e la continua tensione tra la tecnica estensiva del | Bernini | e la tecnica restrittiva del Borromini siano anche |
Da Bramante a Canova -
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e che la sua figura, rispetto al genio straripante del | Bernini | ed a quello «contenzioso» o tormentato del Borromini, fosse |
Da Bramante a Canova -
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ch'era il sodalizio professionale degli artisti. Sc il | Bernini | vuol essere l'artista ufficiale della Curia Romana e se il |
Da Bramante a Canova -
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LORENZO | BERNINI | (1598-1680) è stato architetto, scultore, pittore, autore |
Manuale Seicento-Settecento -
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| Bernini | parte dal centro, dal punto più sacro della chiesa: inventa |
Manuale Seicento-Settecento -
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che sarà largamente seguito specialmente nel XVII secolo». | Bernini | infatti «segue quasi totalmente l'orma michelangiolesca |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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la via dell’universale, della salvezza: per il | Bernini | è l’universale che si realizza, entra nella vita. Ciò che |
Manuale Seicento-Settecento -
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vastità delle invenzioni formali, la grandezza storica del | Bernini | è.nella sua sconfinata fiducia nella capacità della |
Manuale Seicento-Settecento -
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l’evidenza della percezione, inciderà nella formazione di | Bernini | come di Pietro da Cortona, fino a costituire uno dei poli |
Manuale Seicento-Settecento -
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Poi la scuola Ri-Fi Libertas Torino (presso Isef, piazza | Bernini | 12, tel. 355,488) che dirigono con l’aiuto dell’insegnante |
La Stampa -
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– se non avrò allora cambiato opinione- che se | Bernini | avesse avuto genio, ciò che gli nego, non avrebbe infine |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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di Roma: demolizioni e ricostruzioni, riforme, restauri. | Bernini | vorrebbe poter modellare tutta la città con le sue mani, |
Manuale Seicento-Settecento -
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di riferimento è il Pantheon, di cui negli stessi anni il | Bernini | progetta il restauro e la miglior sistemazione |
Manuale Seicento-Settecento -
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come nel contemporaneo colonnato di San Pietro, dato che il | Bernini | tende sempre a ridurre la centralità a circolarità, |
Manuale Seicento-Settecento -
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ampia da coprire tutti i popoli cristiani, quello del | Bernini | di allargare ancora l’amplesso della Chiesa fino a |
L'Europa delle capitali -
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di credere che la differenza essenziale tra Michelangelo e | Bernini | potesse consistere nell’avere il primo: desiderato che la |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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alla buona di cui parla il M. Infine né Michelangelo, né | Bernini | avrebbero mai detto a una statua: «muoviti, cammina», ma |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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(per dilagare, di lì a poco, nella piazza antistante), | Bernini | ha interpretato e riassunto coerentemente, nella propria |
Da Bramante a Canova -
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a proseguire nella costruzione, annullando così quello che | Bernini | considerava giustamente l’elemento formale conclusivo e |
Da Bramante a Canova -
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divergenza tra i due maestri, si può dire che lo spazio del | Bernini | dimensione, quello del Borromini situazione. La |
Da Bramante a Canova -
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Giudizio di Michelangelo, e se leggeste le sue pagine sul | Bernini | vi convincereste che la sua morale è quella della «cruche |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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e profonda e la prospettiva della storia. Tutta l’opera del | Bernini | mira a fare di Roma una città immaginaria realizzata; |
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