Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: bernini

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eccitazione fantastica senza fondamento nella storia. Il  Bernini  possiede tutte le tecniche, il Borromini è soltanto
il Borromini è soltanto architetto. Le tecniche del  Bernini  discendono da un’idea, realizzano l’invenzione; la tecnica
l’invenzione; la tecnica del Borromini è mera prassi. Il  Bernini  è sicuro del successo delle proprie tecniche; la tecnica
Seicento tutti i problemi hanno una radice religiosa. Il  Bernini  è persuaso di avere il dono della rivelazione; contempla
 Bernini  — Bertarelli — Bettolo — Bianchi Leonardo — Bona —
da Cortona era pittore ed architetto, il  Bernini  architetto e scultore, il Borromini soltanto architetto.
che, quando alla metà del secolo è ormai chiaro che il  Bernini  e il Borromini rappresentano i due poli opposti della
che all’architetto-scultore. Se infatti l’architettura del  Bernini  può considerarsi l’estensione, in scala gigante, della sua
apparirà finalmente che l'apparizione di  Bernini  è molto più, per così dire, inevitabile e naturale che
solo nel  Bernini  ma in tutta la cultura del secolo alla prospettiva
del fare umano, della tecnica. Il Borromini oppone al  Bernini  proprio una concezione opposta della tecnica e del suo
finzione, di Calderon. L’immaginazione-realtà del  Bernini  è il contraccolpo del realismo tragico del Caravaggio; se
Gio. Lorenzo — Basini — Basteris — Bastogi — Beneventani —  Bernini  — Berti Domenico — Berti Lodovico — Bertolotti — Bianchi —
che ognuna è diversa, ma nessuna esclude l’altra: lo stesso  Bernini  attraversa un periodo «classicista», mentre Borromini si
addirittura nel cantiere vaticano, collaborando con il  Bernini  all’incredibile soluzione del coronamento del Baldacchino
chiamata del  Bernini  a Parigi per studiare il progetto del Louvre dimostra che
e non più di una basilica; e l’allegorismo ideologico del  Bernini  risulta inapplicabile al tema ormai soltanto politico.
cioè, su cui si fondava la progettazione classica, fino al  Bernini  e allo stesso Borromini.
— Baragiola — Barracco — Barzilai — Basetti — Berio —  Bernini  — Bertarelli — Bertetti — Bertolini — Bertollo — Bettolo —
Zio 109, Meardi 107, Catucci 102, Vollaro 101, Sipio 96,  Bernini  95, Righi 94, Di Sambuy 89, Incontri 87, Patrizi 86,
con Michelangiolo, la radice dell’architettura del  Bernini  è soprattutto bramantesca: lo dimostra, ispirandosi al
s'increspino sotto la fastidiosa brezza barocca che dura da  Bernini  a Rosso.
che il  Bernini  ha dato a San Pietro non è soltanto visiva: da nessun punto
alta dei suoi ritratti. La momentanea eclisse del  Bernini  sotto il pontificato di Innocenzo X porge all’Algardi
distingue nettamente le figure, isolandole, là dove  Bernini  mirava a fonderle in un «mirabil composto». La statua di
formata dalle braccia e dalla cappa pontificale, che in  Bernini  si protende in avanti, coinvolgendo lo spazio
una giornata: Lodi (Potenza), Cervato (Padova), Ciceri e  Bernini  (Monza), Ghelfi (Messina) e Lorenzini (Catanzaro). Le
del Cortona, nettamente diversa da quella del  Bernini  e del Borromini. Il Bernini tende a sovrapporre in modo
diversa da quella del Bernini e del Borromini. Il  Bernini  tende a sovrapporre in modo autoritario la propria immagine
Tra le due opposte concezioni del monumento, espresse dal  Bernini  nell’assetto finale dato a San Pietro e dal Borromini nel
e dalla contrazione dimensionale borrominiana. E se il  Bernini  espande lo spazio architettonico insistendo sulle
tensione, rifiuto del mondo, volontà di trascenderlo. Il  Bernini  si esprime per larghi discorsi allegorici, mira alla
salvo un breve periodo, di disgrazia sotto Innocenzo X, il  Bernini  è l’artista della corte pontificia; il Borromini è
a Roma, cercherà invano di emulare il  Bernini  nella Veronica di San Pietro; gli sarà più facile
forse di questa risma notizie come quelle che assegnano al  Bernini  la collegiata di San Giovanni Battista a Finalmarina, o a
In scultura, ad esempio, all’impetuosa immaginazione di  Bernini  si contrappone il più controllato e composto Classicismo
concludere addirittura se tutta la corrente pittoresca da  Bernini  a... Victor Hugo non sia stata che una ferace
e la continua tensione tra la tecnica estensiva del  Bernini  e la tecnica restrittiva del Borromini siano anche
e che la sua figura, rispetto al genio straripante del  Bernini  ed a quello «contenzioso» o tormentato del Borromini, fosse
ch'era il sodalizio professionale degli artisti. Sc il  Bernini  vuol essere l'artista ufficiale della Curia Romana e se il
LORENZO  BERNINI  (1598-1680) è stato architetto, scultore, pittore, autore
 Bernini  parte dal centro, dal punto più sacro della chiesa: inventa
che sarà largamente seguito specialmente nel XVII secolo».  Bernini  infatti «segue quasi totalmente l'orma michelangiolesca
la via dell’universale, della salvezza: per il  Bernini  è l’universale che si realizza, entra nella vita. Ciò che
vastità delle invenzioni formali, la grandezza storica del  Bernini  è.nella sua sconfinata fiducia nella capacità della
l’evidenza della percezione, inciderà nella formazione di  Bernini  come di Pietro da Cortona, fino a costituire uno dei poli
Poi la scuola Ri-Fi Libertas Torino (presso Isef, piazza  Bernini  12, tel. 355,488) che dirigono con l’aiuto dell’insegnante
– se non avrò allora cambiato opinione- che se  Bernini  avesse avuto genio, ciò che gli nego, non avrebbe infine
di Roma: demolizioni e ricostruzioni, riforme, restauri.  Bernini  vorrebbe poter modellare tutta la città con le sue mani,
di riferimento è il Pantheon, di cui negli stessi anni il  Bernini  progetta il restauro e la miglior sistemazione
come nel contemporaneo colonnato di San Pietro, dato che il  Bernini  tende sempre a ridurre la centralità a circolarità,
ampia da coprire tutti i popoli cristiani, quello del  Bernini  di allargare ancora l’amplesso della Chiesa fino a
di credere che la differenza essenziale tra Michelangelo e  Bernini  potesse consistere nell’avere il primo: desiderato che la
alla buona di cui parla il M. Infine né Michelangelo, né  Bernini  avrebbero mai detto a una statua: «muoviti, cammina», ma
(per dilagare, di lì a poco, nella piazza antistante),  Bernini  ha interpretato e riassunto coerentemente, nella propria
a proseguire nella costruzione, annullando così quello che  Bernini  considerava giustamente l’elemento formale conclusivo e
divergenza tra i due maestri, si può dire che lo spazio del  Bernini  dimensione, quello del Borromini situazione. La
Giudizio di Michelangelo, e se leggeste le sue pagine sul  Bernini  vi convincereste che la sua morale è quella della «cruche
e profonda e la prospettiva della storia. Tutta l’opera del  Bernini  mira a fare di Roma una città immaginaria realizzata;