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Piccolo trattato di tecnica pittorica

261115
De Chirico, Giorgio 36 occorrenze
  • 1928
  • Fondazione Giorgio e Isa De Chirico
  • Milano
  • trattato di pittura
  • UNIFI
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Si prende un telaio a chiavi e ci si tira sopra una tela con la grana più o meno grossa secondo le simpatie e le abitudini che ciascuno ha; è bene

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, mezzo di glicerina e uno d’acqua. Si turi bene la boccetta e si agiti con forza per ottenere un’emulsione perfetta. Quest’emulsione si allungherà con dell

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È bene però studiare gli effetti del pennello come quelli della matita con cui si disegna. Il pennello corto e tondo dà una pennellata soda e si

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basso; non bisogna metterli diritti in una tazza o in un bicchiere perché pigliano una cattiva piega. La meglio è lavarli bene con acqua e sapone ogni

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questo bisogna ogni giorno, finito il lavoro, raschiarla con cura e sfregarla bene con uno straccio inzuppato di essenza. I colori intatti che restano

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la vernice non ha bene attaccato.

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me questo sembra alquanto esagerato; quando una pittura è bene asciutta (e ciò dipende dal modo con cui è preparata la tela, dallo spessore dell

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In genere è bene, prima di dare qualsiasi vernice a un quadro finito di recente o da tempo dipinto, lavarlo bene con acqua e sapone.

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sopra una tela assorbente, o già coperta d’uno strato di colore bene asciutto, si ottiene una materia ricca e luminosa che si impasta e si modella con

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Il giallo di cromo, che è un prodotto dell’ossido di cromo, sopporta male il contatto degli altri colori; isolato si conserva abbastanza bene specie

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La terra di Cassel cambia e fa cambiare i colori con cui la si mescola; usata isolatamente cambia meno specie se distesa sopra una superficie bene

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sacco ingessata. Ecco come si procede: si piglia della semplice tela da sacco e si tira bene sopra un telaio a chiavi; su questa tela si passa una sola

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sono conservati bene ed hanno una materia molto piacevole. Bisogna scegliere un cartone pesante, molto spesso e liscio, e prepararlo contemporaneamente

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subito senza ritornare su parti già prosciugate. Se, putacaso, il lavoro è tale da non poter esser finito in una giornata, è bene andar avanti

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recipiente con dell’acqua e si copre bene perché la polvere non vada dentro. Dopo ventiquattr’ore gran parte della colla si è diluita nell’acqua; l’acqua è

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, lavarle bene con un po’ d’aceto per distruggere i germi di putrefazione che potrebbero trovarcisi. Durante i calori estivi, per evitare che i colori si

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Tutte queste sostanze messe in una boccetta che si tura bene e si scuote con forza secondo il metodo già indicato. Bisogna pure scuotere la boccetta

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Come al solito mettere in una boccetta, tappare bene e scuotere con forza. Con questa emulsione si macinano i colori e si mescolano sulla tavolozza

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abbastanza elastica può aggiungere un po’ di glicerina; se il colore non scivola bene può, anziché un cucchiaino di trementina, versarne uno d’olio di lino o d

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buttarlo via come per le altre tempere, ma metterlo in una tazza e batterlo bene finché schiumi abbondantemente; indi si lascia che l’albume depositi e poi

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tecnica di alcune belle tavole di Rubens. Per ottenere meglio tale risultato è bene dare alla tela, dopo le due mani d’emulsione, uno strato di colore a

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perché la cera e il sapone si sciolgano bene. La schiuma che si forma mentre bolle la miscela va tolta accuratamente con un cucchiaio, e gettata via

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carbonella. Poi si comincia a dipingere dall’alto terminando gradatamente ogni pezzo. Se non si è soddisfatti di una parte del dipinto si raschia bene fino

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tono chiarissimo con bianco di zinco, un po’ di nero di vite, ocra gialla e terra d’ombra bruciata; si impastano bene questi colori diluendoli con

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un panno azzurro e come sfondo due pareti di cui una è in luce e l’altra nell’ombra. Si comincerà coll’osservare bene il colore e il grado di tono

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Poi per il panno rosso e lo sfondo si procederà nello stesso modo; si osserverà bene il colore e il tono della parte più in luce, si rifarà tale tono

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freddo con bianco, nero di vigna e un po’ di terra d’ombra o di terra di Siena bruciata. Sopra quest’impasto e dopo che sarà bene asciutto, si

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sempre ammorbidire sfregandoci sopra del bianco liquidissimo. Belli e curiosi effetti si possono pure ottenere sfregando una superficie di colore bene

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spiacevole e la materia perde ogni vibrazione; bisogna sempre aggiungere a questi colori un po’ di bianco. Quando si vela (non quando si sfrega) è bene

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sempre con interesse e piacere, quando si tratta di artisti mediocri è bene che almeno il lato tecnico sia salvo.

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primo impasto dev’essere piuttosto spesso. Su tale tela si disegna a carbonella accuratamente tutto ciò che si vuol dipingere poi si fissa bene il

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lascerà il lavoro per due o tre giorni almeno perché possa asciugare bene. Poi si riprende per colorirlo definitivamente. Cominciando dall’alto e

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È bene comporre le ombre del verde mescolando del bruno van Dyck scuro con del giallo e del blu di cobalto.

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Assicurarsi (a meno che si tratti d’una pittura molto vecchia) che il colore è bene asciutto. Inchinare la tela in modo che la luce pigli di sbieco

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dettagli; lasciare bene asciugare per qualche giorno, poi riprendere ripassando sopra una parte del quadro a mezzo impasto; lasciar prosciugare per qualche

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Per ottenere un rosso molto intenso si prepari un impasto di giallo brillante 2/3 e giallo cadmium 1/3. Quando quest’impasto sarà prosciugato bene si

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