considerare come una forza primitiva che ci spinge a fare il bene; al contrario l'amor proprio ci guida alla ricerca del bello e del vero, ed è da ritenere
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il sentimento del bello in uno stato di leggera malattia. Altrettanto patologico è l'affetto che alcune donne portano ad animali, pel solo fatto che
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fisica o morale, proverebbe piaceri morbosi, dovuti a una malattia del sentimento del bello e del buono. Per eccesso le gioie dell'amore non possono mai
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dell'affetto, che le ingrandisce ogni cosa, e con una sublime ingenuità si compiace infinitamente del bello e del grande che scopre ad ogni istante nei
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, ma posa il piede nelle regioni misteriose del bello, del vero, del buono. Se non possiamo consolarci col pensiero di poter ricambiare i nostri
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di bellezza che rappresentano. L'idea del bello è un prodotto intellettuale, e nella calda simpatia che spesso un giovane ci ispira non entra, il più
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non fa che rivestirsi di uno splendido manto, onde elevarsi più maestoso nelle regioni del bello e del grande. L'occhio allora non contempla le ombre
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vediamo; una forza che ci spinge verso il giusto, verso il bello, verso il vero. Se si volessero definire queste parole, segnarne i confini, indagarne
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intellettuale molto complesso. Esso è nel senso più vasto l'applicazione della mente alla ricerca del vero, del bello e del buono; per cui abbraccia tre
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, quando, cioè, è prodotto da una facoltà difettosa nella proporzione o nella natura e quando esso offende il vero ed il bello. Tra i piaceri morbosi della
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concorrono a produrre il bello artistico possono trovarsi combinati in diversa maniera. Ora vi si ammira la semplicità armonica ottenuta con poche tinte e
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essa non è che uno strumento accordatoci per pervenire al bello, al buono e al vero, si rende la volontà scopo a se stessa. Si immaginano gli sforzi più
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un'immagine morale che contrasta in modo particolare coi sentimenti del bello, del buono o del vero che abbiamo in noi. Un cozzo più forte delle immagini
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estetico, la espressione «buon gusto» ha un significato di raffinato sentimento del bello. Il godimento è una parola d'uso molto generale che, con
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in qualche elemento particolare che offende il sentimento del bello. Tutti possono ricordare di aver veduto alcune persone ridere in modo goffo, o
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tali. Essi non producono alcun danno materiale, ma sono contrari al sentimento del bello e per lo più si accoppiano ad un'intelligenza ottusa e a bassi
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incontriamo in un essere che appaga in noi anche il sentimento del bello, solo o anche apparentemente associato al vero e al buono, i nostri desideri
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mani quelle armi, con le quali dovete combattere i formidabili nemici che ingombrano la via del vero, del bello e del buono. Se ancora non conoscete i
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specifica o gustatoria. Gli elementi secondari sono la vista del cibo, l'odore che spande, e tutto il corredo che può rendere bello ciò che non è che buono
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s'abbassano fino all'orgia, possono essere elevati a un certo grado dalla perfezione dell'arte e dal sentimento del bello, e la gioia, che trabocca da
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grado superiore di attenzione, educano allo spirito di osservazione, e facendo amare i fiori rendono delicate il gusto del bello. L'abuso di queste
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scultura ci educa al sentimento del bello. Ma la ragione di questo fenomeno sta nelle leggi che reggono l'intelletto.
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arie da artista. Nella storia dell'arte si hanno epoche, nelle quali pare che una epidemia attacchi artisti e dilettanti, per cui si trovi bello e
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Un oggetto da noi mai veduto giunge ad eccitare la nostra curiosità: dovrebbe essere assai ributtante o contrario alle leggi del bello, perchè il
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contrasto che presenta col tipo di perfezione che abbiamo in noi, ovvero ci ispirano un ribrezzo che può anche essere piacevole. Quanto al bello, che
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non da un lato del foglio: il margine ora non si usa più, ma non è bello nemmeno nell'intimità vedere le righe correre sino all'estremo limite e
men che pulito. Non è bello che i due camminino a braccetto, come fossero sposi, ma a un passo difficile, o in mezzo alla folla, il giovanotto deve
mettere a posto qualche valigia ingombrante. Il bello è che tante volte, quelle stesse persone che avevano mostrato una istintiva repulsione a lasciarvi
. Sul biglietto si scrivano poche parole di circostanza; non è bello ricorrere alla sigle p. p. c. - p. c. - p. a., che sono asciutte e volgari. Si
di toilette, può avere un bello e ricco abito da società e un elegante cappellino, e in conformità al suo vestire sarà quello delle signore del
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di farsene poi bello con notizie inedite. Qui l'indiscrezione sarebbe doppiamente biasimevole. Naturalmente, ancor più riservata e corretta nel suo
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metà della nostra salute, consideriamo la cosa soltanto dal lato del decoro e della convenienza. Il volto più bello perde la sua attrattiva, quando i
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; ma nemmeno è bello vederle rase al polpastrello. Il rispetto alla nostra persona si manifesta in modo specialissimo nelle vesti. La biancheria intima
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nefasti, quella tensione mentale pericolosa, quelle scene mutevoli e violente non si addicono alla loro età in cui lo svago più bello deve essere la
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più attempata e ragguardevole. Non è bello però cambiar il posto ad ogni atto; basterà farlo una volta o due durante lo spettacolo. E' permesso a un
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si deve fare è sempre gradevole; troppo bello sarebbe allora il vivere! E sarà anche doveroso e conveniente che i figliocci offrano, alla loro volta
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di servizio solo quelli che possono essere adatti alla loro condizione: non è bello veder la cameriera colla camicetta di raso azzurro, guarnita di
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, argomenti su cui facilmente si va d'accordo, ma è bello e utile ravvivar la conversazione anche con qualche obbiezione, per meglio svolgere tutti i lati di
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debolezza. Lasciamoli alla naturale ingenuità, alla loro grazia timida e sincera, e non guastiamo il bello che veramente è in loro; ci basti assecondare con
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