illuministico in quanto postula la necessità, per l’architettura, di una tecnica specifica e condizionante della finalità estetica o del bello, e di un bello
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, cap. III). Le mode cambiano, quello che ieri pareva bello oggi par brutto. È già l’idea della relatività del bello come puro piacere che si
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si pongono in relazione tra loro, come appunto si spiega nel trattato; sicché il bello non può essere localizzato in una singola cosa o figura, ma nel
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mai i principj generali coi quali si arriva a discernere il vero, il giusto, il bello, il buono.
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di rilevare ciò che più o meno bello mi sembra, e dismessa ogni idea di pedanteria, dirò che il gruppo dell'Astianatte non raggiunse fino alla
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Dopo il Canova fu primo egli a dare esempi di una scultura che non fosse una materiate imitazione dei greci, e che sapesse unire il bello, il Vero
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rive dell'Arno, e ti faccia ad osservare quanto di bello e pregioso raccoglie in sè Firenze, quando coll'animo educato al sentimento del bello fisserai
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Mentre il Fedi da Roma inviava i primi saggi dei suoi studj e venivano questi ammirati dagli intelligenti del bello, nelle sale della fiorentina
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Il manierismo spinto, infine, è quel modo di fare che si allontana affatto dal vero e dal bello, che non imita la natura, sia nel comporre, nel
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Diversi scrittori, ed alcuni anco di illustre nome, nel discorrere delle arti, dissero doversi escludere in quelle il Bello-ideale, perchè non
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soggetti che rappresentano la scena, allora io credo che l’artista, anzichè attenersi del tutto ad un bello dalla sua immaginazione o da altri acquisito
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E stabilito in tal guisa di trattare di quel bello, non per ciò che ha rapporto all’estetica, ma solo per quanto si referisce alla scelta delle forme
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perfetta bellezza, ne ha però alcune difettose e non armonizzanti con quelle: or bene, i riprova tori del bello-ideale vorrebbero che l'artista compisse
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nello studio del bello, non potesse con felice successo procedere nella scelta delle forme, dei tipi e nel complesso dello stile che deve improntare il
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dell'arte attenersi al Bello-ideale, secondo la definizione di sopra accennata, o viceversa, quando e dove si debba escludere, ma rifiutarlo giammai
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sfera della pittura veramente popolare, allora ognuno comprende esser inutile il bello-ideale. Quando un artista riceve la commissione di eseguire un
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nemici del bello-ideale e dei copiatori della natura, l’artista avrebbe dovuto giovarsi di quel modello per condurre a compimento l’Ercole? Io sono d
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In una parola per Bello-ideale rapporto al Fisico deve intendersi artisticamente la scelta del Bello. Questa l'ammetto, l'ammetterò sempre, e con me
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degli intelligenti del bello, e quelle accennai di volo e brevemente descrissi per additarle come tipi delle più stupende produzioni moderne. Trattenni un
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Dissi poche parole sul Bello-ideale rapporto alle forme; e tentai di porre in evidenza quando è necessario quel bello, e quando viene considerato
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giammai sostenere per bella una pittura che nulla in sè racchiude di quel bello dall'arte richiesto.
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’universalità dell’arte e del Bello!
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, senza fare alcuna concessione al “decoro” e al “bello”.
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Il bello è una categoria estetica che per secoli è stata considerata un cardine dell'arte e che oggi, invece, appare notevolmente cambiata. Pensare
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nella teoria l’arte e l’estetica del brutto, il bello è la parvenza tangibile dell’idea e il brutto è ciò che vieta o impedisce la sua libertà e si
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A partire dal XII secolo il gusto subisce il formidabile passaggio dal bello degli antichi, di cui si conservava un ricordo cristallizzato nell’arte
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L’antico era ovviamente dimenticato. Non risiedeva più lì il bello. Il bello sera ancorato all’evoluzione lenta delle abilità ingegneristiche romane
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sentimento naturale in sentimento sociale se non si sia prima sistemato il problema della natura e quindi del “bello”. La grande funzione della
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Il “bello”, infine, è sensibilità, apertura dell’essere al rapporto di simpatia col mondo naturale e sociale. Cessa di esistere come categoria
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, cioè scienza del bello, estetica (un concetto e un termine che cominciano ad esistere appunto nel secolo XVIII). Queste tre possibilità dell’arte nei
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Kooning, Fautrier, de Staël, tutta di artisti «bruciati», protestatari, controcorrente rispetto al gusto astratto «bello» del mercato internazionale intorno
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confusione tra oggetto e soggetto. Il soggetto come lo si rovesciava fuori dell'arte era l'ultimo tentativo di fissare il bello naturale.
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.? - Ansaldo, già. - Poiché non si potrebbe mica passar per buono che un quadro così bello, e strambo, così ripensato, e improvviso, così ferace, e stupito
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esprime nel manzoniano «cielo di Lombardia così bello quand'è bello» si sarebbe evitata questa cruda idolatria che ad ogni «bel pan.» di questa guida ci
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Santuario della Misericordia, un grande asterisco per l'altare che non è del Bernini, e il quadro più bello, quello del Borgianni, che pure le vecchie
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bello, di avere a fronte le illustrazioni più acconce di altri libri, ahimè, non ancora scritti: ma quello che proprio non si vorrebbe, per il disgusto
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Al bello decorativamente trittico della Collezione Carrand al Bargello erano state riunite dai conoscitori altre opere come la Madonna della
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chi sappia, come ora sa Cavaglieri, com'è bello, quand'è bello, il colore.
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«Cap. IV. L'acquaforte». (È il capitolo più bello, pieno d'intelligenze interpretative dello spirito di certe sottilità apparentemente non più che
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E con quanta eleganza si rovescia il padiglione auricolare, fino a infruscarlo al fiocco bianco del favorito spumoso e bello, indispensabile
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si pensi che io abbia qui voluto farmi bello «col senno di poi ». Esse alludono infatti a soluzioni o a progressi più recenti, e non miei soltanto, su
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910 (seconda edizione). Uomo che suona il liuto. Firenze, dott. Giuseppe D'Ancona. Assai bello. [oggi mi pare orientabile verso Mattia Preti].
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, che è bello quel che piace, piuttosto che l’andare misurando e pesando sottilmente di tutte quante le minuzie il come e il perchè.
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L’ardire nei giovani, anche soverchio, ci pare bello. L’ardire, che non giova spesso a chi lo ha, giova quasi sempre all’arte ed a coloro medesimi
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Credete al vostro Rosa, Che senza versi e quadri il mondo è bello, E la più sana cosa In questi tempi è ’l non aver cervello. Ve la dirò più chiara
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Poi il Napoletano ha l’indole dell’artista. Pronto a cogliere il bello o il ridicolo delle cose; perspicace e mobile; impetuoso nell’espressione dei
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diciamo il più bello, dipinto della Mostra di Napoli, quello di un giovinotto abruzzese, napoletano d’arte, il Michetti; nè la più singolare, non diciamo
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altre sue statue, sa come egli, volendo il bello nel vero, cercasse, stentando e faticando settimane, mesi, il bello e il vero più schietti.
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, che non nei canoni ai quali si assoggetta, il lavoro dello scultore veneziano è certamente assai bello.
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), Tagliaferro, (piuttosto spostato sul versante concettuale), Di Bello (che dell'immagine fotografica sfrutta soprattutto l’aspetto compositivo-astratto).
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