Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: bella

Numero di risultati: 47 in 1 pagine

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Parassiti. Commedia in tre atti

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Antona-Traversi, Camillo 20 occorrenze
  • 1900
  • Remo Sandron editore
  • Milano, Napoli, Palermo
  • teatro - commedia
  • UNICT
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- Una bella signora?

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- A una bella signora....

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- Vedi... appena sente parlare di una bella signora...scatta!

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Ah, bella!

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- Come sei bella quando ridi!

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Per questo, parlo così!... Mia moglie...giovane... bella...ricca...e mi vuol bene; ma non ama la musica...Il mio strumento le urta i nervi

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- Oh! Io comprendo suo sentimento...e prego scusarmi... Io non vedo che la mia arte...e questa sola io trovo bella e utile... Perciò, deploro perdita

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- Già!...specialmente, se uno dei due è...una bella ragazza!

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L' arte sola io trovo bella...e utile!... Utile...per lui...che arricchisce, forse!...ma è utile lui...alla società...col suo violino?

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Ah, per evitare un dispiacere a me, suo marito ha messo Silvio sopra questa bella strada!

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- Tutto!... E ti ringrazio della bella sorpresa... Il principio è buono!

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Oh, bella!... Chi me lo impedirà?

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drammatica di puro amore. Parassiti sono una bella e buona commedia, che si riannoda alla fresca, ridente tradizione dell'arte schiettamente italiana

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, a traverso molteplici prove, ci ha dato l'opera sua più organica, più sana, più italianamente bella. Il carattere del Gaudenzi, tratto dal vero con

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. Parassiti si possono definire una bella creazione di un tipo scenico. L'esecuzione è stata buona, affiatata, artistica. Calabresi ha trionfato: un trionfo

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avere scritto un lavoro di schietto carattere italiano». È la bella, la sana commedia di carattere, una figliuola minore di quella catena che va da

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bella vibrazione drammatica. Con essa, e col Benini, che - ripetiamo si fece ammirare per la forte sua creazione, si distinsero pure il Mezzetti, il

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, specialmente da parte di Carlo Duse e Gemma Farini. Bravissima la Guidantoni e anche tutti gli altri. La bella produzione ci si assicura verrà replicata

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il vade-mecum indispensabile di ogni persona gentile, che tenga a star fisicamente bene e ad apparire, per quanto è possibile, bella. Le cure da

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Scusate anche voi, bella ragazza!...

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PROFUMO

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Capuana, Luigi 12 occorrenze

- na delle Grazie. Dovrebbe venire anche lei. Si divagherebbe e prenderebbe una bella boccata d'aria libera; le gioverebbe tanto!" "Non posso" rispose

tutti i giorni." "Tutti i giorni no; quando possiamo." "Bella comodità avere una chiesa a due passi! Entrano per la sagrestia, è vero? Ce l'ha detto il

vedendo che Eugenia stava a guardarlo con ansietà, quasi per scrutargli l'animo, aveva rotto il silenzio domandandole: "Come ti senti?" "Bella giornata

cieco! Ascolti le parole d'un vecchio; se le scriva qui, nella mente (e mi scusi! ... Ha moglie anche lei, e giovane e bella): si guardi dai mosconi

" rispose Giulia. "Oh, con le buone maniere, gli si fa fare quel che si vuole!" "Ed è proprio bella costei?" domandò Eugenia, con aria distratta. "Pare una

della bella stagione, progettavano quasi ogni giorno lunghe passeggiate fuori il paese, e Ruggero non mancava mai, trovando nella compagnia e nella

notizia. "Signore, perdonatemi! ..." esclamò, levando gli occhi al cielo. Nella viva luce del corridoio si sentì aprire il cuore. "Se fosse vero, bella

patite; che era stata bella, ma che della bellezza serbava traccia soltanto nella severità dei lineamenti, accresciuta dallo squallore della carnagione e

, non bella, nè invidiabile, ma da contentarsene in mancanza di meglio. Non era egli rima- sto e non rimaneva tutto di lei pur soggiacendo alle

lei. Non negarlo. Hai paura!" "Paura di mia madre?" "Sì! Sì! Sì!" Patrizio rimase interdetto. Colei che si vedeva davanti, altera e bella nel

bella vista!" Vedendole cavare di tasca il fazzoletto bianco e portarlo alla faccia come per soffiarsi il naso, Angelica si precipitò anche lei verso la

dalla fanciullezza, fosse ora cessata d'improvviso, appena en- trata in casa di lui la bella e gentile persona divenuta da tre mesi la dolce compagna

CENERE

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Deledda, Grazia 12 occorrenze

... » «Non dir bugie ... » «Ti giuro che non mentisco. Perché dovrei mentire? Tu sei la più bella, tu sei la più gentile, la più dolce tra le fanciulle

. Egli la chiamava ed essa volgeva il viso illuminato dal bagliore del crepuscolo, e gli sorrideva voluttuosamente. «Dove vai, bella?», egli chiedeva

campi. Era una ragazza quindicenne, alta e bella, con due grandi occhi felini, glauchi e un po' obliqui, e la bocca voluttuosa il cui labbro inferiore

degli occhi lucenti. Quella notte Anania la sognò così, bella e colorita come l'arcobaleno, ed anche nel sogno provava il dolore d'essere stato chiamato

? Oh, bella, perché questo è il suo paese. Essa cuciva a macchina, in una sartoria di Torino; era stanca ed è tornata.» Un grave silenzio seguì a queste

più!» «Perché? Venga qui alla finestra, signora Maria, guardi che bella luna! Ebbene, non le piacerebbe fare un pellegrinaggio alla Madonna di Gonare

si sapeva né come né perché; possedeva una bella bottega, con cinque o sei lavoranti, vestiva in borghese, parlava affettato, e si permetteva di fare

Bustianeddu, ansante, «l'ho scampata bella.» «Hai sentito il fischio? Eppure ho fischiato forte.» «Niente. Ho sentito invece il passo di due uomini, e mi

, ma ancora bella, grassa e bianca, con dolci occhi castanei circondati di piccole rughe, e un po' di baffi biondi sul labbro rialzato. Ella era

tu debba sposare una ricca e bella fanciulla: ah, non è stata stupida quella fanciulla. Ma perché non mi hai tu scritto prima di venire? Ah, figlio

, attraverso il cui velo egli intravedeva orizzonti mai prima sognati. Come era bella e facile la vita! Egli si sentiva forte, bello, vittorioso: tutte le

bella e più sublime che una volontà eterna ed infinita abbia potuto creare! Ed egli viveva; ed egli doveva la vita alla misera creatura che ora gli stava

Vita intima

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Vertua Gentile, Anna 3 occorrenze

, bella, un essere che a pena tocca la terra; i suoi piedi non rasentano la polvere, le sue mani non lavorano; e questa adorazione è un omaggio a la

più sordi, ma già dolenti e deploranti la dura necessità, della schiavitù. E giovavasi del femminile compianto , colorando la bella immagine della

, pulita, sana e bella. C'è chi si lagna e si rammarica, deplorando i facili costumi che in tutte le classi sociali ora danno desolante spettacolo. Carlo

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