Forse, tutto sommato, un po’ frustrata, per la sua definitiva rinuncia al «bel pezzo», per la sua sempre maggior tendenza ad architettonizzarsi, per
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al «bel colore», all’impasto, al gusto della materia in pittura, alle patine, alle corrosioni, alle ruggini, in scultura. Lo straccio e il catrame di
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opere. Il giudizio assiologico doveva ormai prescindere dall’antica esigenza del «bel dipinto», dell’impasto, dell’equilibrio delle masse; come aveva
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’un bel ricettario preso a prestito a qualche altra disciplina (letteraria, scientifica, psicologica, ecc.) trasferita più o meno abilmente alle cose
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