Penombre
! Errando teco, pallida Sofia. Vi cantava la messa un cherubino, e vi nascean colombe ed usignuoli: oh il bel cammino, fra le intatte bianchezze e i
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villagio ci travolse colla nostra ilarità. E le madri rampognarono i ragazzi scapestrati!... Ma a un bel fuoco i piccioletti piedi e gli abiti asciugati
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dessi che riedono nel sacro momento... Son dessi - un bel pargolo, la madre pensosa, la povera sposa che bacia l'anel! -
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, un bel cerro, asfissiato morì nel turbinìo, e noi, bontà di Dio! siam vive e sane, e brille toccheremo il duemille! - E che pensava il fiorellin
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d'aceto un canto mi cercò. Era un bel dì di luglio; dagli ampii finestroni piovean cadenze e balsami di fiori e di canzoni; brillavano le mummie nelle
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, brilli il sereno! Dacchè, cullandoti su questo seno, vi scende il gaudio dal paradiso, più non interrogo che il tuo bel viso! Quel viso candido coi capei
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nell'orticello pien di aranci e d'ali dove un bel pozzo invita ad aver sete, e dove spesso brillano gli occhiali di qualche prete, sotto il sagrato, e placidi
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!... Venduti son gli abiti - del povero Tonio.. la larva di un conio - più in tasca non ho. Sa lei chi era Tonio ? - mio figlio! un bel bruno! Lavoro e
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pace, e il bel profilo di due spalle opime. Due spalle opime, due spalle di sasso, fatte per camminarvi a suon di tube: e avean tutti i sapor