Perchè sei pallido o mio bambino? Perchè il tuo lucido occhio azzurrino, su cui di un dubbio non scese il velo, infaticabile s'affisa in cielo? Non
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, meste, tarlate, mute... dell'eterna salute ove, ove trovi un segno? Bambino, l'ineffabile tuo visino d'amore giace fra questi ruderi, circondato d'orrore
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non so nulla, che ho intero il genio di un bambino in culla. Giù, giù, giù vino, giù sonno ed oblìo! E al primo albor su questo cranio mio, fanciulla
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sereno, se la bisnonna tua vivesse ancor! Sta' cheto e attento, o pallido bambino, e mi contempli fiso il tuo visino, ti voglio innamorar: la sua
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povero bambino, e un bel nome scientifico, e il cippo cristallino, prima ancor che sul lugubre letto la madre frema, e che nell'ansia estrema se ne
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