Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: bambini

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anziani sono due volte  bambini  ARISTOFANE
nera. lo ho la pelle, i capelli e la religione diversa dai  bambini  italiani, però ho la pelle, i capelli e religione uguale ai
italiani, però ho la pelle, i capelli e religione uguale ai  bambini  arabi. La mia amica Maristella dice che sono come disegnato
sono diverso io, è naturale, perché in Italia quasi tutti i  bambini  sono italiani, ma se un bambino viene in vacanza in Marocco
in Marocco è diverso lui, perché nelle scuole non ci sono  bambini  italiani. Qui a Novara mí trovo bene, i bambini sono
non ci sono bambini italiani. Qui a Novara mí trovo bene, i  bambini  sono simpatici. Le prime volte non capivo, ma adesso ho
dice che quando l'Italia era povera molti uomini, donne e  bambini  andavano in Francia, Svizzera, Germania, America, perché
non c'è più lavoro per tutti e tutti diventiamo poveri. - I  bambini  sono tutti uguali — dice la maestra. L'unica differenza è
NOVEMBRE Il babbo sveglia oggi i  bambini  passando a salutarli allegramente di letto in letto. - Su,
balcone una bandiera, i soldati sfilano nelle strade. I  bambini  alzano le testine dai guanciali. Il quattro novembre è una
— Fiabe, bambini, fiabe! Chi vuol sentire le fiabe? — I  bambini  accorsero da tutte le parti e gli fecero ressa attorno. Lui
fiabe! Chi vuoi sentire le fiabe? — E ricominciò da capo. I  bambini  contentissimi. Ma, infine, erano sempre quelle: Spera di
Serpentina, Testa-di-rospo.... Sicchè, all'ultimo, i  bambini  si seccarono e, appena cominciava: « C' era una volta.... »
a mente! — Che cosa farne di quelle fiabe, ora che i  bambini  non volevano più sentirle, perchè le sapevano tutti a
e nei vostri cassetti non ce le avete. Ora che tutti i  bambini  le sanno a mente, ho pensato di regalarvele per metterle
nei cortili, discorrono dai balconi con quegli altri  bambini  fortunati, padroni di tanta buona terra. Questi bambini
bambini fortunati, padroni di tanta buona terra. Questi  bambini  fortunati sono gli Altieri. Il babbo è ferroviere. La mamma
 bambini  di Betlemme e dei dintorni, al di sotto dei due anni. Il
ciascuna, cinque famiglie per piano. E quanti bambini! Quei  bambini  con i genitori, nonni, gli zii formano una vera colonia
Lino ha portato con sè un ragazzetto nero, così nero che i  bambini  si domandano se è di carne e d'ossa o di ebano. - È di
a ritrovare la loro anima bianca. Avete capito, bambini? I  bambini  hanno capito sì e no. Non riescono a convincersi che
smorto chiarore, bruchi, falene, uccelli notturni, piante,  bambini  la ammiravano. I bimbi dicevano - Pare una stella. La
e azzurri ondeggiano al disopra del suo viso rubicondo. I  bambini  comprano i palloni colorati e camminano, fieri, guardando
belli? - Vanno in cielo a portare vostre notizie ai  bambini  di lassù - dice la venditrice sorridendo.
a rientrare con le loro barche mentre le donne e i  bambini  li aspettano a riva sotto la pioggia e pregano il Signore
strada azzurra. Non divide le terre ma le unisce. Invita i  bambini  a cullarsi sopra le sue onde, i pescatori ad uscire con le
sopra le sue onde, i pescatori ad uscire con le reti. I  bambini  vi si tuffano, nuotano, respirano a pieni polmoni l'aria
maturavano, ma restavano verdi, acide, amare. I  bambini  quando andavano nel bosco a cogliere fiori e frutti
che può dormire mezz' ora di più. Tanto, la messa dei  bambini  si celebra in parrocchia alle nove e si ha tutto il tempo
Altieri! Sapone, spugna, spazzola, forbici lavorano e i  bambini  escono dalla vasca da bagno e dalle mani della mamma, rossi
gabbia? — No, leghiamogli il filo alla zampa! — dissero i  bambini  e mostrarono l'uccellino alla nonna, alla mamma e al papà.
qui! — Ma Cipí non la sentiva, perché fra le mani dei due  bambini  ne passava di tutti i colori: lo chiusero in gabbia, lo
e ogni volta che Cipí spiccava il volo e cadeva in terra, i  bambini  ridevano. Ad un tratto Cipí udí un grido: era la sua mamma
che gli faceva sanguinare la zampa. A quel punto, i  bambini  litigarono perché volevano tutti e due tener l'uccello: il
lo presero e come fuggì, ma soprattutto come sono cattivi i  bambini  che stanno in fondo al buco nero.
LUPO C'è un grosso lupo grigio al Giardino Zoologico. I  bambini  si fermano dinanzi alla sua gabbia e tentano di stringere
lavano i panni che poi sciorinano sull'argine mentre i  bambini  giocano sotto ai vigili occhi materni. Varano barchette di
sole non c'è vita; le piante inaridiscono; i vecchi e i  bambini  muoiono di freddo e di paura e questo sciocco si lagna
uomini non osarono più uscire di casa. Allora i poveri e i  bambini  andarono in processione al palazzo del sole e lo
che s' eran tra- scinati vicino al balcone, due bei  bambini  rosei e ricciuti, Margherita e Lionello, chiamati per vezzo
- Se la Patria vi domandasse oro, voi potreste offrirne? I  bambini  pensano, perplessi. Alcuni vociano: - Sì, sì - e gli
vie: — Fiabe, bambini, fiabe! Chi vuoi sentir le fiabe? — I  bambini  accorsero da tutte le parti, e gli fecero ressa attorno.
visto che era buono a raccontare soltanto fiabe vecchie, i  bambini  gli voltarono le spalle e lo piantarono come un grullo.
— Fiabe, bambini, fiabe! Chi vuol sentire le fiabe? — I  bambini  accorsero da tutte le parti e gli fecero ressa attorno. Ma
tanti lumicini. Non sono le stelle. Sono le lampade che i  bambini  hanno acceso e posto sulle finestre e sui balconi per
VOCI DELLE COSE Mentre i  bambini  dormono, le cose parlano. La vestina di lana appesa a un
magari in un bel libro stampato e illustrato che tutti i  bambini  vorranno leggere.
col cappuccio: gli occhi erano azzurri e buoni; e noi  bambini  gli volevamo un gran bene, anche perché nel suo cestino di
ragazzo, il figlio del proprietario, invita ad entrare. I  bambini  gli fanno la corte. Chi sa che egli non si commuova e non
Rosetta va al primo cancello e chiama : - Signora, avete  bambini  da custodire, avete calze da rammendare ? - Oh, finalmente
- Oh, finalmente siete venuta! Ecco qua; ho dodici e cento  bambini  da custodire e sedici calze da rammendare. Vi pago
Non ho lavorato molto, questa settimana. In questo paese i  bambini  crescono e nessuno ha piú bisogno di me per guardarli. E le
già mattino? Un galletto canta, lontano; certo è l'alba. I  bambini  balzano dal letto. Uno dietro l'altro, in camicia da notte,
il cielo stellato. Gli sembra una grossa lavagna dove i  bambini  di lassù imparano a leggere e a scrivere. Infilano le
si sono messi a modellare con le nubi per divertire i  bambini  poveri.
Una volta tanta gente moriva di tubercolosi. Specialmente i  bambini  se ne andavano, portati via dal male. Ora i preventori
va in bicicletta, mentre due scimmie ballano il minuetto. I  bambini  ridono ed applaudono. Applaudono anche al leone e alla
Infatti, il sabato suonano il Gloria con voce più chiara. I  bambini  corrono alla fontana della piazzetta e si bagnano gli
fiducia nel macchinista. E il macchinista pensa ai suoi  bambini  addormentati nella casetta con l'orto, al sicuro e al
la danza del serpente che vien giù dal monte... cantavano i  bambini  in coro. Ma dove? Poi li vide. Sbucarono fuori
il gioco. La donna camminando si dondolava sui fianchi e i  bambini  la imitavano maldestramente. Sembravano tanti paperotti al