conte Cesare. Sua Eccellenza era un giovanotto sui trent'anni, bianchissimo di carnagione, con un gran naso aquilino male appoggiato a sottili baffetti
di una intelligenza, di un acume che traspariva da tutti i pori. Due occhietti grigi, un naso aquilino, due baffetti ed un pizzo di un colore
sono .... mormorò il farmacista. E ghignava sotto i baffetti. Due commensali non apersero bocca, L'uno era don Sebastiano, il vice-curato, l'ombra di