Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: babbo

Numero di risultati: 28 in 1 pagine

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La sorte

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Federico De Roberto 4 occorrenze
  • 1887
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
  • Verismo
  • UNICT
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commiserazione. - E si trova da molto tempo con la principessa? - Da quasi due anni, dopo che è morto il babbo! - Il suo paese, se è lecito? - Sono

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cappello di tela cerata e lo scritto Duilio; il babbo due passi indietro, col cane, parevano una gente per bene, educata e tranquilla. - In casa

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mariti quelle civettine? - diceva Vincenza. Giusto le ragazze cambiavano d'innamorato ogni quindici giorni e per le scale, quando il babbo e la mamma

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fontane. - Ho paura del babbo!.. - disse la Nunziata, asciugandosi gli occhi col grembiale. - È fuori, ma non può tardare - rispose donna Mena, che

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STORIE ALLEGRE

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Collodi, Carlo 24 occorrenze

Masino, pochi giorni dopo, andò in camera a cercare il suo babbo (il quale si era corretto del bruttissimo vizio di brontolare) e gli disse: "Sai

accaduto?", domandò il babbo. "Te lo racconterò io", disse Raffaello, quello che faceva da cavalleria . "No: io!", gridò Gigino, il rappresentante la

Pipì riconobbe subito la voce di suo padre e tutto commosso gridò: "Che cosa fate qui, babbo mio, a quest'ora?" "È un mese che ti cerco da per tutto

volentieri che si fosse chiamato Luigi: ma il suo babbo, incaponitosi a farne col tempo un guerriero (il babbo era comandante dei pompieri e bisogna

babbo. Guai se le sorelle e i fratelli maggiori avessero torto un capello a Gigino! C'era da far nascere una specie di finimondo. Volete che vi dica il

implacabile dei libri e della scuola. La mamma lo sgridava: il babbo lo rimproverava: il maestro lo puniva, i compagni di scuola lo canzonavano della sua

Nel famosissimo bosco di Vattel'a pesca, c'era una volta una piccola famigliola composta di sette scimmie: il babbo, la mamma e cinque scimmiottini

E il babbo andò davvero a trovare il maestro, e gli fece una bella lavata di capo, da ricordarsene per un pezzo: tant'è vero che quando Masino tornò

." "E ora come ti par di stare?" "Peggio di prima." "Ma qual è la cagione di tutto questo spavento?" "Una gran disgrazia, babbo mio, sta per cascarmi

, andarono di corsa dal babbo per raccontargli la gran prova di coraggio che aveva dato Leoncino, combattendo a corpo a corpo con una terribile volpe

scimmiottino. "Debbono dunque sapere che noi siamo una povera famiglia: il babbo, la mamma, e cinque figlioli, e vorremmo tornare a casa nostra: che si

se la fa comprare dal babbo?" ripigliò la cameriera, ridendo come una matta. "E perché ridi?" domandò Gigino impermalito. "Rido, perché a vedere un

." "In terrazza? A far che cosa?" "A ... a ... a prendere una boccata d'aria." "Non è vero, sai, babbo!", disse subito Arnolfo, "non si va a prendere

campanelli. E nel tempo stesso entrarono in sala i cinque ragazzi, che si buttavano via dalle matte risate. Il babbo, che non sapeva il motivo di questo

. Il babbo dice che gli anni passano per tutti. Per noi altri ragazzi, però, questi anni benedetti non passano mai. La mi pare una bella ingiustizia

da scambiarli per tanti uomini rimasti nanerucoli e piccini." "O che sarebbe una vergogna? Io sento che il babbo e la mamma, quando vogliono dire un

più giovani del babbo e della mamma." "Ho capito tutto", disse il giovinetto ridendo. Poi gli domandò: "E la coda dove l'hai lasciata?" "Non lo so

!" urlò il maestro, dando in una gran risata. "Eppure anche il babbo dice sempre che, quando sarò più grande, dovrò imparare la scherma ... " "Quando

vittorioso: ma invece, come suol dirsi, rimase schiacciato. Credete forse che se ne accorasse? Nemmeno per sogno. Anzi, quando il babbo e la mamma lo

creda ... noi non siamo ladri", diceva Cesare. "Di chi siete figlioli?" "Del nostro babbo e della nostra mamma." "Che mestiere fanno i vostri genitori

Venuto il tempo delle vacanze, Gigino andò a passare due mesi in campagna insieme con la sua mamma. Il babbo rimase in città, perché essendo il tempo

figlioletto dell'oste, che dormiva nella stessa camera del babbo, in un lettino a parte. Alle parole di quel bambino, Golasecca mutò fisonomia: e preso

babbo, con la mia mamma e coi miei fratelli ... e non voglio mascherarmi da uomo ... " "E allora perché, poco fa, hai accettato di essere il mio

maestra." "O il suo bambino che fa?" "Povera creatura, che vuol che faccia?... È rimasto senza babbo e senza mamma, alle mani di quello zio Bernardo

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