Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: babbo

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i quattordici anni, e s'arrabbiava dell'ostinazione del suo  babbo  e della sua mamma che non volevano fargli smettere la
gli erano giunte talvolta all'orecchio, andando attorno col  babbo  nei giorni di vacanza; ma non gliene importava. Il peggio
importava. Il peggio era che, ogni volta ch'egli pregava il  babbo  o la mamma di vestirlo con la giacchetta e i pantaloni
come tant' altri suoi compagni minori di anni di lui,  babbo  e mamma sorridevano e scuotevano la testa, quasi lo
a vecchio? Non se ne dava pace. Un giorno, finalmente, il  babbo  gli rispose: — Se passi col maximum dei punti, sarai
di sentirselo dire dalla gente nelle passeggiate col  babbo  o con la mamma, e anche andando a scuola o tornando a casa
potuto prenderli, se avesse steso la mano. Il giorno che il  babbo  lo vide arrivare a casa rosso, scalmanato, facendo salti e
detto ! E aveva le lagrime agli occhi, dalla paura che il  babbo  non volesse più adempire la solenne promessa. ***
quasi la mia curiosità profanasse il loro dolore. Il  babbo  e la mamma, che pregavano raccolti, non si accorsero della
con aria diffidente; poi, piano piano, di nascosto del  babbo  e della mamma, trasse dalla tasca del vestito un involtino
Lina, che fai ? La bambina arrossì, ma rispose : — Niente.  Babbo  e mamma alzatisi pallidi e commossi, giravano attorno al
si accorsero dell'involtino deposto lì dalla bambina. Il  babbo  si chinò e lo prese. — No, babbo, lascialo stare, balbettò
tanto ! Senza dir niente, con le lagrime agli occhi, il  babbo  depose l'involtino dove la bambina l'aveva messo. La mamma
Veramente Lulù non abusava del suo potere, anche perchè il  babbo  non permetteva che ne abusasse. Non c'era desiderio del
Bastava un' occhiata, un motto di rimprovero del  babbo  per ridurre Lulù tranquillo ed obbediente. E quando il
per ridurre Lulù tranquillo ed obbediente. E quando il  babbo  non era in casa, bastava che la mamma dicesse
sapeva che quel: — Va bene! - significava : — Lo dirò al  babbo  ! — E la sola idea di non ricevere le solite carezze e i
ricevere le solite carezze e i soliti regalini — giacchè il  babbo  non tornava mai a casa senza portar qualcosina per lui — lo
e ansioso, cessando di piangere e di pestare i piedi. Il  babbo  indugiava troppo negli addii, e Lulù non voleva lasciarsi
continuando a gridare : — Non lo farò più ! Finalmente il  babbo  si era arrestato, era tornato indietro, quasi trascinato
— Dove vanno, babbo, le stelle quando c'è il sole ? Il  babbo  sorrise : — Vanno a dormire. — E dove vanno quelle colombe
benedire dunque; farò venir bene ogni cosa. Allora il  babbo  la sollevò in alto, come un ostensorio, quasi convinto in
seria seria : — Vedrai, babbo, come verranno bene ! Il  babbo  se la strinse al petto; e dalla commozione aveva gli occhi
trovato per terra in camera di Giorgio, die' finalmente al  babbo  la spiegazione del mistero. — Ha fumato una sigaretta con
fu impossibile andare in casa Ronzano, con dispiacere del  babbo  e della mamma, che non avrebbero voluto mancare alla festa
voluto mancare alla festa d'una amica carissima. Mamma e  babbo  erano sconvolti dallo spavento avuto, quando nessuno sapeva
il  babbo  diceva a Masino: — Non bisogna aver paura di niente! Masino
reagire contro la prima impressione. Ed era inutile che il  babbo  si sforzasse a fargli capire quanto male poteva produrgli
viltà indegna di un ragazzo, d'un uomo, come lo adulava il  babbo  per correggerlo. — Non bisogna aver paura di niente; anche
Ma... ho paura! — confessava Masino ingenuamente. Allora il  babbo  pensò, di guarirlo procurandogli a posta delle paure, e
i campi. Di tratto in tratto, come si faceva più buio, il  babbo  sentiva che Masino gli stringeva la mano più forte e gli si
fosse proprio quella stessa che ora vedeva da vicino. E il  babbo  lo trascinava avanti pel silenzio della campagna. — Guarda
spalancava gli occhi e seguiva, un po' riluttante, il  babbo  che lo costringeva ad avvicinarsi colà. — Capisci? È un
aspetto d'uomo accoccolato, che vuol nascondersi. Il  babbo  gli faceva ripetere la prova. — Capisci ? Ora tu sai che
sciocchezza, ma... C'era un gran ma. Alla prova, quando il  babbo  non era con lui, la paura tornava ad afferrarlo. Ora però
radunata in salotto. La mamma lavorava con l'uncinetto, il  babbo  leggeva il giornale. Masino e Zina si divertivano a
le incisioni del Don Chisciotte, del Dorè, comprato dal  babbo  la mattina. Tutt'a un tratto, il babbo disse a Masino : —
Dorè, comprato dal babbo la mattina. Tutt'a un tratto, il  babbo  disse a Masino : — Apri l'imposta del balcone, fa troppo
Questa volta Masino resisteva e urlava tanto, che il  babbo  volle prima affacciarsi per capire di che cosa si
grande, gigantesca gli si era rizzata davanti. Ma il  babbo  capì subito. C'era una nebbia fitta; affacciandosi al
proporzioni. Pareva proprio di avere dinanzi un gigante. Il  babbo  rise e chiamò Zina e la moglie perchè osservassero anche
! Com'è bello! Masino allora si lasciò trascinare dal  babbo  al balcone, dopo che ebbe ben spiegata l'apparizione
o a giuocare sotto gli alberi. Rispondevano sempre: — Il  babbo  non vuole, la mamma non vuole. — Babbo e mamma sono dei
sempre: — Il babbo non vuole, la mamma non vuole. —  Babbo  e mamma sono dei grulli ! — rispondeva irritata la vecchia.
un rabbuffo. Ma quando videro spuntare dietro le spalle del  babbo  il fazzoletto rosso che la nonna portava in testa, si
gli domandò : — Babbo, sei venuto per portarci via ? Il  babbo  li baciava e li tastava. Come erano sodi quei polpaccini,
 babbo  aveva detto a Checchino: — Non si chiede mai due volte quel
l'ho il pane ogni giorno; perchè chiederlo al Signore? Il  babbo  ha detto che non si deve mai chiedere due volte quel che
stato meglio chiedere al Signore qualcos'altro. Appunto il  babbo  non aveva voluto comprargli un bel giocattolo con la scusa
vuole che i bambini credano alla parola del loro babbo. Il  babbo  ti ha detto che quel giocattolo costa troppo caro, e per
tante cure e tante carezze prodigava a tutti e tre;  babbo  e mamma ne godevano più che mai. Ma il ragazzo era cattivo
! Si aspettava la stessa scena dell' altra volta, quando il  babbo  aveva finto di partire; si aspettava che mamma e sorelle si
lo accolse, Lulù si fermò: — Quando sarò grande, quando il  babbo  sarò io, — minacciò levando la mano, — vi farò vedere se me
e così variabile da un istante all'altro. Intervenne il  babbo  per farla finita. Ma il sarto dovette spazientirsi peggio
avrebbe dovuto ; voleva vedere se s'ingannava o no. Il  babbo  era fuori ; la mamma aveva visite in salotto; nessuno lo
una sigaretta dimenticata lì chi sa da quanto tempo; il  babbo  non fumava sigarette da un pezzo, ma sigari lunghi così.
le braccia, a Elena). Io il krause e la tuba vecchia del  babbo  ; tu la veste della zia, che è piccina quasi quanto te...
GINO. Questo non lo dice il commendatore Valenti, ma il tuo  babbo  al mio, che non vuoi sentirselo dire e ci s' arrabbia.
non vuoi sentirselo dire e ci s' arrabbia. CARLO. Il mio  babbo  glielo ripete sempre a posta, per divertirsi. GINO. E per
GINO. E per ciò poi, quanto i tuoi vanno via, il  babbo  dice: Che cretino, quell'Alberto! Che asino! Parla perchè
io, come il mio babbo; il tuo è ingegnere. GINO. Il mio  babbo  è stato testimone l'altra volta! CARLO. Testimone può
pallida al pari della mamma, ma brava massaia come lei. Al  babbo  che andava innanzi negli anni, gli metteva la vecchiaia
- La Barberina mi par che stia proprio male stasera. — O  babbo  - chiese la Barberina. - Cosa ha detto il Moccia? — Dice
dove batteva il lume. La Barberina, al vedere risalire il  babbo  pallido e turbato, tornò a chiedere: — Che c'è, babbo? — La
il soffitto con la testa... Ah! Ah! Ah!... Se la mamma o il  babbo  fossero entrati in quel punto, non lo avrebbero
sua sorella maggiore — andavano poi a rinchiudersi col  babbo  in una sala preparata apposta per bisticciarvisi, dicevano
— Questo è il babbo! — esclamò Lello fermandosi, quasi il  babbo  avessse gridato per loro. Tra la stanza della Commissione e
i magazzini de' venditori di giocattoli, perchè non c'è  babbo  o mamma, per quanto poveri, che a ceppo non vogliano
cosa» da Milano. Dimenticarsene? Era possibile? - Il tenero  babbo  aveva piene zeppe le valigie di belle cose per le sue care
all'altro di vedere entrar nella stanza Ettore per dire al  babbo  qualche cosa che forse avrebbe ritardato o almeno mitigato
Ettore?.... La Virginia non disse nulla, perchè lì c'era il  babbo  che aspettava. Soltanto nel montare in calesse, bianca come
È la più bella di tutte!... Di fatti, la bambola scelta dal  babbo  della Marietta era proprio fra le più belle che si possano
parole interrotte da baci, da domande che s'incrociavano: -  Babbo  mio! - Ben arrivato! - Ben trovate, care! - Come stai? Hai
di me! - gridò la piccina con accento di sicurezza. Il  babbo  rideva, ripetendo: - Birichina, Io sai, eh? - È lì dentro a
andò glorioso e trionfante da Tonio con Cencio e col  babbo  di questo. I quattro uomini cominciarono a parlare
a tu per tu, senza sgomentarsi dei primi rifiuti, col  babbo  e con lo sposo, appoggiata debolmente dalla Santa e spiegò
di chi voleva prendersele da che non avevano più il  babbo  e la mamma; prima, della zia; ora, del Drago che le
se lo sarebbe meritato: lo capiva ella stessa. Ma il suo  babbo  era tanto indulgente! Troppo, anzi; ed era criticato molto,
velluto bianco, uno dei tanti regali che le avea portato il  babbo  da Milano; la seconda, col famoso abito di velluto marrone
sole in casa, Camilla e la bambola, ne' giorni che il  babbo  gironzava in cerca d'un impiego, e la mamma, vestita de'
e il freddo no; ma peggio. Ho patito perchè la mamma e il  babbo  mi trascurano, e perchè non vanno d'accordo. Se loro
Attilio. La Rachele, aspra e fredda, rispose: - Il  babbo  ha regalata la pupazza a me; io ne faccio quel che mi pare,
meglio, perchè ti voglio bene proprio di cuore, ma il tu'  babbo  non ne vorrà sapere: voialtri siete ricchi, o io non ho che
tavola, e, o con le bone o con le cattive, il consenso il  babbo  me lo darà. - Passò un anno - riprese la zi' Nena, dopo un
- aggiunse carezzevole. - E se ci scoprono, Gigia, se il  babbo  sente? - disse la Betta, fra impensierita e commossa nel
stridevano, non c'era pericolo. Per appunto quella sera il  babbo  non aveva sonno, non pareva stracco e badava a
la forza di muoversi. Riprese coraggio accorgendosi che il  babbo  e la mamma si levavano e Nanni saliva la scala, gridando: -
potrebbe cascar la casa, che non si scrollerebbe.... E il  babbo  soggiungere: - No, nel su' letto la 'un v'è. - La si sarà
su la testolina indolorita. - Dimmi che cosa vuoi, e il tuo  babbo  te la porta! - le susurrava il padre dal canto suo. Il
nel cucire, nel ricamare, nel far di calza quando il  babbo  stava in casa; perchè non levavano gli occhi dal libriccino
all'uscio della sala da pranzo, aveva guardato il  babbo  ed era scappata via. Egli chiamò, per sapere che diamine
che le voleva tanto bene. Questo era impossibile; il  babbo  le aveva dato il permesso soltanto per otto giorni. - Per
con un gran cappello di tela cerata e lo scritto Duilio; il  babbo  due passi indietro, col cane, parevano una gente per bene,
aveva continuato a pensare alle due sventurate prive di  babbo  e di mamma, che avrebbe trovate certamente sul muricciolo,
E nominò una filza di parenti, d'amici, di vicini. Il  babbo  fumava quietamente la corta pipa di creta, ormai molto più
in mano, preparato per la nuora. La Virginia, aiutata dal  babbo  e dal marito, scese dal calesse e salì le scale sola, la
d'innamorato ogni quindici giorni e per le scale, quando il  babbo  e la mamma erano fuori, era un continuo salire e scendere.
bambini: due maschi o una fermninetta gobba, poverina, che  babbo  e mamma non potevano soffrire, quasi la gobba se la fosse
alla parete della scala, intimidita ma non troppo. Il  babbo  era sopra di lei; le sembrava alto, quasi gigantesco,
«Avrai ricevuto il doloroso annunzio della morte del  babbo  mio... Benché preveduta, e da tanto tempo, questa disgrazia
pensieri. Nella tristezza del lutto mi pare che il mio  babbo  amato mi sia sempre vicino, più di prima, e che il suo
si fa a saperlo precisamente quando non s'è conosciuto nè  babbo  nè mamma, e non si ebbe mai nè casa nè tetto e gli anni
tutta quella rovina che dava loro tanto da fare là dove il  babbo  non voleva che mettessero le mani e quasi quasi neppure i
parole. A poco a poco però si calmava, riflettendo che il  babbo  avrebbe trovato un giorno o l'altro qualcosa da fare, che