Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: b

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Φ A* = R A + Φ A , Φ B* = R  B  + Φ B,
punto P non appartenente a esso. Si costruisce una spezzata  B  1 B 2... B n k coi vertici B 1 B 2..., B n, rispettivamente
P non appartenente a esso. Si costruisce una spezzata B 1  B  2... B n k coi vertici B 1 B 2..., B n, rispettivamente
appartenente a esso. Si costruisce una spezzata B 1 B 2...  B  n k coi vertici B 1 B 2..., B n, rispettivamente situati
Si costruisce una spezzata B 1 B 2... B n k coi vertici  B  1 B 2..., B n, rispettivamente situati sulle linee d’azione
Si costruisce una spezzata B 1 B 2... B n k coi vertici B 1  B  2..., B n, rispettivamente situati sulle linee d’azione di
una spezzata B 1 B 2... B n k coi vertici B 1 B 2...,  B  n, rispettivamente situati sulle linee d’azione di v 1, v
paralleli a PA 1, PA 2,..., PA n. La parallela per  B  1 alla PO incontra la B n K in un punto Q situato sull’asse
1, PA 2,..., PA n. La parallela per B 1 alla PO incontra la  B  n K in un punto Q situato sull’asse centrale del sistema
vettori  B  1-A, B 2 - A, B 3 - A diconsi i componenti di v secondo le
vettori B 1-A,  B  2 - A, B 3 - A diconsi i componenti di v secondo le tre
vettori B 1-A, B 2 - A,  B  3 - A diconsi i componenti di v secondo le tre direzioni
parallelo alle basi (cioè ai segmenti di lunghezza  B  o b)vale
(45) e relativa all’estremo B,si deduce, ponendovi Φ = F  B  ed M B =0;
e relativa all’estremo B,si deduce, ponendovi Φ = F B ed M  B  =0;
e misuriamo, immediatamente dopo A, un'altra osservabile  B  ottenendo p. es. B': con ciò mettiamo il sistema in un
B': con ciò mettiamo il sistema in un nuovo stato in cui la  B  ha il valore definito B', ma la A, in generale, non avrà
non avrà più un valore definito (cioè, se subito dopo  B  si tornasse ad osservare A, non si sarebbe più certi di
casi in cui questo non si verifica, e cioè si può osservare  B  subito dopo A senza che A cessi di avere il valore
che l'osservazione di A ha dato il risultato A' e quella di  B  il risultato B', il sistema si trova in uno stato tale, che
il sistema si trova in uno stato tale, che tanto A quanto  B  hanno un valore definito, e cioè, rispettivamente, A' e B'.
di AA' (simmetrico di A rispetto ad ) la coppia A,  B  si porta in A', B' colla traslazione rappresentata dal
B' è allineato con A e  B  e coincide con A. In tal caso, basta al nostro scopo far
= s 1,  B  = s 2, C = s 1 + s 2 = A + B,
I punti di un segmento (rettilineo) di estremi distinti A e  B  si possono pensare ordinati in due versi opposti: da A
possono pensare ordinati in due versi opposti: da A verso  B  o da B verso A.
pensare ordinati in due versi opposti: da A verso B o da  B  verso A.
τ,p 1, p 2 hanno significato evidente, 2a =  B  1 B 2 , b è l'altezza di a sulla catenella, e a 1, a 2,
τ,p 1, p 2 hanno significato evidente, 2a = B 1  B  2 , b è l'altezza di a sulla catenella, e a 1, a 2, sono le
τ,p 1, p 2 hanno significato evidente, 2a = B 1 B 2 ,  b  è l'altezza di a sulla catenella, e a 1, a 2, sono le
a l, e posto perché l’equilibrio sia possibile, occorre che  b  sia compreso fra b 1 e b 2. Il minimo valore di q atto ad
l’equilibrio sia possibile, occorre che b sia compreso fra  b  1 e b 2. Il minimo valore di q atto ad assicurare
sia possibile, occorre che b sia compreso fra b 1 e  b  2. Il minimo valore di q atto ad assicurare l’equilibrio è
ove si ponga  b  = 2a ossia b - a = a risulta e p = a; onde la seconda delle
ove si ponga b = 2a ossia  b  - a = a risulta e p = a; onde la seconda delle (8) dà η =
B. Si ha allora (senza ambiguità rispetto al segno) ΔT = T  B  - T B.
(eguali ed opposte) delle due reazioni in A e in  B  hanno l’intensità ]
disposta secondo l'asse e sollecitata all’estremo  B  da una forza assiale F B (M B =0). Potendosi qui trascurare
l'asse e sollecitata all’estremo B da una forza assiale F  B  (M B =0). Potendosi qui trascurare il peso della molla (F =
e sollecitata all’estremo B da una forza assiale F B (M  B  =0). Potendosi qui trascurare il peso della molla (F = 0),
invece del verso da A a B, si attribuisce l’altro che da  B  va ad A, si ha il segmento orientato BA, che ha la stessa
BA, che ha la stessa linea d’azione di AB, ma l’origine  B  e l’estremo A.
pel punto A, in cui si immagina applicato il rappresentante  B  - A di v, tre rette r 1, r 2, r 3 aventi rispettivamente le
r 3 aventi rispettivamente le direzioni prefissate, e per  B  si conducano i piani paralleli ai piani r 2 r 3, r 3 r 1, r
piani r 2 r 3, r 3 r 1, r 1 r 2 fino ad intersecare in B1,  B  2, B 3 le r 1, r 2, r 3 ordinatamente.
r 2 r 3, r 3 r 1, r 1 r 2 fino ad intersecare in B1, B 2,  B  3 le r 1, r 2, r 3 ordinatamente.
in B, quando il contatto con λ1 ha luogo in A 1, o in  B  1 ) è chiaro che la cicloide evoluta rimane sfasata di una
ai ventri (per es. V) della primitiva, e i ventri (A 1,  B  1,…) addirittura sovrapposti ai punti cuspidali (A, B,...).
v la densità,  B  e H la base e l’altezza del rettangolo esterno, b e h le
densità, B e H la base e l’altezza del rettangolo esterno,  b  e h le corrispondenti dimensioni del rettangolo interno.
in A', mentre serve di sostegno a BB'; BB' si appoggia in  B  al muro (schematizzato nella retta orizzontale b) e ad AA'
AB è appoggiata in A ad un muro verticale, in  B  ad un piano orizzontale. Essa si trova in equilibrio in
in piano verticale sotto l’azione del suo peso p. In  B  è impedito ogni scivolamento da un rialzo di terreno; le
da un rialzo di terreno; le cose vanno quindi come se  B  fosse fisso.
come secondo punto su P quello la cui posizione iniziale  B  coincide precisamente con A'. La sua posizione finale B',
A'B' = AB, giacerà sulla circonferenza di centro A' =  B  e di raggio BA; e necessariamente dovrà presentarsi l'una o
n e P designano interi, a r ,  b  s numeri reali, v r , w s vettori quali si vogliano) si fa
che, in un termine generico dello sviluppo, a r v r Λ  b  s w s, non si possono invertire i fattori vettoriali, pur
rimanendo lecito di spostare a piacere i coefficienti a r ,  b  s e in particolare di attribuire al termine testé scritto
di attribuire al termine testé scritto la forma a r  b  s vr Λ w s.
continua agente sull’intero corpo; e denotiamo con F A, F  B  le risultanti delle forze applicate rispettivamente a σ1,
delle forze applicate rispettivamente a σ1, σ2 e con M A, M  B  i corrispondenti momenti risultanti rispetto ad A e B.
fissati a piacimento due punti A i, e  B  i+1 fra P i e P i+1, (nell’ordine scritto), il tratto di
P i e P i+1, (nell’ordine scritto), il tratto di filo A i  B  i+1 dovrà trovarsi in equilibrio sotto l’azione delle
agli estremi. Diremo Φ i·i+1 quella che si esercita in  B  i+1, e che, in condizioni di equilibrio, deve essere, come
P i P i+1 e avere intensità indipendente dalla posizione di  B  i+1 .
a, b, e qa, qb (q 1) valgono: [cfr. l'esercizio 24 per  b  = a].
 B  = A + (BA),,
di qui che ogni moto che porti la coppia di punti A,  B  in A', B' fa passare l’intero piano p dalla prima alla
I due estremi A e  B  d’una gomena sostentatrice di un ponte sospeso non si
livello. Detta h la sopraelevazione di A su B, f quella di  B  sul punto più basso della gomena (freccia), a la portata,
il segno di (P 1 - P) x  b  discrimina se P 1 si trova, rispetto al piano oscillatore,
 B  1 = ε
base, che ne dista di 2a, toccando l 1, con A 1, Ω1, I 1,  B  1 le proiezioni di A, Ω, I, B su λ1.
l 1, con A 1, Ω1, I 1, B 1 le proiezioni di A, Ω, I,  B  su λ1.
Γ z = -  B  (k - k 0),
≤ hp ossia  b  ≤ h;
- - T A= 20.8; T  B  = 62.5.
raggio di curvatura, v la velocità intensiva ed F t, F n, F  b  denotano le componenti della forza totale F secondo le
forza totale F secondo le direzioni orientate di t, n,  b  rispettivamente.
densità; a e  b  semiassi).
Γ =  B  |c – c 0|,

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