Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: b

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vedete tosto che la stella  b  non ha a percorrere che l’arco proiettato in bB per
che proiettasi in cC, voi vedete ancora che la stella  b  culminerà nel punto b' più vicino allo zenit che non la
c’ a ben minore altezza sull'orizzonte e che si la stella  b  come la c culmineranno nel medesimo istante tempo.
fig. 5 si suppone inoltre che in S stia il Sole, che in  B  sull'equatore terrestre stia il lettore, che in OO’,
terrestre stia il lettore, che in OO’, tangente nel punto  B  al circolo QABC, sia l'orizzonte del luogo B, che
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colla Terra in T1, rivedrà ancora le medesime stelle  B  dinanzi a sé al posto che occupavano un anno prima.
nave. Da P il nostro occhio getta la visuale PQ tangente in  B  alla linea OBD, e non vede quindi che la porzione di mare
compresa fra i punti O e B. Finchè una nave è in A o in  B  essa rimane visibile per intero, poiché
fra essa e noi arresta la nostra vista. Ma al di del punto  B  lo sguardo, pur propagandosi lontano lunghesso la retta BQ,
visibile a chi si trovi entro di essa zona, per esempio in  B  Il luogo B va immaginato entro lo spazio ab, e questo vuol
chi si trovi entro di essa zona, per esempio in B Il luogo  B  va immaginato entro lo spazio ab, e questo vuol indicare la
ove stavano prima era la PQ. Dal piè della torre punto  B  arresta la visuale, e da quella posizione si cessa di veder
veder la nave quando è in h: noti il lettore che i luoghi  b  ed h sono molto più lontani dall'osservatore di quel che
dall'osservatore di quel che rispettivamente lo sieno  B  ed H.
T3 ci persuaderemo senz'altro che quelle stesse stelle  B  sarebbero visibili solo di giorno e sono in realtà
a prismi angolari è come si vede nella fig. 10a. U K  B  è un tubo che avvitasi al cannocchiale per mezzo di un
Y Z che porta due prismi C, D. Dentro il tubo precedente K  B  è collocato il collimatore, composto della fessura F che
F del grande obiettivo del refrattore e dell’obiettivo  B  del collimatore, destinato a rendere i raggi paralleli. I
due luoghi lontani, perchè mentre unop.es. da A lo vede in  b  e l’altro da B in a, lo spostamento a L b si misura
perchè mentre unop.es. da A lo vede in b e l’altro da  B  in a, lo spostamento a L b si misura direttamente nella
da A lo vede in b e l’altro da B in a, lo spostamento a L  b  si misura direttamente nella sfera celeste rapporto alla
nelle nostre osservazioni notturne, egli avrà le stelle  B  a destra (orizzonte ovest), e nuove stelle C, che non
verso T2, egli avrà visto la configurazione delle stelle  B  muoversi di giorno in giorno sempre più verso la sua
se l’osservatore dal centro passasse realmente in A o in  B  vedrebbe la Luna apparentemente spostarsi di un arco ac o
Mercurio è in  B  si dovrebbe vedere il disco suo rotondo e interamente
Terra, supposta ferma, e allora esso per voi che state in  B  sorge nel punto O, reca il mezzodì quando è in S, tramonta
annuale. Galileo pel primo fece osservare che detto A  B  fig. 77) il diametro del grande orbe descritto Fig. 77
l’altezza sul piano della ecclittica in una stagione era D  B  S, questa in un altra opposta doveva esser diversa, se la
due stagioni. Onde da A la grande vedrebbesi in a e da  B  in b. Quindi se si misurasse la distanza a e b nelle due
osservatore, abitante del nostro polo, qualunque stella a,  b  si consideri, nè mai sorge, nè mai tramonta, ma, circolando
vicina ad una oscura ben forte che è presso al mezzo tra  b  e F solari, ma la linea della nebulosità cade un poco a
una corda differente. Da A si avrà la corda aa' e da  B  la bb', le quali saranno differenti ciascuna della corda
152 Sch. ma però combina con una zona più debole, ma la  b  di Arturo combina bene colla nera della 152 che sta nel
bene colla nera della 152 che sta nel verde. Ora in Arturo  b  è del magnesio, ma che pochissimo distando dal carbonio, la
il pianeta passa da  B  in A, la Terra rimanendo per ipotesi sempre in T, esso non
una luce artificiale, posta lateralmente. Il bottone  B  serve ad allargare e stringere la fessura.
è molto interessante: la classificazione spettrale O  B  A F G K M corrisponde a temperature decrescenti da 25 gradi
D Forse era l’Elio o altra vicina. , altre del carbonio  b  o del Magnesio, e una viva nel bleu, forse la F. Queste
osservatori fig. 57) in  B  ed S siano posti sotto del Fig. 57 medesimo meridiano, e
troppo indebolita. Con esso la distanza tra le righe D e  b  in Arturo o Aldebaran, è di 315 secondi di arco, e gli
la D, ma tutti i gruppi del ferro specialmente quelli tra  b  ed E dello spettro solare. Lo spettro di Antares impiegava
la direzione del parallelo celeste mettendo il filo A  B  in modo che esso sia percorso esattamente da una stella

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