e la Terra, non sarà visibile, perchè involto nello splendore prevalente del Sole. Lo stesso si deve dire quando pianeta è in B, cioè quando il Sole
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Quando Mercurio è in B si dovrebbe vedere il disco suo rotondo e interamente illuminato, ma allora esso sorge e tramonta col Sole, affoga l’intero
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del Sole (per gli osservatori settentrionali); 3° quando si trova in B, nella congiunzione superiore o alla massima distanza dalla Terra.
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Se il pianeta si trova in B, si trova cioè dietro del Sole rispetto allo spettatore che si suppone in T, questi non lo vedrà perchè esso sarà od
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Se il pianeta passa da B in A, la Terra rimanendo per ipotesi sempre in T, esso non solo sarà visibile di notte, ma giungerà anche al massimo del suo
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Fig. 34 b
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le si usano indicare rispettivamente colle lettere dell'alfabeto A, a, B, C, D, E, F, G, h, H1, H2 e si chiamano complessivamente righe di Fraunhofer.
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b) La temperatura eccettuata, il Sole è fatto come la Terra; esso ha un'atmosfera come la nostra; dei venti alisei come i nostri, delle, nubi, come
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Nella fig. 5 si suppone inoltre che in S stia il Sole, che in B sull'equatore terrestre stia il lettore, che in OO’, tangente nel punto B al circolo
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O il Sole si muove intorno alla Terra, supposta ferma, e allora esso per voi che state in B sorge nel punto O, reca il mezzodì quando è in S
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verso della freccia in direzione contraria a quella del moto apparente del Sole, passate successivamente per le posizioni B, C, e nel tragitto avete
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Quando siete stato in B, il vostro orizzonte fu OO' e allora fu per voi mezzogiorno; quando eravate in C avevate per orizzonte SS", e per voi in
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Ricordiamoci, infatti, d'aver già considerato la Terra nella sua posizione T1 quando gli abitanti suoi vedono a mezzanotte le stelle B
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) dinanzi a sè le stelle B, alla sua manca le stelle A, alla destra le stelle D. Dopo tre mesi, trovandosi in T2. egli verificherà quello che insieme
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veder di nuovo durante la notte al medesimo posto le stelle B. Parmi così abbastanza spiegata la diversità del cielo stellato in due epoche opposte
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alla sua sinistra le stelle B, e dopo altri tre mesi, tornato colla Terra in T1, rivedrà ancora le medesime stelle B dinanzi a sé al posto che
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esso circolo orario notate le crocette a, b, c, d, e, che figurano altrettante stelle.
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Voi vedete tosto che la stella b non ha a percorrere che l’arco proiettato in bB per arrivare all’orizzonte, mentre la stella c, più meridionale
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Anzitutto per questo osservatore, abitante del nostro polo, qualunque stella a, b si consideri, nè mai sorge, nè mai tramonta, ma, circolando essa
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in secondo luogo a lui non sono visibili che le stelle aventi i loro paralleli nell'emisfero nord; le altre, come la stella b, gli rimangono sempre
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OO’ passa per i 'poli P, P'. È facile riconoscere che i paralleli di tutte le stelle, come a, b, c, d, sono divisi per metà dall'orizzonte del nostro
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la visuale PQ tangente in B alla linea OBD, e non vede quindi che la porzione di mare compresa fra i punti O e B. Finchè una nave è in A o in B essa
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nulla fra essa e noi arresta la nostra vista. Ma al di del punto B lo sguardo, pur propagandosi lontano lunghesso la retta BQ, non può vedere punti
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torre punto B arresta la visuale, e da quella posizione si cessa di veder la nave quando questa è in H. Saliti in M la nostra visuale lambisce la
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trovi entro di essa zona, per esempio in B Il luogo B va immaginato entro lo spazio ab, e questo vuol indicare la lineetta che nella figura sta a
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1°. La D del sodio non combina punto colla prima linea scura della 152 Sch. ma però combina con una zona più debole, ma la b di Arturo combina bene
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rappresentate nella figura colle curve) il sodio D Forse era l’Elio o altra vicina. , altre del carbonio b o del Magnesio, e una viva nel bleu, forse la F
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Geissler coll’idrogeno: la principale (a) cade vicina ad una oscura ben forte che è presso al mezzo tra b e F solari, ma la linea della nebulosità
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Molte sono le nebulose di questa categoria e vastissime. Si consulti l’opera di Herschel fatta al Capo di B. Speranza ove sono disegnati gli oggetti
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B. S. posta in A. R. 17h 55m Decl. − 24° 21', ed essa pure dà linee vive dello spettro. Così pure molte altre delle Nebulose disegnate da Herschel
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comincierà dal determinare la direzione del parallelo celeste mettendo il filo A B in modo che esso sia percorso esattamente da una stella entrando ed
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Due osservatori fig. 57) in B ed S siano posti sotto del Fig. 57 medesimo meridiano, e l’uno prenda la distanza zenitale ZBL, l’altro la Z'SL
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Dietro la figura è facile capire che gli osservatori A e B, fig. 58) i quali guardano insieme la Luna L, la riferiscono in cielo a due punti diversi
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mentre unop.es. da A lo vede in b e l’altro da B in a, lo spostamento a L b si misura direttamente nella sfera celeste rapporto alla stella, e dalla
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Siano T, V, S, fig. 63) i centri dei tre astri: sulla Terra Fig. 63 T siano due osservatori collocati nelle stazioni assai lontane A e B: è manifesto
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minima, quindi si cercò di averne la parallassi annuale. Galileo pel primo fece osservare che detto A B fig. 77) il diametro del grande orbe descritto
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Le lettere B, A, indicano le grandezze, di Bessel e Argelander.
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zenit e l’equatore, per australi quelle sotto l’Equatore fino all’orizzonte sud, pure di Münster. B. COSTELLAZIONI MEDIE C. COSTELLAZIONI AUSTRALI
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famoso ottico G. B. Amici costrusse uno spettroscopio analogo a quelli che poscia cominciarono ad essere in uso per le ricerche chimiche, e se ne servì
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riflettere dentro allo strumento una luce artificiale, posta lateralmente. Il bottone B serve ad allargare e stringere la fessura.
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La costruzione fondamentale di questi spettroscopii a prismi angolari è come si vede nella fig. 10a. U K B è un tubo che avvitasi al cannocchiale per
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, la luce delle stelle minori resta però troppo indebolita. Con esso la distanza tra le righe D e b in Arturo o Aldebaran, è di 315 secondi di arco, e
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delle punte fine metalliche mobili da viti micrometriche V V', come i fili di ragno ordinarii, e inoltre l’oculare ha un moto di trasporto pel bottone B
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luce, e le lettere poste sotto, sono quelle delle righe principali dello spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al
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spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono
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presenza di una stella invisibile ma alquanto massiccia. La compagna, Sirio B, fu effettivamente avvistata da Alvan Clark diciotto anni dopo, quando fu
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Le classi di Harvard, individuate analizzando lo spettro di oltre ventimila stelle, sono sette, indicate dalle lettere O, B, A, F, G, K. Ognuna è
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una temperatura di 6000 gradi (tipi G, F e A). Quelle bianco-azzurre superano i 10 mila e le stelle di un azzurro intenso (tipi O e B) sono ancora
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La conclusione a cui arriva Cecilia è molto interessante: la classificazione spettrale O B A F G K M corrisponde a temperature decrescenti da 25
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Per i raggi gamma il primo satellite fu l’americano SAS-2, lanciato nel 1972. Tre anni dopo andò in orbita l’europeo Cos-B. Mappe del cielo nei raggi
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