Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: b

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 B  + b X + b + b
+  b  X + b + b
+ b X +  b  + b
+ b X + b +  b 
 b  - b - b
-  b  - b
- b -  b 
 b  - b - b
-  b  - b
- b -  b 
che nella femmina si formano le quattro categorie di gameti  B  Vg, B vg, b Vg, b vg, ma non egualmente numerose: l’83 %
femmina si formano le quattro categorie di gameti B Vg,  B  vg, b Vg, b vg, ma non egualmente numerose: l’83 % (41,5 +
si formano le quattro categorie di gameti B Vg, B vg,  b  Vg, b vg, ma non egualmente numerose: l’83 % (41,5 + 41,5)
si formano le quattro categorie di gameti B Vg, B vg, b Vg,  b  vg, ma non egualmente numerose: l’83 % (41,5 + 41,5)
posseggono le combinazioni introdotte nell’incrocio (B Vg e  b  vg), il 17 % (8,5 + 8,5) le nuove (B vg e b Vg).
(B Vg e b vg), il 17 % (8,5 + 8,5) le nuove (B vg e  b  Vg).
Φ A* = R A + Φ A , Φ B* = R  B  + Φ B,
punto P non appartenente a esso. Si costruisce una spezzata  B  1 B 2... B n k coi vertici B 1 B 2..., B n, rispettivamente
P non appartenente a esso. Si costruisce una spezzata B 1  B  2... B n k coi vertici B 1 B 2..., B n, rispettivamente
appartenente a esso. Si costruisce una spezzata B 1 B 2...  B  n k coi vertici B 1 B 2..., B n, rispettivamente situati
Si costruisce una spezzata B 1 B 2... B n k coi vertici  B  1 B 2..., B n, rispettivamente situati sulle linee d’azione
Si costruisce una spezzata B 1 B 2... B n k coi vertici B 1  B  2..., B n, rispettivamente situati sulle linee d’azione di
una spezzata B 1 B 2... B n k coi vertici B 1 B 2...,  B  n, rispettivamente situati sulle linee d’azione di v 1, v
paralleli a PA 1, PA 2,..., PA n. La parallela per  B  1 alla PO incontra la B n K in un punto Q situato sull’asse
1, PA 2,..., PA n. La parallela per B 1 alla PO incontra la  B  n K in un punto Q situato sull’asse centrale del sistema
 b  - b
-  b 
ora si considera posta davanti alla lente la retta A  B  (Figura 23), egli è chiaro che, se si tira l’asse
23), egli è chiaro che, se si tira l’asse secondario  B  b dal punto estremo B, ogni raggio B D che emana da questo
23), egli è chiaro che, se si tira l’asse secondario B  b  dal punto estremo B, ogni raggio B D che emana da questo
tira l’asse secondario B b dal punto estremo B, ogni raggio  B  D che emana da questo punto si rifrange in D ed in D’
che va ad incontrare in b. Gli altri raggi emessi dal punto  B  venendo a concorrere pure in b, questo punto è il foco
a ed in m, e come gli altri punti intermedii della retta A  B  hanno evidentemente i loro fochi corrispondenti in a b, si
i loro fochi corrispondenti in a b, si avrà in a  b  un’immagine reale e rovesciata della retta A B.
vettori  B  1-A, B 2 - A, B 3 - A diconsi i componenti di v secondo le
vettori B 1-A,  B  2 - A, B 3 - A diconsi i componenti di v secondo le tre
vettori B 1-A, B 2 - A,  B  3 - A diconsi i componenti di v secondo le tre direzioni
parallelo alle basi (cioè ai segmenti di lunghezza  B  o b)vale
(45) e relativa all’estremo B,si deduce, ponendovi Φ = F  B  ed M B =0;
e relativa all’estremo B,si deduce, ponendovi Φ = F B ed M  B  =0;
e misuriamo, immediatamente dopo A, un'altra osservabile  B  ottenendo p. es. B': con ciò mettiamo il sistema in un
B': con ciò mettiamo il sistema in un nuovo stato in cui la  B  ha il valore definito B', ma la A, in generale, non avrà
non avrà più un valore definito (cioè, se subito dopo  B  si tornasse ad osservare A, non si sarebbe più certi di
casi in cui questo non si verifica, e cioè si può osservare  B  subito dopo A senza che A cessi di avere il valore
che l'osservazione di A ha dato il risultato A' e quella di  B  il risultato B', il sistema si trova in uno stato tale, che
il sistema si trova in uno stato tale, che tanto A quanto  B  hanno un valore definito, e cioè, rispettivamente, A' e B'.
di a C, e per conseguenza m non può essere sulla retta  b  a, ma si trova in m’. Però, se il rapporto della grandezza
in m’. Però, se il rapporto della grandezza dell’oggetto A  B  colla distanza sua dalla lente è assai piccolo, il punto m’
vicino al punto m, in cui la retta C m’ taglia la retta  b  a, ed essendo il divario m m’ trascurabile, l’immagine di A
a, ed essendo il divario m m’ trascurabile, l’immagine di A  B  potrà considerarsi come rappresentata dalla retta a b.
di AA' (simmetrico di A rispetto ad ) la coppia A,  B  si porta in A', B' colla traslazione rappresentata dal
tratto di passaggio nello strato grigio circonvoluto (b -  b  - b) lo si vuol designare colla denominazione di Subiculum
e tre osservatori, uno dei quali osservi A e B, il secondo  B  e C, il terzo A e C. Se il primo osservatore trova che.
corpo A ritenuto come fisso rispetto all'etere, ed un corpo  B  che si muova rispetto ad A (e all'etere stesso); si trovano
ad A (e all'etere stesso); si trovano sovrapposte entro  B  due serie di perturbazioni, relative ad A e a B queste
entro B due serie di perturbazioni, relative ad A e a  B  queste ultime progrediscono col moto di B, ed il resultato
gruppo  B  possiede l’agglutinogeno B e l’agglutinina α.
gruppo B possiede l’agglutinogeno  B  e l’agglutinina α.
B' è allineato con A e  B  e coincide con A. In tal caso, basta al nostro scopo far
 B  un mezzo impolarizzabile, A una sorgente di onde
poniamo per fissare le idee che A sia a grande distanza da  B  in guisa da dare origine ad onde piane; così B può
distanza da B in guisa da dare origine ad onde piane; così  B  può rappresentare la nostra atmosfera ed A una stella. Per
la nostra atmosfera ed A una stella. Per ipotesi  B  si muove rispetto ad A.
= s 1,  B  = s 2, C = s 1 + s 2 = A + B,
I punti di un segmento (rettilineo) di estremi distinti A e  B  si possono pensare ordinati in due versi opposti: da A
possono pensare ordinati in due versi opposti: da A verso  B  o da B verso A.
pensare ordinati in due versi opposti: da A verso B o da  B  verso A.
simili i due triangoli A C B, a C  b  (Figura 24), avremo:
di un movimento sia ancora un movimento (onde da A = B,  B  = A segua A = A).
le onde emesse da A vengano come catturate e trascinate da  B  nel suo movimento, conservando in B il carattere di onde
e trascinate da B nel suo movimento, conservando in  B  il carattere di onde piane. Ne risulta che la velocità
queste onde in B, è quella stessa V che esse avrebbero se  B  fosse in quiete rispetto ad A.
dominante A al recessivo a, dell’allelo recessivo  b  al dominante B, e dell’allelo dominante C a due diversi
del genoma: a, assetto cromosomico aploide normale;  b  e c, eteroploidia (b, aplosomia, c, polisomia), d,