, nella sua continua ansia di superamento, aveva posto in crisi e, nell’ultima fase della sua opera, negati. Reni e Domenichino, nell’ambito della vasta
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classicismo, che aveva definito quei grandi valori e che rimane, tuttavia, il fondamento dell'arte. Tra i due maestri (come in Italia tra Caravaggio e
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Se Rembrandt aveva dietro di sé l’amara commedia di Bruegel, Velázquez ha dietro di se l’ascetismo tormentato, il disperato anelito al trascendente
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architettura il Manierismo aveva prodotto una frattura tra la forma plastica e il suo contenuto intellettivo: fissando la conformazione e la proporzione
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motivo in altezza nella facciata. E nelle due chiese gemelle di piazza del Popolo il tema del tempio rotondo classico, che il Bernini stesso aveva
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Anche la cupola, nel Seicento, perde la funzione, che le aveva fissato il Bramante nel progetto per San Pietro, di conclusione plastica di un
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dei pesi incidenti. Fin dall’antichità questa funzione statica aveva un equivalente ideologico: la colonna era immagine di stabilità, di fermezza; ma
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nei primi decenni del secolo il Bernini, modificando la pianta maderniana, aveva trasformato il progetto del palazzo Barberini, facendo di esso quasi
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sottintende. Caravaggio aveva scoperto l’orrore, non più giustificato dalla natura, della morte che non è più transito ma, semplicemente, uscita dal mondo
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Bruegel il Vecchio, nella Caduta di Icaro, aveva espresso lucidamente la sua concezione scettica della natura. Non è più, come in Bosch e in Patinir
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aveva applicato il metodo del classicismo, come Descartes i principi formali della logica. Ma il fatto importante era d'aver sostituito il metodo al
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scontato che l’imitazione del “peggiore” non può dare altro piacere che quello, appunto, dell’imitazione: lo stesso Aristotele aveva relegato questo
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vedendo per la prima volta quei frutti in quella forma, ritroviamo in essi, sublimate, tutte le qualità che il nostro sentimento aveva loro attribuito
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di accademia della natura morta, ma che poi, nel 1617, aveva lasciato Roma per Madrid, dove s'occupò soprattutto d’architettura, benché, stando alle
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storico che il Guicciardini aveva chiamato “ il particolare ”: colui che non ha e non cerca una visione universale, ma una nozione chiara, vicina
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alla ricerca di un equilibrio di forze politiche ed economiche. Il Rinascimento aveva dato vita a una civiltà urbana in cui ogni città si presentava
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aveva fatto delle città comunali l’immagine della comunità urbana, conta la volontà del sovrano e del governo, che vogliono fare della città-capitale l
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città europea a cui si cerca di dare struttura e figura di capitale. Aveva un passato storico eccezionalmente importante; ma le rovine della città
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, si preparano a entrarvi. Michelangiolo, ideando la cupola, si era richiamato a quella del Brunelleschi per Santa Maria del Fiore, che l'Alberti aveva
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sorta di rappresentazione allegorica o di “trionfo”. Come già aveva fatto nel Baldacchino, concepisce la tomba come il fissarsi, in forme perenni e
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