Raul aveva dato ordine ai soldati di non toccare nulla. "Avanti!" disse il sergente Manuel rivolto ai soldati. "Forza con quelle botti!" "Che cosa
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Giovanna stava esaminando alcune bizzarre armi (propulsori per lanciare frecce, archi e punte di lance) che aveva tratto dal mucchio del tesoro
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enorme migale, uno spaventevole ragno che non accontentandosi degli uccellini che riusciva ad accalappiare aveva pensato che Nicolino rappresentasse
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aveva pronunciato questa ultima frase con intenzione, come se volesse far comprendere che quella colazione era qualcosa di diverso da ciò che appariva
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, è così? Aveva ragione mio padre quando diceva che voialtri Ventimiglia siete una banda di ladroni di mare e di delinquenti! Maledetto il giorno che
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cosa importante?" domandò colui che il capitano aveva chiamato governatore e che altri non era se non il conte di Trencabar. "Naturale" rispose il
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, scoraggiato, si era accasciato sul suo sgabello e non aveva più pronunciato una sola parola. Gli batté una mano su una spalla. "Non vi addolorate, caro
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continuazione della stirpe. Il gran sacerdote, tagliato il collo al tacchino nonostante le vive proteste del povero gallinaceo, aveva appena
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creole e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo: "Il Corsaro Nero!" Il Corsaro Nero fece il suo ingresso nella taverna dell'Allegro Pirata
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improvvisamente e si chinò raccogliendo da terra la spada che Nicolino, spaventato dal giaguaro, aveva lasciato cadere qualche ora prima. "Vedete?" esclamò
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grido della vedetta aveva messo in grande agitazione. "Uomini in mare?" esclamò. "Uomini in mare?" Quindi, mettendosi a gridare come un forsennato
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Jolanda che aveva fatto il ginnasio "gli Alisei sono venti..." "Fossero anche cinquanta, non ho paura di loro!" rispose la donna, imperterrita. Ci volle
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candide braccia sulla balaustra. Frugò nella sua mente cercando di ricordare le parole di Giulietta nella scena del balcone. Aveva sentito la tragedia
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governatore, che aveva condotto il Viceré nella sua villa per non fargli saper nulla di ciò che stava accadendo a Maracaibo assediata dai Fratelli della
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arrivato era stato messo di servizio, il che lo aveva reso di pessimo umore, accorse andando a piazzarsi sull'attenti sotto la finestra dalla quale
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quarto di guardia, è l'ora del cambio" gli aveva detto. "Dai il posto al tuo compagno." "Ma io" disse Nicolino preoccupato dal fatto che se si fosse
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schiavo che aveva in mano anche uno spegnitoio si avvicinò ad uno dei candelabri per spegnerne le candele. Giovanna gli si avvicinò camminando con passo
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"Be', come poesia, non c'è malaccio..." disse il Viceré. "Questo è soltanto il titolo... Ora sentite il resto..." Giovanna che aveva i suoi guanti
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Il disgraziato Viceré incalzato implacabilmente da Giovanna aveva oramai raggiunto il muro e con la mano sinistra dietro la schiena stava cercando
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"Bah!" brontolò il governatore di Maracaibo, togliendosi il giustacuore per andarsene a letto. "Se Dio vuole, la giornata è finita!" Ma non aveva
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Quando, dopo aver rischiato di essere divorati tutti e quattro per colpa del nostromo Nicolino che, incaricato di costruire una zattera, aveva legato
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gonfiare come se qualcuno vi fosse entrato dentro, si alzò in piedi e si avviò verso la porta aperta, uscendo. Nicolino, che aveva assistito al
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sghignazzare sottovoce come gli aveva insegnato la vecchia. "Eh, eh, eh, eh!" Il fantasma sollevò gli occhi e guardò timidamente Giovanna. "Così?" domandò
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l'occhio d'aquila, l'orecchio della volpe, l'agilità della tigre e il naso del bracco aveva anche lo sguardo fascinatore del pitone il che lo faceva
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" gli disse il sergente che cominciava a capire con chi aveva a che fare e, come vecchio soldato, non poteva approvare la condotta del suo superiore
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cedendo sotto i colpi degli scalpelli di Giovanna e dei suoi compagni. Attraverso il foro entrarono tutti uno dopo l'altro... Nicolino aveva in mano la
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aveva prima, ora ne aveva una tutta curva, lavorata ad intaglio e dorata come la gamba di un tavolino da salotto. Il Corsaro Nero allibì e lo chiamò con
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Nel villaggio dei caraibi, intanto, il Cacicco stava assaggiando un pezzo della carne di maiale selvatico che aveva cucinato Giovanna. Dopo qualche
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