felicemente e che il presidente dei ragazzi della via Pal aveva restituito la visita alle camicie rosse: ma erano curiosi di conoscere i particolari, le
tutto il cielo. Alle tredici il sole aveva già asciugato le strade ed all'uscita di scuola la temperatura era tiepida e un lieve venticello portava
offesa, le avrei portato qualche dolce... La donnina bionda che apriva la porta e che aveva gli occhi rossi di pianto, ringraziava tutti dei bei
che, al suo ingresso già era stato investito dall'amico ed aveva reagito alla meglio, era del parere che la Società dovesse venir continuata malgrado
. Doveva forse essere qualche gaia canzone ungherese, ma l'organetto l'aveva trasformata in marcia, tutta suoni metallici, alla militare, e la classe
eravamo sul campo. Chi ha paura non viene con me. Ma nessuno aveva paura. Anzi Nemeciech volle dimostrare prontamente il suo coraggio: era evidente che
cataste più alte v'eran castelli e fortezze: in che punto bisognasse costruire le fortezze l'aveva stabilito Boka; ma poi le fortezze erano state erette da
più in là. Si accontentava di notare che la scolaresca aveva una giornata inquieta. Disse: — Capisco! La primavera! La palla! Le biglie! Non vi piace
. Il cartello era un proclama che Boka aveva scritto sacrificando una notte di riposo. Era dipinto a grandi caratteri stampatello, con inchiostro di
-verde che il signor Comandante aveva catturato in via Pal. II comandante corrugò la fronte. — Nessuna arma manca? — No, signor comandante. Come capo
un'offesa personale alla Società. E si vergognavano che in guerra un posto così importante venisse affidato a uno che l'assemblea aveva proclamato
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: - C'è un bel raccolto di cavoli. Quale parte volete? Quella di sopra o quella di sotto?- Il Lupo che aveva, sbagliato prima nel chiedere il disopra
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SOLLEVARE I POVERI Margherita di Savoia, quand'era bambina non aveva, come tante, la smania dei balocchi e delle chicche. Per essere lieta le bastava
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mangiarono un boccone e poi si misero al solicchio a riposare. A un tratto la Cicala, che aveva una gran voglia di ridere, disse al Moscone: - Sóffiati il
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paura quando compariva, e si diceva, che, soprattutto, guai, se vedeva un bambino. Subito aveva la tentazione di mangiarlo. Un giorno in un
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gli era offerto; figurarsi che balocco di lusso per la bestia! Mario avrebbe voluto levarglielo, ma s'accorse che aveva una certa paura.... Tentò, ma
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voleva di più perchè le aveva bacchiate e Sèrafo perchè le aveva raccolte. Giulio piagnucolava e diceva al compagno ch'egli approfittava di essere più
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formata da un torsolo di pannocchia e da un pezzo di stoffa regalatale dalla zia. Ella aveva una grazietta di piccola mamma proprio da innamorare.
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stringere il cuore e aveva voglia di piangere! Questa volta il pianto gli sarebbe stato dolce.
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: faceva tanto freddo e la mamma non aveva di che coprirlo nè fuoco per scaldarlo. Un asinello si accostò al bambino bello col suo morbido pelo lo
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IL REGALO DEL NONNO Povero nonno! l'aveva cercata in tutte le botteghe del vicino paese, quella bambolina bionda, piccola piccola, un po' brutta, con
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una monetina di quelle che il babbo gli aveva regalato la vigilia, poi si allontanò da lei. Ma già la bambina saltellando contenta era andata con gli
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al bene ed alla virtù. Si racconta che quando aveva dodici anni, passeggiava un giorno per una campagna di Stresa, sul lago Maggiore. Era con lei suo
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tardi tutto è risaputo, il vicinato spesso ride alle sue spalle. Sentite questa: Un giorno la poverina aveva riposto nella credenza un bel pezzo di
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"PESCIOLINO, INCOLLA" C'era un tempo un caro fanciullo ch'era rimasto senza la madre, e il babbo gli aveva dato una matrigna cattiva e brontolona
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mucca vicina alla buona Morella, le aveva dato nella notte una cornata in un occhio. Ora la bestia perdeva sangue e tremava tutta. Il babbo ha chiamato
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filare. Solo al tramonto del sole Ella abbandonava la casuccia, e saliva il monte Calvario, lentamente, come aveva fatto Gesù sotto il peso della
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olmo che non aveva nulla da fare e pensò di offrirsi come sostegno alla vicina. L'olmo disse: - Giacchè io non riesco a fare l'uva è meglio che
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AL MERCATO Una mattina per tempo Mario ebbe il permesso di accompagnare il babbo ad un mercato del bestiame che aveva luogo in un paese vicino
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IL RANUNCOLO E IL GAROFANO Un giorno il ranucolo si trovò in un mazzo di fiori in compagnia di un bellissimo garofano, Il giorno dopo esso aveva lo
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maschi dicono: - Quello di Sèrafo, quello di Sèrafo!- Sèrafo aveva proposto -La superbia andò a cavallo e tornò a piedi.- Si chiama Giorgio che era fuori
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saggio lavoratore sapeva far fruttare assai bene i pochi campicelli che aveva, tanto che gli rendevano assai più che quelli dei vicini i quali purè
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. - Non aveva finito di chiedere, che le sentì spuntare e crescere. Il Coniglio bianco, senza neanche ringraziare, fuggì tutto contento. Ma non aveva fatto
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forza di braccia, lo riportò alla bimba, che riprese la sua strada tutta contenta. Una donnetta, che aveva assistito a quel pericoloso atto di Mario
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fragranti. Un Re aveva, condannato a morte un contadino, il quale era stato sorpreso a rubare. Però, poichè il contadino si era mostrato pentito e
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