Infine l'onorevole sotto-segretario ha lanciato un razzo finale dicendo, che in mezzo a quei manutengoli uno ve n' era che aveva fatto parte di una
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feriti, come colui che aveva esploso il fucile contro la forza pubblica.
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Ma alcune circostanze di fatto chiariranno l'equivoco in cui potrebbe incorrersi. Il prefetto di Mantova aveva vietate parecchie riunioni, stimando
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aveva tratto al ricordo per l'iscrizione nelle liste.
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sono i beni che aveva espropriato prima del 1895, e sui quali avea dovuto saldare i mutui coi danari avuti in conto corrente dalla Banca. Erano dunque
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Io potrei osservare che quest' idea non era nè nuova, nè originale, perchè già da molto tempo l'aveva annunziata in un suo opuscolo il presidente
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Arlotta. Io credo sia venuta diminuendo per forza di cose, perchè non aveva più capitali disponibili per poter fare degli impieghi; quindi mancato
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In questo esposto io dissi all'onorevole Luzzatti che la posizione dell'Istituto, per diventare normale, aveva bisogno che si provvedesse
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, il Consiglio di direzione, che io aveva l'onore di presiedere, in quella occasione domandò al ministro del tesoro di consentire che i fondi della
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il diritto contrattuale di rimborsare il mutuo con la cartella alla pari. L'onorevole Imbriani la stigmatizzò con parola rovente, od aveva ragione
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bianca camicia che aveva indossato una domenica, prima che arrivasse Don Pietro, il prete, per dir la messa nella chiesuola della masseria. Massaro Turi
le aveva detto così, dopo aver udito le tristi avventure di quella donna. - Ho voluto venire a morir qui! Almeno mio figlio mi chiuderà gli occhi
Col cencetto nero del lutto che la massaia gli aveva messo attorno al collo della camicia, con lo sbalordimento che gli si leggeva ancora negli occhi
Massaio Turi aveva mantenuto la promessa. Scurpiddu sapeva già potare e innestare, ed era divenuto la mano destra del padrone in tante piccole
Quattro giorni dopo, Scurpiddu tornò dal pascolo senza marcia e senza banda di tacchini, Aveva gli occhi rossi dal pianto. - Ne hai smarrito qualcuno
, mostrandogli Mommo, le aveva detto: - Ecco una anima del Purgatorio che il figliuolo ci manda di lassù! - un po' anche perchè Scurpiddu era sempre
dirglielo o non doveva dirglielo, dopo che il massaio gli aveva raccomandato di non fiatar della cosa con nessuno? Esitò un momento, poi rispose. - Lo sa
Ma di lì a un mese, tutti i bei progetti di Scurpiddu erano andati a un tratto per aria in modo inatteso. Una sera il Soldato gli aveva detto: - È
di legno del cortile a cui le scintille portate via dal vento avevano appiccato il fuoco. Il fumo dagli sportelli, aveva invaso il pollaio e soffocava
? Aveva udito dire dal Soldato allo zi' Girolamo: - Dove nascondete il morto, vecchiaccio? Non spendete un soldo del salario, Fate almeno testamento e
La massaia quella sera aveva detto: - La tacchina non si è smarrita; è stata presa. Sospettava della moglie del mezzadro di Poggio Don Croce là
Massaio Turi aveva incontrato il ragazzo una sera nel punto dove finisce, sul ciglione della Arcura, la scorciatoia che dal mulino di Catalfàro
d'una mula e un legnetto. Alla cartapècora arrotondata aveva fatto, con un ago, due fori nel centro per infilare i due crini annodati, uno da un foro e
all'abbandono del figliuolo. E aveva voluto confessarsi l'altra domenica, con Don Pietro venuto a celebrare la solita messa, Scurpiddu non aveva nessun'idea del
maniche di camicia, che si acquattavano, uscivano d'agguato, tornavano ad appostarsi, e Scurpiddu non aveva potuto riconoscerli, nonostante il lume
zi' Girolamo dall'agghiaccio gridava: - Viva santa Agrippina! Ma lui non diceva niente; rammentava soltanto che sua madre, una volta lo aveva
fagiano che aveva il nido in uno spacco della roccia, e dall'abbaio che veniva in quel momento dal fondo della vallata e che somigliava poco a un