venuta la notte, e Orlando non fiatava più; forse dormiva. La Giulia cominciò a fantasticare su' casi suoi: perchè non aveva mai potuto avere un'ora
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a quella esistenza tutta quiete, quasi fossero costì nati anche loro. Pianino, con ogni riguardo, Nannina aveva tolto tutta la polvere appiccicata
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anche lei. Aveva un gran d'affare quel giorno: rimettere a posto, dentro il bauletto, tutto il corredo della bambola, poi vestir questa daccapo per far
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farfalla portata dal vento sur un bioccolo di neve. Il signor de' Rivani, che non tralasciava occasione di far divertire la sua figliuola, le aveva
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corpicino di lei, coperto, come aveva detto il mercante, d'una sottile pelle rosata, con le sue molle per giunture e un meccanismo nella pancia che le
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corazza e di gambali, aveva l'elmo levato, onde veniva fuori un volto acceso con due gran baffi; in una mano teneva uno spadone e nell'altra lo scudo
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, davvero, aveva fatto tutto quello di cui si vantava? Certo, il visino ferito della Giulia doveva esprimere l'animo suo, perchè Orlando soggiunse:
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più a farci parlare con quella sua bella voce di basso profondo: quest'altro, il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che faceva compassione
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girare, e per una ragazza ammodo, ciò non va bene. Aveva i capelli neri e crespi, come una mora: a me i capelli biondi piaccion di più; che so? c'è più
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ha da trovar vivi. Un gran silenzio regnava nella soffitta. Il sole, tramontando, l'aveva lasciata in una mezz'ombra grigia, che accresceva la
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venuta la notte, e Orlando non fiatava più; forse dormiva. La Giulia cominciò a fantasticare su' casi suoi: perchè non aveva mai potuto avere un'ora
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a quella esistenza tutta quiete, quasi fossero costì nati anche loro. Pianino, con ogni riguardo, Nannina aveva tolto tutta la polvere appiccicata
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anche lei. Aveva un gran d'affare quel giorno: rimettere a posto, dentro il bauletto, tutto il corredo della bambola, poi vestir questa daccapo per far
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farfalla portata dal vento sur un bioccolo di neve. Il signor de' Rivani, che non tralasciava occasione di far divertire la sua figliuola, le aveva
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corpicino di lei, coperto, come aveva detto il mercante, d'una sottile pelle rosata, con le sue molle per giunture e un meccanismo nella pancia che le
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corazza e di gambali, aveva l'elmo levato, onde veniva fuori un volto acceso con due gran baffi; in una mano teneva uno spadone e nell'altra lo scudo
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, davvero, aveva fatto tutto quello di cui si vantava? Certo, il visino ferito della Giulia doveva esprimere l'animo suo, perchè Orlando soggiunse:
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più a farci parlare con quella sua bella voce di basso profondo: quest'altro, il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che faceva compassione
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girare, e per una ragazza ammodo, ciò non va bene. Aveva i capelli neri e crespi, come una mora: a me i capelli biondi piaccion di più; che so? c'è più
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ha da trovar vivi. Un gran silenzio regnava nella soffitta. Il sole, tramontando, l'aveva lasciata in una mezz'ombra grigia, che accresceva la
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Egli però aveva per lei un amore geloso, fantastico, bizzarro, isterico…
«Intelligente ed arguta, ribelle soprattutto a quanto sapesse di tirannia, non aveva che una regola: il capriccio».
Così pure Mimì; – Rodolfo non ne aveva più sentito parlare che da sé medesimo quando era solo.
Musetta era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre o quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.
«La voce di Mimì aveva una sonorità che penetrava nel cuore di Rodolfo come i rintocchi di un’agonia…
Egli però aveva per lei un amore geloso, fantastico, bizzarro, isterico…
Musetta era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre o quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.
Così pure Mimì; – Rodolfo non ne aveva più sentito parlare che da sé medesimo quando era solo.
«Intelligente ed arguta, ribelle soprattutto a quanto sapesse di tirannia, non aveva che una regola: il capriccio».
«La voce di Mimì aveva una sonorità che penetrava nel cuore di Rodolfo come i rintocchi di un’agonia…
Ci telegrafano da Roma, 12 ottobre, sera: Il Fanfulla che aveva aperto una sottoscrizione per una spada d'onore da offrirsi a Galliano
Ma vedete bel caso, la polizia non si curò di cercarlo.... se non quando si sapeva che Talju aveva passato il confine.
Gli intervalli furono rallegrati dalla banda musicale di Saronno (in grande uniforme) alla quale don Enrico Castaidi aveva, in precedenza, offerto un
queste armi per terra, insieme a due revolvers, che è provato appartenessero a Tufektschieff. Egli li aveva ricevuti da Liegi e ritirati dalla dogana
d'urgenza il generale Trochu, ch'era governatore di Parigi. Il generale, che pochi giorni prima aveva proclamato la sua fede inconcussa nella dinastia
alla polizia, né ai tribunali probabilmente perché lo riteneva inutile. Infatti tutti ricordano che Stambulow aveva chiesto il permesso di recarsi a
; ora invece si apprende ch'egli va a Berlino. Sarebbe interessante sapere se si tratta d'un mutamento sopravvenuto all'ultima ora o se Chichkine aveva
poca giustizia. Miglior concetto ne aveva il duca de la Vauguyon che, scacciato da Napoli per cenno del Murat, se ne vivea ritiratissimo a Milano
Ma più che a Milano era a Mombello, nella sontuosa villa Crivelli (adesso manicomio), che la famiglia Bonaparte soggiornava. Napoleone aveva fissato
Egli ha detto che la Giunta aveva il dovere di accertarsi se realmente l'onorevole Carlomagno avesse avuto una maggioranza in cotesta elezione
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generale, colla serenità di chi dirige una manovra campale, aveva iniziato la sua azione. E noi lo vediamo salire sull'erta del difficile sentiero, lo
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aveva pronunziato il suo giudizio, lasciavano presumere che il nuovo Ministero non sarebbe stato attaccato, come lo fu, fin dal primo istante.
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Forse egli non aveva nemmeno bisogno di dirlo poichè già si sapeva che il nuovo Ministero non rappresenta una tendenza espansionista nell'Eritrea, e
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, presentandosi alla Camera, non sceverasse intera la responsabilità sua da quella del Governo che lo aveva preceduto? Era possibile pretendere che egli non
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volte occasione di dirlo ai miei elettori) ritengo che l'Italia aveva ed ha non solo il diritto ma il dovere di non disinteressarsi a questo, che sarà
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. In fine di seduta, rispondendo ad una interrogazione di altro collega nostro che aveva dato più ampia estensione alla richiesta di amnistia, e cioè non
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militari di guerra e di marina, sei miliardi, — l'esercito nostro, che non ha allori di battaglie vinte, l'esercito nostro aveva bisogno di rialzare
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Orbene, questo Parlamento aveva messo nell'inciso dell'ultimo ordine del giorno che non voleva l'espansione militare. Il Governo organizzatore del
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intera della città, che non aveva mai perdonato al fuggiasco rajah la sua origine europea, malgrado i grandi miglioramenti introdotti da quell'uomo
! ... - esclamò d'un tratto l'indiano con voce soffocata. La pazza non si mosse. Forse non lo aveva ancora udito. - Ada! ... Oh mia diletta Ada