che i vostri padroni hanno cacciato fuori di patria per | aver | voluto giovarvi, che vi saranno apostoli di verità, che vi |
Doveri dell'uomo -
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diventar fatti. Oggi lamentano perduta la libertà senza | aver | conquistato il benessere. No, senza Dio, senza coscienza di |
Doveri dell'uomo -
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l'ore dell'esistenza assorbite da un lavoro materiale, per | aver | campo di sviluppare le facoltà superiori che sono in lui; |
Doveri dell'uomo -
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come è questa, difficilissima ed oscurissima sino ad | aver | bisogno di molte parole e lunghe disputazioni a restituirla |
Gioberti e il panteismo -
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per noi si possa la natura del reale e dell' ideale; e dopo | aver | fatte tutte le prove, qualora ci riuscissero indarno, |
Gioberti e il panteismo -
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ricerche? Il buon successo di ricerche filosofiche può | aver | più gradi, miei signori. Guai a quel Filosofo che vuol |
Gioberti e il panteismo -
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separati. Altro è due cose esser diverse, altro è non | aver | nesso alcuno che le congiunga. La causa e l' effetto sono |
Gioberti e il panteismo -
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sempre più la distintissima natura. In tanto dall' | aver | noi osservato che il reale è sempre un particolare, e l' |
Gioberti e il panteismo -
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maniera come quando io entrando in una vasta galleria, dopo | aver | veduto un quadro, passo a contemplarne un altro, e ne |
Gioberti e il panteismo -
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da una meno perfetta ad un' altra più perfetta, senza però | aver | distrutta la prima; tant' è vero che ne posso fare il |
Gioberti e il panteismo -
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risultamento riuscissero. Nè possiam dire, o signori, d' | aver | lavorato indarno: se la natura dell' ideale e del reale non |
Gioberti e il panteismo -
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non che nella conclusione del ragionamento io m' accorgo d' | aver | parlato inesattamente, e devo or correggere il mio errore. |
Gioberti e il panteismo -
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non solo il Canòva, ma tutti gli altri uomini possono | aver | vedute nella natura e ne' musei le stesse cose che vide il |
Gioberti e il panteismo -
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Gli artisti dicono essere conveniente a persona di donna l' | aver | piccole le mani, e che quella piccola mano è sommamente |
Gioberti e il panteismo -
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solo sguardo il potesse intuire. - Il dir questo è un non | aver | bene inteso la natura di queste idee superiori di cui si |
Gioberti e il panteismo -
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nell' acquisto delle nostre idee? Niun' altra se non l' | aver | egli eccitata e determinata l' attenzione del nostro |
Gioberti e il panteismo -
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scoperta la natura dell' essere ideale, possiam dire d' | aver | fatto altrettanto dell' essere reale? Non ancora, di lui |
Gioberti e il panteismo -
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natura, d' escludere, per ripeterlo, il sentimento che può | aver | di sè l' intuente e ogni rapporto sentito coll' intuente. |
Gioberti e il panteismo -
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appunto quello che noi cercavamo; è l' atto con cui dopo d' | aver | noi concepito l' ideale, giungiamo ancora a conoscer il |
Gioberti e il panteismo -
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purchè si spieghi di che cognizione si parli. Egli non può | aver | natura di oggetto della mente, no, come risulta da quanto |
Gioberti e il panteismo -
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ideale, è però sufficiente, ed è l' unica che si possa | aver | del reale. Poichè noi ci chiamiamo paghi del nostro sapere |
Gioberti e il panteismo -
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e in tutto ciò che opera in esso e per esso. Dopo | aver | così separato il reale dall' ideale adoperandovi intorno |
Gioberti e il panteismo -
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affermazioni cavarsi le idee pure. Come affermare prima d' | aver | l' idee delle cose e di sapere che sia ciò che affermiamo? |
Gioberti e il panteismo -
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la mente umana non le ha giammai se non a condizione di | aver | prima sentito questi reali. Che cosa è dunque l' idea |
Gioberti e il panteismo -
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alle loro idee. Ma dato ch' egli sia intelligente, ei dopo | aver | sentito l' albero, il bruto, l' uomo, può dire seco stesso: |
Gioberti e il panteismo -
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il prudente e savio studioso della Filosofia reputa d' | aver | fatto un avanzamento grande, quando è pervenuto a ben |
Gioberti e il panteismo -
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importante, e nuova. Attendete. Supponiamo che dopo | aver | noi percepito un ente reale, e dopo averne ritenuto |
Gioberti e il panteismo -
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essere che ci rimanesse la persuasione fermissima d' | aver | veduto e percepito in un dato tempo, e in un dato luogo una |
Gioberti e il panteismo -
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del reale non è interamente perita; conosciamo ancora d' | aver | percepito un ente reale, e ne sappiamo assegnare il tempo e |
Gioberti e il panteismo -
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immagine di sorta; a ragion d' esempio possiamo sapere d' | aver | veduto e parlato con un uomo che si chiama Gio. Stefani |
Gioberti e il panteismo -
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mio; supponiamo che io mi dimenticassi intieramente d' | aver | mai veduto quella fisonomia che pure mi sta presentissima |
Gioberti e il panteismo -
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a voi strano, che io riduca la cognizione positiva che | aver | noi possiamo della natura di un ente, a quella attività che |
Gioberti e il panteismo -
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o nelle quali egli ha qualche parte, non si possa | aver | cognizione vera, perchè non si può averne altra che |
Gioberti e il panteismo -
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sta dunque l' equivoco preso dai nostri oppositori? Nell' | aver | confuso la cognizione in genere delle cose, colla |
Gioberti e il panteismo -
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a pretendere di sapere ciò che non si sa? Poichè dopo | aver | Socrate con accortissime interrogazioni condotto Alcibiade |
Gioberti e il panteismo -
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non siamo qui per esaminare a qual titolo egli si vanti d' | aver | nobilitata la scienza, e fattala divenire una specie di |
Gioberti e il panteismo -
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Ma poichè il signor Gioberti stesso pur sente d' | aver | bisogno d' una apologia e d' una difesa contro il sospetto |
Gioberti e il panteismo -
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datole è riconosciuta per panteistica. Oltre ciò, dopo | aver | egli scritto nel 1.40, nell' « Introduzione allo studio |
Gioberti e il panteismo -
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rifiuta, benchè implicitamente il pronunci. Ma dopo | aver | veduto che, secondo la giobertiana dottrina, quando l' uomo |
Gioberti e il panteismo -
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di fuori della mente; e al professor Tarditi fa colpa dell' | aver | distinti col Rosmini questi due ordini, e assegnate le lor |
Gioberti e il panteismo -
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che nella sua terza lettera al professor Tarditi, dopo | aver | pronunziato solennemente che [...OMISSIS...] . Onde aperto |
Gioberti e il panteismo -
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natura (3). Le quali cose sembrerebbero contradittorie all' | aver | distinto, come egli fece, l' ideale dal reale nell' ordine |
Gioberti e il panteismo -
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fece, l' ideale dal reale nell' ordine contingente, ed all' | aver | dichiarato che le idee astratte, e nominatamente quella |
Gioberti e il panteismo -
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assoluto e l' ordine contingente, nel suo sistema non possa | aver | luogo; e questo vi si renderà anzi evidente se farete |
Gioberti e il panteismo -
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ciò udite in che modo continua lo stoico panteista dopo | aver | detto che a Giove compete ogni nome: [...OMISSIS...] . Qui |
Gioberti e il panteismo -
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Per decidere la questione dell' origine, conviene dunque | aver | prima ammesso che l' essere di cui si parla non sia nulla; |
Gioberti e il panteismo -
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enti particolari. Perocchè se il signor Gioberti, dopo | aver | astratto l' ente comunissimo dall' ente reale, pretendesse |
Gioberti e il panteismo -
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l' ente comunissimo dall' ente reale, pretendesse di | aver | formato con questa operazione un altro ente reale, darebbe |
Gioberti e il panteismo -
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vero, che egli voglia giocar di parole; che egli cioè, dopo | aver | distinto per via di astrazione il possibile dal reale, |
Gioberti e il panteismo -
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della zappa in sul piè. Forse perchè, essendo ideale, dee | aver | per sua sede qualche mente reale? Questo non prova che s' |
Gioberti e il panteismo -
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fede. Ma quando considero l' abuso che egli ha fatto dell' | aver | detto il Rosmini che « l' ente ideale non sussiste fuor |
Gioberti e il panteismo -
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miei signori, l' udire il Gioberti menare gran vanto di | aver | trovato un sistema così felice per evitare intieramente il |
Gioberti e il panteismo -
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altezza. Sofferite che vi rechi ancora le sue parole. Dopo | aver | professato di seguire il filosofo ateniese, così segue: |
Gioberti e il panteismo -
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attribuendo a questo professore, benchè falsamente, l' | aver | detto che le idee si creino, e che l' idee dell' uomo sieno |
Gioberti e il panteismo -
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non sapete voi che i panteisti son filosofi, che stimano di | aver | la facoltà di far travedere come indubitatamente hanno |
Gioberti e il panteismo -
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insegna il Gioberti. In un luogo il nostro Filosofo, dopo | aver | detto che [...OMISSIS...] , segue a parlare della luce |
Gioberti e il panteismo -
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voi qui aperto quel fonte a cui il signor Gioberti sembra | aver | attinto il suo sistema della creazione? e che, se voi |
Gioberti e il panteismo -
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« nella sua radice »parrebbe, a dir vero, superflua, dopo | aver | detto che il generale è tale in sè stesso; poichè, se il |
Gioberti e il panteismo -
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fa a' suoi avversarj, [...OMISSIS...] , le quali sappiamo | aver | le loro radici, perchè sono piante? In secondo luogo è pure |
Gioberti e il panteismo -
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egli è certo che per averne la cognizione, conviene | aver | l' intuito di quest' idea generale, che è l' essere |
Gioberti e il panteismo -
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dell' opera sua, ch' egli vide il « N. Saggio ». E l' | aver | dato in parte al medesimo favorevol suffragio, certo egli è |
Gioberti e il panteismo -
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la mia filosofia, cioè che troppo presto si credono d' | aver | colto il mio pensiero e tutta abbracciata la dottrina da me |
Gioberti e il panteismo -
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non basta l' appigliarsi ad alcune sentenze, nè basta l' | aver | inteso alcuni brani del sistema: è necessario por mente al |
Gioberti e il panteismo -
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di chiudere la presente, essemi dispiaciuto non poco l' | aver | trovate, in leggendo l' opera del sig. Gioberti, qua e colà |
Gioberti e il panteismo -
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nella sua formazione, suppone i seguenti veri che debbono | aver | presieduto alle menti di quelli che primi usarono delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di cosa reale, è necessario l' ideale suo , oltre all' | aver | ricevuta da essa un' impressione reale nel senso, e di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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possa dire nel mio interno pensiero:« una cosa esiste«, e | aver | quindi la persuasione della sua reale sussistenza, io devo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Ora io posso pensare, in qualche modo, una cosa, posso | aver | in mente, in qualche modo, un soggetto , di cui prédico l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e non ancora Dio stesso (1). Adunque nel concetto che noi | aver | possiamo di Dio, in luogo della percezione o visione , sta |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le scuole, univoco (2). Sicchè il concetto di Dio che noi | aver | possiamo (e che tien luogo di percezione, di soggetto nel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Teologia naturale sono segnati nell' idea che naturalmente | aver | possiamo di Dio, già dichiarata più sopra (1). La facoltà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è il fondamento di tutte le cognizioni positive che | aver | possiamo delle cose reali. Ora di Dio noi non abbiamo la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nuova percezione, in virtù della rivelazione, come possiamo | aver | cognizioni veramente nuove e di un genere essenzialmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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senso, che sola può produrre le idee specifiche. Questo non | aver | l' idea specifica della cosa è la parte oscura, misteriosa, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e nel nuovo è rappresentato in un padrone che, dopo | aver | distribuiti diversi capitali da trafficare a' suoi servi, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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insuperbiscano per questo, non sieno soddisfatti del solo | aver | questo nome: io veggo fra noi stessi una quantità di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dalla fede come fede, ma dall' esser fede viva , cioè dall' | aver | congiunta la carità. Perciò Gesù Cristo continua a dire, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di questa verità fondamentale dell' Evangelio. Il non | aver | distinta l' azione ideale dall' azione reale travolse i |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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potenza già ottenuta. Il passare che fa l' uomo dal non | aver | la grazia all' averla, dal non aver all' aver in sè quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che fa l' uomo dal non aver la grazia all' averla, dal non | aver | all' aver in sè quella potenza soprannaturale che, col |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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uomo dal non aver la grazia all' averla, dal non aver all' | aver | in sè quella potenza soprannaturale che, col primo operare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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all' opposto non è punto difficile l' avvertire in noi e l' | aver | coscienza de' suoi effetti, quali sono i frutti dello |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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data da Cristo, la novità di questa legge non istà tanto in | aver | date specie nuove, quanto in aver rinnovate, ravvivate, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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legge non istà tanto in aver date specie nuove, quanto in | aver | rinnovate, ravvivate, svolte le vecchie e compite, secondo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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da Dio. Ma l' uomo giusto che ha la divina grazia, sente d' | aver | qualche cosa in sè stesso, che pienamente il sazia e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' uomo è tale che non ha limiti, perchè, dopo | aver | conosciuta una cosa, niente osta che non si proceda alla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è bellissimo e lo recherò tradotto in nostra lingua. Dopo | aver | detto che si usa dire di un uomo, tanto esser lui pieno di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ideale . Udiamo lui medesimo: [...OMISSIS...] . Or, dopo | aver | detto questo, così acconciamente soggiunge, distinguendo la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' essere da sè nella percezione intellettiva; per | aver | questa adunque non è maraviglia se non si esiga una nuova |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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scongiunto, senza distruggere Dio stesso: sicchè non vi può | aver | idea di Dio (modo ideale) senza avere la percezione della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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per Dio stesso sussistente; perocchè l' idea pura che noi | aver | possiamo di Dio, non è Dio, ma è una creatura anch' essa, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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[luogo] a dubitare della loro mente: almeno a me, dopo | aver | considerati i loro detti, è stata tolta via ogni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a mio parere, sopra un brano del grande Basilio, che, senza | aver | prima ben concepita nella mente questa dottrina, parrebbe |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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idea , che è un segno freddo e imperfetto, e il non potersi | aver | di Dio questa imperfetta impressione, il non potersi aver |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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aver di Dio questa imperfetta impressione, il non potersi | aver | di Dio l' idea; ma sì bene solo il potersi aver di lui la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non potersi aver di Dio l' idea; ma sì bene solo il potersi | aver | di lui la immediata percezione viva ed efficace, come sono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che l' essere reale, in quanto conosceva e amava, si diceva | aver | le facoltà d' intendere e di volere. Ancora osservai che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è un elemento intrinseco alla cosa stessa, sicchè ella può | aver | sempre la idea, e quindi medesimo l' ha, se può averla; |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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giammai udito parlare, non potrebbe mai il cieco nato | aver | ricorso a colori per ispiegare qualsiasi fatto della natura |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sussistente (1); 2 che questa partecipazione del tutto può | aver | diversi gradi. Nessuna maraviglia adunque che la natura |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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assegnato. Il perchè giudiziosamente Dionigio Petavio, dopo | aver | recati tutti i migliori argomenti che dall' antico Patto si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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grazia, come dice S. Agostino (2): grazia che ottennero per | aver | bene usato del primo aiuto dato loro insieme colla legge, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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per Dio dagli uomini (3). Gesù Cristo attribuisce a sè l' | aver | manifestato il nome del Padre suo agli uomini: « Ho |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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afferma essersi create le cose. Il perchè sebbene prima di | aver | ricevuta la cognizione della seconda persona della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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grandissimi Santi, che furono nell' antico tempo, dovessero | aver | ricevuta l' unione col Verbo divino. E veramente S. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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atto, con cui procede dal Padre e dal Figliuolo, perocchè | aver | non vi può in lui distinzione di atti. Ma l' atto onde egli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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volte da Cristo, come quando rimprovera gli Ebrei di non | aver | udita la voce del Padre (2); o quando dice che le pecore |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che mi sarà volentieri conceduto di farlo dal lettore. Dopo | aver | egli recate quelle parole di S. Giovanni: « che lo Spirito |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dalla seguente osservazione. In che modo Cristo poteva | aver | comunicato agli Apostoli la notizia di tutte le cose udite |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Cristo che gli Apostoli non le sapevano, perchè, dopo | aver | detto che tutte le cose udite dal Padre aveva rese note, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sè stesso, segue mostrando gli effetti che ne vennero dall' | aver | dato il sermone del Padre ai discepoli; cioè che il mondo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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doni od effetti spirituali, di cui parliamo. E certo l' | aver | gli Apostoli lasciato tutto e seguito Cristo era amore e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non è sempre, nè necessariamente sussistente. Quindi, dopo | aver | detto che aveva parlate quelle cose, acciocchè il suo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che egli è Dio nel seno del Padre. Il sapere questo, l' | aver | questo lume nell' anima, dal penetrare in qualche modo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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E questo parimente viene a dir Cristo, soggiungendo, dopo | aver | detto: « Ho ancora molte cose a dirvi« », queste altre |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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in noi, ed altro è il conoscerlo : il tenerci in Cristo è | aver | Cristo, ma il conoscerlo si fa coll' aver lo Spirito Santo: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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in Cristo è aver Cristo, ma il conoscerlo si fa coll' | aver | lo Spirito Santo: per aver Cristo basta una percezione , |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ma il conoscerlo si fa coll' aver lo Spirito Santo: per | aver | Cristo basta una percezione , per conoscere che lo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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«« chiarezza infinita e piena« (4) »; e finalmente, dopo | aver | Cristo consumata l' opera datagli dal Padre e santificati i |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il Padre (1). Qui ancora è la ragione perchè Cristo, dopo | aver | detto che chi manterrà il suo sermone, sarà amato dal |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la minima parte di cognizione, come dice l' Angelico, che | aver | si possa intorno a cose sì degne e alte, come le divine, è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' essere, questa relazione, noi intendiamo che | aver | ci dee il principio da cui provenga: e questo è il Padre. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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le parole che udiamo proferire, conviene dunque: 1 | aver | l' idea della cosa significata dalla parola; e 2 sapere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Con questo si spiega quello che dice S. Paolo d' | aver | udito (nel suo celebre ratto) delle arcane parole che non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Chi non avesse mai avuta la senzazione della luce, per | aver | gli occhi velati, potrebbe assai più facilmente conoscere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
generale ragione, onde Cristo ringrazia il Padre celeste di | aver | dato questo modo onde la operazione divina risplenda sopra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
perchè ogni essere ha questa sua estrinseca limitazione di | aver | bisogno per esistere e per vivere di qualche cosa fuori di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alla ragione, dunque han torto«. La ragione dell' | aver | torto è tutta nell' affermazione precedente, « che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' unica scorta sicura dell' uomo? Ovvero basta | aver | fatta questa dichiarazione per avere poi il diritto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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tanti milioni di avversarii, quanti sono i cattolici, | aver | rinunziato alla ragione, è qualche cosa di così |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che è almeno un pretendere alla ragione; e chi pretende d' | aver | ragione, non può incolparsi di non far nessuna stima della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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eguale. Da una parte io veggo uomini gridanti che, dopo | aver | fatto un sano uso della ragione, hanno avuto per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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veggo parimenti uomini gridanti alla lor volta che, dopo | aver | fatto anch' essi un sano uso di ragione, hanno avuto per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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i quali pretendono del pari di far uso della ragione e | aver | diritto di seguitare ciò che ella lor detta, io calcolassi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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uomini, fuor solo dei filosofi razionali, e che stimano non | aver | egli seguito la sana ragione, egli per sanzione del suo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
suppone dimostrato ciò appunto che vuol dimostrare; e dopo | aver | messo per certissimo tale principio, che non è altro se non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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uso della ragione, sembrasse il contrario. Convien dunque | aver | ben fermate colla ragione queste due cose: 1. la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
alcuna bellezza, ma aspetta che glie ne vengano offerte per | aver | materia a cui applicarsi. Quindi medesimamente sebbene noi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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con sì grande sicurezza non pare modestia, nè pare un | aver | tolto a seguir ragione, sebbene si pretenda che questa sia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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A che condusse quella disperazione che nacque in loro, dopo | aver | tentato tante volte di accordarsi, di non potersi oggimai |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
razionale a produrre quell' argomento, si fu solo il non | aver | avuto ragione che bastasse a pur intendere chiaramente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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o più tosto così stupido, che abbia mai detto« Iddio | aver | formata la natura in modo da non esser sola capace di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sola capace di produrre i suoi effetti naturali«, e perciò | aver | egli bisogno di venirla soccorrendo a quando a quando, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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può quindi attingere ciò che pure vi sta, se non dopo di | aver | ricevuto l' impressione delle cose reali nei sensi e aver |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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aver ricevuto l' impressione delle cose reali nei sensi e | aver | confrontate queste impressioni con quell' essere e vedutane |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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tanto da vedervi le cose determinate e compite, ma di | aver | bisogno per veder queste che le cose stesse agiscano nel |
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|
che alle cose, appunto perchè mostrano in sè d' | aver | bisogno di essere prodotte, in una parola perchè mostrano |
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non ha PRINCIPIO del suo essere: laddove quelle, coll' | aver | preso da lui il principio di ciò che sono, cominciarono a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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segue poi a dichiarare più lungamente. Perocchè dopo | aver | detto che, rispetto alle cose che sono e si formano, Iddio |
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non ha limite alcuno se non l' infinito. Perocchè, dopo | aver | conosciuto quali e quanti si vogliano degli esseri finiti, |
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un' altra natura diversa (2). Ora che cosa può Iddio | aver | di comune con qualche altro essere? Può forse avvenire che |
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e dice che l' uomo ad un tempo coll' intelligenza deve | aver | ricevuto la grazia, quale seme e principio di tutto ciò, in |
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potersi confermare anche da ciò che il sacro storico, dopo | aver | detto che Dio si propose di formar l' uomo a imagine e |
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suggello della similitudine (5); fosse appunto questo, di | aver | usurpata quella prerogativa che al solo Verbo divino si |
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sè ordinandola e congiungendola. Di che la Scrittura dice « | aver | Egli operate tutte le cose per sè stesso« »; chè veramente |
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Non solo adunque non è indegno della sapienza divina l' | aver | creato il mondo con un bisogno essenziale del suo Creatore, |
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|
l' aria che spira dopo il meriggio, probabilmente con | aver | prese forme simili alle umane e fors' anco le forme stesse |
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che la volontà sua, istituita senza alcun peccato e senza | aver | nulla in sè stessa che per mala concupiscenza resistesse, |
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più studiosamente la sanità e le forze corporali si trovi | aver | negletto la coltura delle forze dello spirito, e che gli |
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|
facoltà intellettuali più perspicaci e più pronte, si trovi | aver | trascurato la propria moralità e non data la sufficiente |
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così esclusivi, che i loro seguaci non possono mai | aver | pace insieme: ed indi la perpetua lotta, che sempre si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quando di ciò gli venga data alcuna occasione, dopo | aver | già fatto uso de' sensi suoi e sviluppate le sue facoltà |
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ancora la Scrittura medesima che il Signore Iddio, dopo | aver | fatto l' uomo, il prese e il pose nel giardino di piacere, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sicuramente mancare alla mente divina, nè la divina volontà | aver | altra norma di operare che quel tipo, a realizzare il quale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a una spirituale e immortale felicità: nel solo uomo può | aver | luogo la deformità morale: e solo in esso la morte è una |
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anime abitatrici delle stelle, s' accorgeva poi di non | aver | fatto con ciò che un cotal sogno filosofico, e scrivendo a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
seriamente di non sapere che rispondere, e di non | aver | mai trovato alcuno che lo illuminasse in una materia così |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Come ciò avvenga, io dirò più sotto, parendomi qui | aver | detto abbastanza perchè si possa concepire la possibilità |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della volontà anche in un bambino, egli perde tutto ciò che | aver | possa di più duro, come dicevamo, la sentenza che esige |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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come da' suoi proprii costitutivi elementi. Ma Iddio, oltre | aver | dato all' uomo in sul principio la contemplazione costante |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cagione di volere di più, almeno per molto tempo. Ma coll' | aver | conosciuto e gustato l' assoluto, doveva nascere in essa un |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(3), e altri (4), i quali sostengono il peccato originale | aver | sua sede primieramente e propriamente nella potenza della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sopraveniente e non essa stessa peccato. E mi gioverà | aver | fatta questa osservazione a schiarimento di ciò che mi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della natura viene escluso dal celeste regno, il quale | aver | non si può che per la grazia di Gesù Cristo, non ne siegue |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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amore soprannaturale che ei vuole alludere quando, dopo | aver | detto che il cielo e la terra il chiamavano ad amar Dio, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e le abitudini contratte. E a tutte queste cose si deve | aver | riguardo ove vogliasi determinare in qualche modo quanto l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Gesù Cristo e dei Santi, perchè priva di Dio non può | aver | comune l' oggetto della loro felicità e quindi non può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' origine dell' anima fin qui esposta apparisce, | aver | essa avuto tre periodi. Il primo anteriore al pelagianismo, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' interpretazione più piana e naturale. Iddio dopo | aver | creato l' universo, come dice la Genesi che riposò da ogni |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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conciossiacchè quell' atto significherebbe propriamente | aver | dato l' ente a percepire ad essa natura. E questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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preconceputa. Il perchè il dottissimo Gazzaniga, dopo | aver | recate queste soluzioni (1), ingenuamente soggiunge così: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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alcun modo rifiutare. Or ella non può, se io nulla intendo, | aver | luogo se non nella sentenza dell' origine dell' anima che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Iddio Creatore nella natura e accusandolo così di non | aver | fatta questa natura a sufficienza perfetta, ma due, l' uno |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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più volte essermi passato per la mente che Iddio potesse | aver | permesso al demonio di prendere sua sede in quel frutto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il raddrizzamento e sollevamento a Dio della volontà possa | aver | luogo? E poichè ho toccato di sopra una parola di Bossuet |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a ricevere queste piuttosto che quest' altre forme, ad | aver | in sè questa piuttosto che quest' altra virtù? Voi non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fermarsi in un' ultima condizione. [...OMISSIS...] Dopo | aver | dunque Aristotele confessato, che ci sono eventi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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per necessità e con leggi stabilite e determinate (2); dopo | aver | detto altresì che la causa di questo operare per accidente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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una cosa. Ma conviene recare le sue stesse parole. Dopo | aver | detto dunque che l' intelligibile primo è il primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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quello che aveva prima stabilito. Questo gli accade per non | aver | penetrata abbastanza la natura dell' essere oggettivo, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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penetrata abbastanza la natura dell' essere oggettivo, e | aver | creduto che ogni oggetto dell' intuizione intellettiva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non avere afferrata abbastanza la natura del reale , e non | aver | inteso che questo solo è quello che costituisce il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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. Eccone la prova. Nel VII de' « Metafisici » dopo | aver | detto che la sostanza prima è quella che non si predica d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' ideale o dell' oggettivo accadde ad Aristotele, per | aver | egli considerate le idee e ogni oggetto intellettivo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e maggior perfezione, secondo che è più o meno lontana d' | aver | raggiunta l' ultima sua forma. La materia priva al tutto di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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involga su di ciò la dottrina aristotelica. Dopo | aver | detto che tanto l' appetibile [...OMISSIS...] , quanto l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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allora colà è la verità e qua l' apparenza. Ma come può | aver | diritto Aristotele d' ammettere questa distinzione, se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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stesse sensibili? E` una delle tante sue incoerenze: dopo | aver | rifiutate le dottrineplatoniche, vi ricorre ogni qualvolta |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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d' essersi molto innalzato sui volgari pregiudizŒ coll' | aver | negata alla divinità la forma d' uomini e di bestie, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono in potenza nella materia corporea. Così credette di | aver | legata tutta insieme la natura e tolto lo sconcio del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' ente universalissimo. Nell' XI dei « Metafisici », dopo | aver | detto che ogni scienza ha per principio la quiddità (3), e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mai conosciuto, non essendo conoscibile per sè. Dopo | aver | detto che non può esserci altro che l' anima, che dia unità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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A questo conducono anche tutti que' luoghi, dove dopo | aver | insegnato che l' atto è anteriore alla potenza di concetto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(4). 4 Le sostanze hanno ancora questo carattere di non | aver | nulla a sè di contrario, [...OMISSIS...] . Ma avverte che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che la mente non sia solamente in potenza; ma dee | aver | altresì qualche atto. Quest' atto è l' intellezione : così |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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loro costituirebbero un genere e non potrebbero più specie | aver | di comune la specie. D' altra parte la domanda è questa: « |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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potenza, perchè è propria natura ed essenza di quella non | aver | nè potere ricevere in sè potenza di sorta alcuna, e d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sono divine. Tutto ciò Aristotele dichiara così: dopo | aver | detto che dall' essere necessario e intelligibile primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non è nè il pensare nè il volere dell' uomo. Poichè chi può | aver | mosso l' uomo a pensare e a consultare? un pensiero e una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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aristotelica circa le cause rimote della generazione: l' | aver | egli veduto che niente c' è nell' universo corporeo che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è suscettivo d' avere una specie o la sua contraria, d' | aver | un certo atto e di non averlo: ora ciò che può essere e non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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questi elementi, come i materiali della casa, cessano d' | aver | un' esistenza propria e diventano la casa, a cagione della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(2). E però Aristotele non riprende Platone per | aver | detto che l' ente e l' uno sia causa delle essenze e dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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spiegato come questa causazione si facesse, cioè per non | aver | conosciuto, com' egli crede, che l' ente e l' uno influiva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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secondo che l' atto loro è più avanzato ed ultimato, perchè | aver | più atto è, per Aristotele, aver più essere. E più atto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ed ultimato, perchè aver più atto è, per Aristotele, | aver | più essere. E più atto conseguono dei vegetali gli animali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della necessità d' un atto anteriore allo spirito umano, e | aver | insegnato, che come in tutta la natura conveniva che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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parlando delle antiche favole, egli non le riprende per | aver | posta una moltitudine di Dei, ma solo per aver fatti gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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riprende per aver posta una moltitudine di Dei, ma solo per | aver | fatti gli Dei simili agli enti naturali composti di materia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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delle specie (3). E accusa oltracciò Platone di non | aver | fatto uso se non di due cause, la materiale e la formale, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e la formale, quanto a torto l' abbiamo veduto, e d' | aver | fatto dipendere dagli elementi delle idee, che sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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loro mutazioni (5). - Come dunque pretende Aristotele d' | aver | completata questa dottrina della causa finale? - Coll' aver |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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aver completata questa dottrina della causa finale? - Coll' | aver | posto l' attività istintiva nella natura, che non ebbe |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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istintiva nella natura, che non ebbe cominciamento, e | aver | fatto che questa attività, tendendo al fine , cioè all' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essere le essenze specifiche. Accusa dunque Platone d' | aver | posta una materia e una forma inattiva, le quali essendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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finita della mente umana, colla quale non può nè manco | aver | nulla di comune nè specie nè genere. Nello stesso tempo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non conoscesse la mente se non come causa motrice, e d' | aver | egli perfezionata la teoria coll' averla conosciuta per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della mente, per via dell' induzione e del raziocinio, dopo | aver | prodotte le scienze naturali, perviene alla filosofia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Poichè dopo avere esaltato questo sopra di quello e | aver | detto che in questo solo si deve cercare l' atto compiuto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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materia considerata come subietto degli enti naturali. Per | aver | questa scienza, non fa bisogno conoscere i singolari enti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma ciò che trova a riprendere nel sistema platonico si è d' | aver | fatto che questa essenza, che in quanto è separata è un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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esistano delle essenze sostanziali. Ma riprende Platone per | aver | confuse queste essenze separate dalla natura con quelle che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il cavallo stesso » » [...OMISSIS...] , pretese così d' | aver | trovato l' essenza eterna, separata dalla natura, dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perchè egli è anteriore ai contrari, e però non può | aver | contrari in sè, se è puro ente, non essendovi nulla fuori |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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cioè dell' ente, e di tutte le sue passioni (2). Dopo | aver | dunque detto che la prima filosofia tratta della prima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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separato, ma l' essere comune: [...OMISSIS...] . E dopo | aver | detto che tutto ciò che si riferisce al genere medicativo o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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distingue l' essere per sè, e il sussistere dell' essere, e | aver | l' essere, [...OMISSIS...] , e questo non è senza materia, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dell' induzione aristotelica, che suppone, acciocchè possa | aver | luogo, un intelligibile primo abitualmente esistente nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e s' accorgono che per riuscire a questo è necessario d' | aver | sott' occhio un accurato e ben ordinato inventario di tutte |
Sulle categorie e la dialettica -
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quando confuta i Pitagorici che li confondevano, e di più | aver | Platone chiamato quelli numeri intelligibili , cause delle |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque che ogni cosa fosse un numero, colla persuasione d' | aver | trovato la chiave della scienza, non rimanevano che due |
Sulle categorie e la dialettica -
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concilia la sentenza di coloro che sostengono Platone | aver | posta la materia eterna, e quella di coloro che il negano. |
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determinazioni che dovrebbe avere. Mi sembra Aristotele | aver | tratto il suo principio della privazione da questo appunto, |
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in due modi: 1 quando nell' uno dialettico ideale , dopo | aver | trovate tutte le differenze o specie elementari, finisce |
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indefinibile: 2 quando nell' uno dialettico reale , dopo | aver | trovate pure le differenze, generi, specie, fino a quella |
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merita d' essere da noi attentamente considerato. Dopo | aver | dunque dimostrato che nell' uno essente si trova |
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sentenza eleatica dell' uno, alla sua dell' Uno molti. Dopo | aver | dunque provato, che l' uno è un tutto determinato in questo |
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della mente, i suoi elementi, giacchè questo stesso d' | aver | la potenza di distinguersi colla mente dall' ente si |
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ascendeva alle dottrine ontologiche (1), nè altre ne può | aver | l' uomo, se alquanto s' estende il significato di |
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spogliato il pensare d' ogni suo oggetto, credettero d' | aver | trovato il sommo pensiero «( Ideol. p. 1426 7 2.) ». |
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sommo pensiero «( Ideol. p. 1426 7 2.) ». Nondimeno nell' | aver | Plotino escluso il bene da' sommi generi, travide una |
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[...OMISSIS...] , ed esistere in sè le singole menti; ma | aver | queste un' intima congiunzione e derivazione da quella, che |
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cosa per via di predicazione lo limitano (1), sembra d' | aver | trovato il sommo, quando coll' astrazione sono giunti a |
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come quello del puro uno, non s' intende come possa | aver | bisogno d' altro, essendosi recise da lui colla mente tutte |
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materie toccate nelle diverse opere di Aristotele, e l' | aver | egli approfittato di tutti i suoi predecessori, |
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in quelli anzi che in questi ( Logic. , n. 972). Il non | aver | fatto questo abbastanza, fu sempre la rovina della |
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perciò la parte positiva della cognizione che noi | aver | possiamo della scienza, della potenza, della bontà, ecc., è |
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, e il predicarsi per altro , come dicevamo. Poichè, dopo | aver | distinti i tre modi di predicazione per accidente |
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proposizione: « Quest' uomo E` cieco », il verbo E` possa | aver | forza, come se si dicesse: « E` vero che quest' uomo E` |
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di quella sola cosa di cui si parla, come dell' uomo | aver | la facoltà d' imparare la grammatica (il che non |
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conduttore per discoprire quali esser possano i giudizŒ. L' | aver | dunque sommessi i concetti ai giudizŒ, pose Kant sopra una |
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già arbitraria, della sostanza «( Psicol. , p. 104) ». Dopo | aver | dunque Kant preteso di dimostrare, che non già l' umano |
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RAGIONE, e, chiamatala al suo tribunale, convincerla di | aver | dette delle contraddizioni. L' alta persuasione che |
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che sia il medesimo. A provar poi che il mondo non può | aver | cominciato, Kant parte da questa proposizione che « « il |
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un ricorso di cause all' infinito, di cui non si potrebbe | aver | mai l' ultima, e quindi non si troverebbe mai la |
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e non nell' azione della causa. Così Iddio può e dee | aver | creato il mondo con un' azione che non ha mai cominciato, |
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poter provare l' esistenza di Dio. Così Kant s' applaude d' | aver | tratto d' inganno la ragione! Ma se Iddio non esiste, o la |
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aggiunge, che, quantunque gli enti limitati non mostrino d' | aver | in sè stessi le condizioni della loro esistenza, tuttavia |
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determinanti, particolareggianti. Onde Kant qui mostra d' | aver | approssimata la verità; ma egli determinò male quale fosse |
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non avrebbe avuto dopo da disfare il fatto; perocchè dopo | aver | parlato qui di cose , toglie in appresso a dimostrare, che |
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anche essere primitivo, è semplice. [...OMISSIS...] Or l' | aver | conosciuto, che il fondamento di ogni determinazione ideale |
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egli volea convertire forzatamente quest' idea in Dio, per | aver | poscia il piacere di disfare questo Dio; il che gli dovea |
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conduceva fuori di sè, dimostrando d' essere fattizia, e d' | aver | bisogno d' una causa e di un' azione che la ponesse in |
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stesso (la coscienza). Ma, che cosa fanno i sensisti? Dopo | aver | appellato alla coscienza, rinnegano tutte queste |
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assurdi, che non si possono ammettere in modo alcuno senza | aver | prima rinunciato ad ogni logica. Del resto, se si considera |
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degli esseri, è una operazione assai misteriosa; e l' | aver | veduto ch' ella non è di facile spiegazione, è ciò che ci |
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conosce, e lo spirito di Fichte e di Schelling si suppone | aver | annientati tutti gli oggetti del suo conoscere. E noi |
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di ciò che costituisce l' uomo: ed aveva ciò che non potea | aver | l' uomo, come la necessità e gli altri attributi divini. |
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dell' Io puro, nel secondo lo dice di Dio; il che dimostra | aver | compreso il nostro filosofo, che non si potea ridurre l' Io |
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di Fichte manca di una solida base. Oltre di che, dopo | aver | Fichte concluso che la ragione sufficiente di tutte le cose |
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filosofia (a cui però l' autore stesso più tardi dovea | aver | rinunziato). Questo è il seguente: [...OMISSIS...] Questo |
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del soggetto e dell' oggetto, come mai quel punto può | aver | bisogno, per conoscersi, di perdere la sua indifferenza |
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senso al tutto negativo, unicamente perchè il nulla non può | aver | differenza come non può aver proprietà perchè è nulla. |
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perchè il nulla non può aver differenza come non può | aver | proprietà perchè è nulla. Quindi di nuovo hassi il |
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l' organismo e l' uomo stesso. Egli condanna Fichte per | aver | tratto l' universo dall' Io, e invece fa uscire l' Io dall' |
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i sette colori di cui vuole parlare, per l' analogia che | aver | possono co' suoni, egli non può avere un concetto verace se |
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posto, tutto ha la sua forma. Ma è facile di vedere che dee | aver | preceduto, qual materia , un essere cieco, e indeterminato, |
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esterne e di Dio, benchè non accessibile alla ragione, ed | aver | quindi lasciata nella filosofia una dualità. Fichte, |
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fondamentale adunque del nostro filosofo consiste nell' | aver | confuso il VERBO coll' IDEA, di aver cioè di queste due |
Sulle categorie e la dialettica -
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consiste nell' aver confuso il VERBO coll' IDEA, di | aver | cioè di queste due cose fattane una sola, a cui |
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il quale posteriormente si riconosce colla riflessione | aver | la relazione di possibilità, benchè questa possibilità a |
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ed una, questo esigendo pluralità acciocchè possa | aver | luogo. Schelling confuse l' intuizione col verbo della |
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sofista inganna i suoi discepoli consiste appunto nell' | aver | preso per primo logico una qualità invece dell' ente, e |
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via quanto più le è possibile le occasioni che possono | aver | gli uomini di abusarne a loro propria sciagura ed |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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stesso tempo sono persuaso che il diritto signorile non può | aver | luogo se non temporaneamente fino a tanto che gli uomini si |
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giustizia ed equità; e perchè lo possano credere, debbono | aver | portato un giudizio sopra la stessa. Questo giudicio |
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Padri di famiglia. La Commissione da' Padri trascelta dopo | aver | formato o piuttosto abbozzato il progetto del Tribunale |
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avea loro fatto conoscere, quanti mali nascevano dal non | aver | una comune volontà che definisce la detta modalità dei |
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che definisce la detta modalità dei diritti, e dal non | aver | una comune forza da difenderli. Laonde approvarono tutti l' |
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non ha un limite messo dal suo stesso fine? non dovrà | aver | un freno contro alle passioni? Se la società che vogliamo |
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che legano gli uomini insieme, mentre anzi noi protestiamo | aver | in animo che la società di cui si tratta debba essere |
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di amministrare questa modalità, si sente il bisogno di | aver | sott' occhio i diritti di tutti per definire gli offici di |
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che dovesse trattare le ragioni della medesima circa l' | aver | parte al governo civile che volevasi instituire. Nella |
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che amministrasse bene, e che per tal fine non si doveva | aver | altra regola nel formarla che quella di scegliere fra tutti |
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crudi e spietati che non sono colla plebe; che vedendo d' | aver | in mano tutto il potere lascieranno le cose pubbliche nella |
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qual fosse la rappresentazione conveniente e possibile che | aver | potesse ciascuna delle quattro classi di persone, che |
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alle ingiurie che vengono loro fatte da chi che sia, e l' | aver | modo che questa voce sia ascoltata e sia efficace nell' |
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in denaro. Perciocchè, di nuovo, è un errore credere d' | aver | diritto d' entrare in una società senz' aver modo di |
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credere d' aver diritto d' entrare in una società senz' | aver | modo di pagarne le spese: e questo discorso vale per |
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non solo dei non proprietarŒ ma dei proprietarŒ stessi. Può | aver | forse la Società verun altro mezzo di tener lontani i |
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attiva nella società civile, che è quanto dire di | aver | parte nell' amministrazione della medesima. La mancanza |
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attiva i non proprietarŒ. Quelli adunque che possono | aver | parte nell' amministrazione sociale, o sia che possono |
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ciò che nei mercenarŒ non mette diritto alcuno d' | aver | a forza lavoro, se quelli nol facessero a volontà. Vero è |
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non usa il suo diritto di signoria. Non possono adunque | aver | voce i mercenarŒ nelle pubbliche deliberazioni, ma i loro |
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s' era inteso diritti sulla ricchezza materiale, e dopo | aver | trovato la rappresentazione conveniente a tale specie di |
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di ciò che è giusto: questo si potrebbe ottenere senza | aver | fatto la giustizia. E` dunque un dovere della legge |
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alla medesima uguali. Egli è vero che ciò non può | aver | luogo nella prima instituzione del Tribunale, nel qual |
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perocchè i figliuoli che vedono costantemente il padre | aver | bisogno de' loro voti, si formerebbero e con ragione, un' |
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occasionarne degli altri in futuro? Ecco il limite che | aver | debbe la vostra proposizione, che sia meglio prevenire |
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mediante le sue instituzioni gli abusi, e crede di | aver | toccato l' apice della sapienza politica, quando è arrivato |
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padroni, essi non possono disporne, ne possono con facilità | aver | chi li rappresenti. Finalmente essi non sono necessarŒ, |
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a calcolo tutte le forze sociali tutte insieme prese, senza | aver | riguardo alle individualità: il principio all' incontro |
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la società, e che si riconoscesse nel tempo stesso potervi | aver | un caso in cui un diritto dei suoi membri venisse privato |
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tali diritti, poichè essi ne hanno tanta che non ne possono | aver | di più; è così ferma che non può essere diminuita. Se la |
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ripugnare, perchè dedotte dalla rettitudine, e non possono | aver | contro di esse se non se quella ripugnanza, e quasi |
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un voto; e il maggior numero di voti, che una persona | aver | potesse era quello di nove; tali erano le persone |
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un milione d' entrata, danno appunto il diritto di | aver | un voto nella quinta. Vediamo adesso un poco quanta sia l' |
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preciso in cui s' intende cominciata la mutazione. Dopo | aver | data un' idea del Tribunale politico e dell' |
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Io non risponderò già, che dove tale obbiezione dovesse | aver | luogo in tutta la sua estensione, ella supporrebbe, che non |
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nelle loro mani, pervenuti essi stessi all' Amministrazione | aver | fatto assai di più, non avere il menomo dubbio di far bene |
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ed a comprimere colla più gran forza arbitraria che | aver | potessero tutti quei movimenti che venissero fatti contro |
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questo è quanto gli rimane di fare. L' autore citato dopo | aver | indicato il carattere della presente Monarchia europea |
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può mantenersi. Dunque nell' Amministrazione non può | aver | voto che chi possiede di tali beni. Consegue da ciò che |
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nei loro esordŒ. Rousseau stesso ciò travide. Dopo d' | aver | detto che la sovranità fondata sulle terre è la più ferma, |
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solo dei principŒ; mentre i principŒ non potevano | aver | in essa che la minor influenza, e nella sua massima parte |
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personale, che fornisca in tale stato di cose un titolo per | aver | in mano il potere civile, tutti quelli che possono se lo |
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se lo contendono, presumendo di esser più abili, e d' | aver | teorie migliori da far valere, per le quali ognuno si vanta |
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anche là questa ricchezza dimanda ben presto ed ottiene di | aver | parte nel pubblico reggimento, non senza sdegno e reazione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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se non forse dei principŒ di qualunque politica. Dopo | aver | detto che montando Odoardo sul trono aveva dissimulato le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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si debbe lodare Odoardo per la sua moderazione nell' | aver | desistito dal conservare a rigore l' antica costituzione, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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quello d' invertere l' ordine della proposizione: e dopo d' | aver | detto: non si può toccare la proprietà senza alterare |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di popolazione. Il solido pensatore Arturo Joung dopo | aver | recato un passo dai CommentarŒ sulla Costituzione americana |
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ingannevole di esser difesa dagli altri, anzi che di | aver | il potere di difendersi da sè stessa. [...OMISSIS...] Si |
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titolo primitivo di fedeltà e di bravura. Come non bastava | aver | conquistate le terre se non si continuava a difenderle |
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sotto una tale condizione. Se voi siete ora degni di | aver | un premio, perchè col vostro valore avete conquistata |
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era già questa stata l' intenzione dei nostri antichi nell' | aver | assentito alla legge feudale: [...OMISSIS...] Ma se questa |
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se invece d' esser principe fosse stato padrone, invece d' | aver | de' sudditi, avesse avuto de' servi; se in una parola la |
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giustizia ed equità; e perchè lo possano credere debbono | aver | portato un giudicio sopra la stessa. Questo giudicio |
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ragione della forza che l' uomo onesto e generoso si vede | aver | nelle mani, debb' essere la sua cautela d' usar della |
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celeste; e ad essa non si convertano a gara maravigliati d' | aver | conosciuto sì tardi una così semplice insieme e grande |
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virtù; una confidenza che l' umana virtù non può giammai | aver | giustamente di se stessa, ed ella, dirò di più, finirebbe |
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danni che apporterebbe tale deliberazione. Potrà egli | aver | forza una simile deliberazione di ritenere l' |
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continua ostilità: nella quale ognuna delle parti si crede | aver | fatto assai quando gli è riuscito di dar qualche passo sul |
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parte, ma in quel senso, che tutti gli uomini vi possano | aver | parte: e vi possono aver parte, poichè tutti possono aver |
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che tutti gli uomini vi possano aver parte: e vi possono | aver | parte, poichè tutti possono aver parte alla rettitudine ed |
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aver parte: e vi possono aver parte, poichè tutti possono | aver | parte alla rettitudine ed alla virtù, a questi supremi beni |
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avere un tal diritto per essersi reso uomo virtuoso: e per | aver | superato negli esempi da lui dati di virtù, d' integrità e |
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altro in maggior copia. Le famiglie povere adunque che dopo | aver | goduto il bene della moltiplicazione, aspirando alle |
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beni dalla natura: esse sono quelle famiglie, le quali dopo | aver | goduto tutto il proprio, vogliono anche godere l' altrui. E |
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via quanto più le è possibile le occasioni che possono | aver | gli uomini di abusarne a loro propria sciagura ed |
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stesso tempo sono persuaso che il diritto signorile non può | aver | luogo se non temporaneamente fino a tanto che gli uomini si |
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giustizia ed equità; e perchè lo possano credere, debbono | aver | portato un giudizio sopra la stessa. Questo giudicio |
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Padri di famiglia. La Commissione da' Padri trascelta dopo | aver | formato o piuttosto abbozzato il progetto del Tribunale |
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avea loro fatto conoscere, quanti mali nascevano dal non | aver | una comune volontà che definisce la detta modalità dei |
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che definisce la detta modalità dei diritti, e dal non | aver | una comune forza da difenderli. Laonde approvarono tutti l' |
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non ha un limite messo dal suo stesso fine? non dovrà | aver | un freno contro alle passioni? Se la società che vogliamo |
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che legano gli uomini insieme, mentre anzi noi protestiamo | aver | in animo che la società di cui si tratta debba essere |
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di amministrare questa modalità, si sente il bisogno di | aver | sott' occhio i diritti di tutti per definire gli offici di |
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che dovesse trattare le ragioni della medesima circa l' | aver | parte al governo civile che volevasi instituire. Nella |
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che amministrasse bene, e che per tal fine non si doveva | aver | altra regola nel formarla che quella di scegliere fra tutti |
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crudi e spietati che non sono colla plebe; che vedendo d' | aver | in mano tutto il potere lascieranno le cose pubbliche nella |
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qual fosse la rappresentazione conveniente e possibile che | aver | potesse ciascuna delle quattro classi di persone, che |
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alle ingiurie che vengono loro fatte da chi che sia, e l' | aver | modo che questa voce sia ascoltata e sia efficace nell' |
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in denaro. Perciocchè, di nuovo, è un errore credere d' | aver | diritto d' entrare in una società senz' aver modo di |
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credere d' aver diritto d' entrare in una società senz' | aver | modo di pagarne le spese: e questo discorso vale per |
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non solo dei non proprietarŒ ma dei proprietarŒ stessi. Può | aver | forse la Società verun altro mezzo di tener lontani i |
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attiva nella società civile, che è quanto dire di | aver | parte nell' amministrazione della medesima. La mancanza |
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attiva i non proprietarŒ. Quelli adunque che possono | aver | parte nell' amministrazione sociale, o sia che possono |
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ciò che nei mercenarŒ non mette diritto alcuno d' | aver | a forza lavoro, se quelli nol facessero a volontà. Vero è |
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non usa il suo diritto di signoria. Non possono adunque | aver | voce i mercenarŒ nelle pubbliche deliberazioni, ma i loro |
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s' era inteso diritti sulla ricchezza materiale, e dopo | aver | trovato la rappresentazione conveniente a tale specie di |
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di ciò che è giusto: questo si potrebbe ottenere senza | aver | fatto la giustizia. E` dunque un dovere della legge |
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alla medesima uguali. Egli è vero che ciò non può | aver | luogo nella prima instituzione del Tribunale, nel qual |
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perocchè i figliuoli che vedono costantemente il padre | aver | bisogno de' loro voti, si formerebbero e con ragione, un' |
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occasionarne degli altri in futuro? Ecco il limite che | aver | debbe la vostra proposizione, che sia meglio prevenire |
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mediante le sue instituzioni gli abusi, e crede di | aver | toccato l' apice della sapienza politica, quando è arrivato |
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padroni, essi non possono disporne, ne possono con facilità | aver | chi li rappresenti. Finalmente essi non sono necessarŒ, |
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a calcolo tutte le forze sociali tutte insieme prese, senza | aver | riguardo alle individualità: il principio all' incontro |
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la società, e che si riconoscesse nel tempo stesso potervi | aver | un caso in cui un diritto dei suoi membri venisse privato |
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tali diritti, poichè essi ne hanno tanta che non ne possono | aver | di più; è così ferma che non può essere diminuita. Se la |
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ripugnare, perchè dedotte dalla rettitudine, e non possono | aver | contro di esse se non se quella ripugnanza, e quasi |
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un voto; e il maggior numero di voti, che una persona | aver | potesse era quello di nove; tali erano le persone |
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un milione d' entrata, danno appunto il diritto di | aver | un voto nella quinta. Vediamo adesso un poco quanta sia l' |
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preciso in cui s' intende cominciata la mutazione. Dopo | aver | data un' idea del Tribunale politico e dell' |
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Io non risponderò già, che dove tale obbiezione dovesse | aver | luogo in tutta la sua estensione, ella supporrebbe, che non |
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nelle loro mani, pervenuti essi stessi all' Amministrazione | aver | fatto assai di più, non avere il menomo dubbio di far bene |
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ed a comprimere colla più gran forza arbitraria che | aver | potessero tutti quei movimenti che venissero fatti contro |
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questo è quanto gli rimane di fare. L' autore citato dopo | aver | indicato il carattere della presente Monarchia europea |
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può mantenersi. Dunque nell' Amministrazione non può | aver | voto che chi possiede di tali beni. Consegue da ciò che |
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nei loro esordŒ. Rousseau stesso ciò travide. Dopo d' | aver | detto che la sovranità fondata sulle terre è la più ferma, |
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solo dei principŒ; mentre i principŒ non potevano | aver | in essa che la minor influenza, e nella sua massima parte |
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personale, che fornisca in tale stato di cose un titolo per | aver | in mano il potere civile, tutti quelli che possono se lo |
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se lo contendono, presumendo di esser più abili, e d' | aver | teorie migliori da far valere, per le quali ognuno si vanta |
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anche là questa ricchezza dimanda ben presto ed ottiene di | aver | parte nel pubblico reggimento, non senza sdegno e reazione |
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se non forse dei principŒ di qualunque politica. Dopo | aver | detto che montando Odoardo sul trono aveva dissimulato le |
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si debbe lodare Odoardo per la sua moderazione nell' | aver | desistito dal conservare a rigore l' antica costituzione, |
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quello d' invertere l' ordine della proposizione: e dopo d' | aver | detto: non si può toccare la proprietà senza alterare |
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di popolazione. Il solido pensatore Arturo Joung dopo | aver | recato un passo dai CommentarŒ sulla Costituzione americana |
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ingannevole di esser difesa dagli altri, anzi che di | aver | il potere di difendersi da sè stessa. [...OMISSIS...] Si |
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titolo primitivo di fedeltà e di bravura. Come non bastava | aver | conquistate le terre se non si continuava a difenderle |
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sotto una tale condizione. Se voi siete ora degni di | aver | un premio, perchè col vostro valore avete conquistata |
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era già questa stata l' intenzione dei nostri antichi nell' | aver | assentito alla legge feudale: [...OMISSIS...] Ma se questa |
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se invece d' esser principe fosse stato padrone, invece d' | aver | de' sudditi, avesse avuto de' servi; se in una parola la |
Filosofia politica naturale -
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giustizia ed equità; e perchè lo possano credere debbono | aver | portato un giudicio sopra la stessa. Questo giudicio |
Filosofia politica naturale -
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ragione della forza che l' uomo onesto e generoso si vede | aver | nelle mani, debb' essere la sua cautela d' usar della |
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celeste; e ad essa non si convertano a gara maravigliati d' | aver | conosciuto sì tardi una così semplice insieme e grande |
Filosofia politica naturale -
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virtù; una confidenza che l' umana virtù non può giammai | aver | giustamente di se stessa, ed ella, dirò di più, finirebbe |
Filosofia politica naturale -
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danni che apporterebbe tale deliberazione. Potrà egli | aver | forza una simile deliberazione di ritenere l' |
Filosofia politica naturale -
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continua ostilità: nella quale ognuna delle parti si crede | aver | fatto assai quando gli è riuscito di dar qualche passo sul |
Filosofia politica naturale -
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parte, ma in quel senso, che tutti gli uomini vi possano | aver | parte: e vi possono aver parte, poichè tutti possono aver |
Filosofia politica naturale -
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che tutti gli uomini vi possano aver parte: e vi possono | aver | parte, poichè tutti possono aver parte alla rettitudine ed |
Filosofia politica naturale -
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aver parte: e vi possono aver parte, poichè tutti possono | aver | parte alla rettitudine ed alla virtù, a questi supremi beni |
Filosofia politica naturale -
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avere un tal diritto per essersi reso uomo virtuoso: e per | aver | superato negli esempi da lui dati di virtù, d' integrità e |
Filosofia politica naturale -
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altro in maggior copia. Le famiglie povere adunque che dopo | aver | goduto il bene della moltiplicazione, aspirando alle |
Filosofia politica naturale -
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beni dalla natura: esse sono quelle famiglie, le quali dopo | aver | goduto tutto il proprio, vogliono anche godere l' altrui. E |
Filosofia politica naturale -
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di volto, nè di letteraria corrispondenza; e il non | aver | essi temuto d' affrontare quella sottilissima maldicenza |
Il razionalismo -
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la relazione. Acciocchè il peccato, di cui mi vuol reo, d' | aver | seguita la Chiesa nell' uso della parola contrario , appaia |
Il razionalismo -
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avere contraddizione a differenza della contrarietà che | aver | posson le cose, la quale si chiama semplicemente |
Il razionalismo -
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a sua posta per molte faccie del suo articolo! (2) Dopo | aver | così finto, che il Propagatore rechi due argomenti |
Il razionalismo -
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il suo mentire riesce più sguaiato; poichè 1 lungi dall' | aver | io insegnato, che il voluntarium di Bajo si debba prendere |
Il razionalismo -
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di quel dell' infamia? qual altro frutto raccolse dall' | aver | egli, eretico, chiamati eretici i cattolici, e nominato |
Il razionalismo -
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poi, che dunque anche negli articoli di Bajo ella dee | aver | avuto questa medesima significazione! Il fatto però si è, |
Il razionalismo -
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che non era violentato; laddove il C. non riconosce (se dee | aver | senso il suo discorso) che un operar solo volontario mai |
Il razionalismo -
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antichissima in quella prima cattedra conservata, ad | aver | Agostino a maestro. Ella se ne dichiarò altamente, noi n' |
Il razionalismo -
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autor del peccato, nel che sta l' errore di Bajo. E dopo | aver | detto, come Bajo stabilì, che a costituire l' essenza del |
Il razionalismo -
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necessaria a costituire il peccato7colpevole, e che per | aver | questo negato, Bajo incorse nella condanna; dopo aver detto |
Il razionalismo -
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per aver questo negato, Bajo incorse nella condanna; dopo | aver | detto ancora, come Bajo considerò la macchia d' origine per |
Il razionalismo -
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la cattolica fede? E veggasi inesausta astuzia! Dopo | aver | posta la questione [...OMISSIS...] quasichè questa fosse la |
Il razionalismo -
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e ragioni. Quanto alle autorità, egli ne ha tante, che dopo | aver | detto che « « i buoni teologi dietro la scorta di S. |
Il razionalismo -
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più. In secondo luogo, perchè tacere, che il Concilio dopo | aver | detto d' Adamo [...OMISSIS...] . Si dirà dopo di ciò, che |
Il razionalismo -
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Trento, perchè la morte è il maggior difetto positivo che | aver | possa la natura umana, e voi negate a questa natura |
Il razionalismo -
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Si cita Galeno che esalta la sapienza e la bontà divina in | aver | dato all' uom tanti doni, quasichè anche dopo il peccato |
Il razionalismo -
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maggiori forze morali che non sono quelle ch' essa mostra | aver | di presente. Non è dunque il presente stato dell' umanità |
Il razionalismo -
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v' ha sola la limitazione naturale , che importa il non | aver | la grazia soprannaturale; e questa è peccato formale, |
Il razionalismo -
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testo del salmo citato dall' apostolo, che dice, non solo | aver | Gesù Cristo condotta sua schiava la schiavitù, cioè gli |
Il razionalismo -
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cioè gli schiavi del demonio da lui redenti, ma ancora | aver | ricevuto dei doni da distribuire agli uomini: |
Il razionalismo -
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dalla legge positiva; giacchè in quest' ultimo caso non può | aver | luogo la questione, cessando ogni legge positiva qualora la |
Il razionalismo -
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male morale , oggetto del precetto. E però S. Tommaso dopo | aver | parlato del peccato semplice e della sua deformità |
Il razionalismo -
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ciò che non è male. Anche il sacro Concilio di Trento dee | aver | dato una ragione mal fondata, per non isciogliere i cherici |
Il razionalismo -
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a questa questione, in generale, è DI FEDE. Solamente può | aver | luogo l' opinione teologica in determinare alcuni casi |
Il razionalismo -
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[...OMISSIS...] . E su questa gratuita elezione egli è uopo | aver | presente, come S. Agostino la discorre a confusione de' |
Il razionalismo -
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l' uomo questo solo, ch' egli creda di quella fede che | aver | si può dal testimonio delle creature, ed alla sola |
Il razionalismo -
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quella giudiciale condanna, che suppone la colpa, la quale | aver | non potrebbero, se rimanesser privi della grazia |
Il razionalismo -
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ed infrenandone gli spontanei movimenti. Quindi dopo | aver | noi parlato di questi spontanei movimenti della volontà |
Il razionalismo -
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si trattasse d' un uomo abituato al bene sì fattamente, da | aver | già conseguito una piena signoria di sè stesso. Coll' |
Il razionalismo -
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espressa in quelle parole: [...OMISSIS...] . Dopo | aver | dunque il nostro teologo fatto supporre, che le condizioni |
Il razionalismo -
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vece da me richieste, acciocchè un atto sia libero, e dopo | aver | taciuta la principale o la sostanziale di queste |
Il razionalismo -
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rispondere, che la Chiesa decise: [...OMISSIS...] , cioè | aver | tutti gli uomini perdute due cose, 1 l' innocenza e |
Il razionalismo -
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grandemente s' illuderebbe s' egli leggermente credesse d' | aver | operato con necessità, anzi in luogo di scusarsi dee |
Il razionalismo -
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e la diminuzione del fomite della stessa, e dopo | aver | insegnato, che ogni peccato reca due mali effetti nell' |
Il razionalismo -
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Chiesa cattolica volle Agostino d' Ippona: il quale dopo | aver | recate le parole del figliuol di Dio, [...OMISSIS...] . |
Il razionalismo -
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uomo battezzato che nel non battezzato, il primo caso può | aver | luogo indubitatamente, non però egualmente; ma più in |
Il razionalismo -
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e meno in quello. Quanto poi al secondo, reputo, che possa | aver | luogo solo nel non battezzato; e reputo che di questo caso |
Il razionalismo -
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traboccasse in essa miseramente. Lo sbaglio primo si fu l' | aver | confuso la volontà colla libertà; e il non avere avvertito |
Il razionalismo -
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Ma successe un tempo, in cui alcuni religiosi, credendosi | aver | trovato de' mezzi migliori di propagare e di fondare il |
Il razionalismo -
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com' essi fanno, s' accarezzano il più fiero nemico che | aver | possano essi stessi, non che la Chiesa, sì la fazione de' |
Il razionalismo -
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del filosofo. Dico nella sua totalità ; non pretendo io | aver | colto il vero nell' interpretazione d' ogni singolo testo, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Porretta fu condannato dal concilio di Reims del 114. per | aver | dedotta dal suo realismo l' erronea dottrina, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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immaginoso scrittore che diede a me biasimo e mala voce d' | aver | proposta e stabilita una tale distinzione, dettando tre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dal Marlene (2). Il realismo aristotelico consisteva nell' | aver | dato alle specie ed ai generi, cioè alle idee delle cose |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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più remote ai principŒ e gli effetti alle cause, dopo | aver | profondamente meditato sulle sciagure italiane, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come il fanciullo muove più ardito le gambe quando sa d' | aver | vicina la madre. Da questo provenne dunque che in Germania |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nello Schelling e nello Hegel, ove questa filosofia sembra | aver | determinato il suo corso fatale divorando se medesima. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nella perdita di molti di essi, e nel guasto che debbono | aver | subìto gli altri a noi pervenuti; 2 nella maniera colla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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d' esposizione e di linguaggio. I guasti che debbono | aver | riportati i libri dello Stagirita nella grotta ove furono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Rodio peripatetico (2); tutte queste sventure debbono | aver | assai male conciati gli scritti del nostro filosofo, di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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facile convincere una sola delle tante teorie, di non | aver | a base qualche passo delle opere dello Stagirita |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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d' alterarlo con ciò, e tutti potrebbero intendersi e | aver | ragione qualora s' avvedessero e convenissero che una delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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onde viene la necessità della scienza, e lodava Socrate per | aver | eretta la morale su definizioni delle essenze |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la specie di cui sono capaci. Così credette d' | aver | trovato due punti fissi e quasi due poli: la materia prima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è possibile, poichè ciò che esiste è possibile. Dopo | aver | detto ciò, può dire ancora, facendo uso della sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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universalità. In questa maniera Aristotele si persuase d' | aver | escluso l' universale nel senso platonico sostituendo l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nella natura delle cose, si persuase finalmente d' | aver | conciliata in tal modo l' universalità e la singolarità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(senza avvedersi della contraddizione), come là dove, dopo | aver | parlato delle prime sostanze, cioè delle sostanze singolari |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che forza avrebbe il suo argomento contro Platone d' | aver | coll' introdurre le idee moltiplicati gli enti inutilmente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente di Aristotele, o si giustificò a' suoi occhi dall' | aver | supposto, senza sufficiente esame, che tra il senso e l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che dubiti egli stesso di ciò che afferma, perchè dopo | aver | detto francamente che la scienza e la sanità sono forme e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' anima come un istrumento con cui noi operiamo, dall' | aver | fondata la sua psicologia sulla definizione dell' anima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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I quali errori d' Aristotele nacquero in gran parte dall' | aver | considerata l' anima con principŒ troppo generici ed |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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come in questo luogo adduce per esempio la grammatica. | Aver | dunque l' anima intellettiva ed essere sciente in potenza è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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diversi, di cui egli non era che il complesso. Del resto l' | aver | distinto l' uomo dalla mente , e quello dichiarato il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dal di fuori s' aggiungano al feto. [...OMISSIS...] . Dopo | aver | detto che le tre anime così sono insite nel corpo seminale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e però molto meno i fantasmi. [...OMISSIS...] . Ora l' | aver | posto Aristotele che l' oggetto della Mente in atto sia la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e più estesi universali, [...OMISSIS...] , non poteano | aver | nulla di comune coi fantasmi. E questo lo argomentò dal |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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prima d' ogni sapere acquistato per dimostrazione: ora dopo | aver | dimostrata la necessità che queste notizie nella mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dalla materia e dai reali sensibili, a cui credea prima d' | aver | legate, quasi schiave alla catena, le idee o specie, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e universale la teologia . [...OMISSIS...] . E qui dopo | aver | detto che la fisica tratta di cose che non sono senza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quiddità, [...OMISSIS...] , ma colla materia; e dopo d' | aver | detto che la matematica specula d' alcune cose in quanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sensibili e corruttibili, che sieno in perpetuo moto, senza | aver | nulla di consistente: quasichè dal negare che fa Platone la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e discepoli di Platone in questo peccassero per non | aver | abbracciata colla mente la dottrina del maestro in tutta la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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E questa diversità di metodo in procedere speculando, parmi | aver | data origine, chi ben considera, alla differenza delle due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intendere che n' aggiungerà loro poscia qualche altro. Dopo | aver | dunque distinti questi tre principŒ elementari li riassume |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quale l' Universo è così ottimamente disposto, nè reputano | aver | essa una cotal forza divina, ma si contentano meglio d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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secondo il greco proverbio. Ed ecco la vera ragione dello | aver | Platone ridotta la filosofia alla Dialettica (4). Nella |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e però una cognizione imperfetta, ma l' unica che possa | aver | l' uomo, secondo Platone (4). Conviene però osservare, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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uno e semplice, nessuna porzione dell' essere: dee dunque | aver | tutte le idee, poichè, come abbiamo veduto, sotto il nome |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che anche Giove come causa suprema, [...OMISSIS...] , dee | aver | un' anima e una mente regale e che proporzionatamente sia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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all' esistenza de' corpi e d' ogni corporeo. Che anzi dopo | aver | descritta la formazione dell' anima del Mondo, venendo ai |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dottrina, non tutta abbracciata la teoria del maestro. L' | aver | poi assegnato all' anima sola, senza il corpo, tutto ciò |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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perchè ogni suo punto essendo fuori d' ogni altro, non può | aver | cogli altri unità. Ora, prima di proceder oltre vediamo che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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vero erronea, ma che nel ragionamento di Platone annunzia, | aver | egli conosciute alcune verità nobilissime e profonde. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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corporea, onde dice dell' anima; [...OMISSIS...] , e dopo | aver | descritto com' ella armonicamente movendosi intenda i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che Iddio pose nell' anima in questo modo. Dice che dopo | aver | mescolati insieme i tre principŒ, cioè il Medesimo, il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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imitazione di questo. 6 Che all' anima dell' universo, dopo | aver | data la vita a tutto il mondo corporeo, compresi gli ultimi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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o della conchiglia. Niuno del pari s' appagherebbe d' | aver | sapienza e mente e scienza e memoria di tutte le cose, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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opera perfettissima, è disegnato quel Bene. Onde, dopo | aver | lungamente mostrato per quali vincoli opportuni il piacere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e a qualunque altre cose tali, di cui convenga credere | aver | sortito una sempiterna natura [...OMISSIS...] ; e quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(2). Poichè se ci sono due specie della casa, devono | aver | qualche cosa di comune, e però ce n' abbisogna una terza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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invocato da essi s'è tenuto da cinquanta anni in poi, senza | aver | fruttato un menomo che di miglioramento materiale alla |
Doveri dell'uomo -
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delle piante rosacee, io dimostro con ciò che oltre all' | aver | distinto i fiori dalle altre piante, ho anco distinto i |
Principio supremo della metodica -
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io passo a distinguere le rose egli è evidente, che devo | aver | fatto almeno tre pensieri prima di ciò; perocchè io non |
Principio supremo della metodica -
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molte Saffo nel giardino, nel che avverrà che egli dopo | aver | preso Saffo per nome d' un individuo si corregga un' altra |
Principio supremo della metodica -
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poi, che quella Saffo, e non Adelaide, si chiama, vide d' | aver | preso errore e restrinse la classe delle Adelaidi a de' |
Principio supremo della metodica -
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anzi di più un quinto, che è il seguente: Quando dopo | aver | io mostrato l' Ammirabile , e la Graziosa al mio tenero |
Principio supremo della metodica -
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specie, e varietà di fiori fin qui mostrategli. Supponendo | aver | fatto tutto ciò per non annoiare il lettore con inutile |
Principio supremo della metodica -
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al fanciullo il fondamento, la ragione secondo la quale può | aver | luogo una data distribuzione locale di oggetti, e |
Principio supremo della metodica -
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le aiuole con scapito del bell' aspetto, onde non potendo | aver | tutte le piante in ogni tempo, trova meglio di surrogare |
Principio supremo della metodica -
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pensiero di assortirli per cavarne vaghezza maggiore senza | aver | prima osservato che l' unione dei colori e delle forme |
Principio supremo della metodica -
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della classificazione; nel qual viaggio credeva sempre d' | aver | inteso il vocabolo indicante la classe, e sempre l' aveva |
Principio supremo della metodica -
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data questa comunicazione delle anime sensitive, ella deve | aver | luogo anche nel fanciullo; ma non penso che ella giochi |
Principio supremo della metodica -
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di second' ordine non possano in nessuna maniera | aver | luogo nel fanciullo, che non ha quelle di prim' ordine; |
Principio supremo della metodica -
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umano a tutte le percezioni ed idee imaginali ecc., che | aver | potrebbe, ma solo alle necessarie. A ragion d' esempio il |
Principio supremo della metodica -
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intellezioni di primo ordine, che il fanciullo prima d' ora | aver | non poteva, perchè mancava lo stimolo necessario alla sua |
Principio supremo della metodica -
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intellezioni di second' ordine, che il fanciullo non potea | aver | prima d' ora, perchè gli mancava non solo lo stimolo, ma |
Principio supremo della metodica -
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benchè questo secondo lo intenda ben presto dopo | aver | inteso il primo. Per intendere tuttavia il secondo, cioè il |
Principio supremo della metodica -
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logorare gran tempo ad apprenderla; e pure noi la potremmo | aver | tutta viva negli orecchi, quando fossimo stati avvezzi fino |
Principio supremo della metodica -
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osservazione. Ho già detto che nell' educazione conviene | aver | per maestra la natura. Or se noi osserviamo la natura, noi |
Principio supremo della metodica -
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in odio si trasmuta. Io non credo che a quest' età possa | aver | luogo nell' animo umano l' invidia che è dolore del bene |
Principio supremo della metodica -
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come dicevo. Mad. Neker de Saussure racconta di | aver | veduta una bambina di diciotto mesi che piangeva se alcuno |
Principio supremo della metodica -
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Finalmente, una quarta ragione e più profonda non dubito | aver | gran parte nella limitazione che si mette a certa età nella |
Principio supremo della metodica -
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discorso. L' amor nostro che fu da noi descritto, dicemmo | aver | per oggetto l' ente nella e per la sua forma ideale. L' |
Principio supremo della metodica -
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anno, non vogliamo sostenere che non possa il fanciullo | aver | fatto anco prima di questo tempo qualche intellezione di |
Principio supremo della metodica -
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sfuggevoli di soverchio. Questa è avvertenza che vogliamo | aver | data una volta per sempre; la quale il lettore applicherà a |
Principio supremo della metodica -
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di questi oggetti sia restata nella mente, potendo | aver | ciascuno di essi deposto nella mente l' elemento comune |
Principio supremo della metodica -
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che le leggi principali della spontaneità sono due: 1 l' | aver | ella bisogno di uno stimolo, acciocchè venga suscitata all' |
Principio supremo della metodica -
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che vuole l' amore, l' immedesimazione a cui tende non può | aver | luogo, se non mediante conformità di opinioni, per la quale |
Principio supremo della metodica -
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da lei concepito, e lo divide in parti. Così dopo d' | aver | giudicato che il tale oggetto è « un corpo colorato »io |
Principio supremo della metodica -
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nella mente cominciano a formarsi le ipotesi, possono | aver | luogo le volizioni condizionate, distinte dalle assolute; |
Principio supremo della metodica -
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conosciute. Prima di questo tempo non poteva il fanciullo | aver | il concetto del mezzo , ma ora può averlo appunto perchè |
Principio supremo della metodica -
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di sua esistenza, e che non potrebbe percepir le cose senza | aver | prima percepito se stesso. Ma queste supposizioni gratuite |
Principio supremo della metodica -
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l' opinione. Perocchè, fino a tanto che io credo bensì di | aver | rilevato, che un dato ente va fornito di una data potenza e |
Principio supremo della metodica -
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in quell' ora appunto, nella quale il bambino sa d' | aver | violata l' altrui cara volontà, d' aver fallato contro di |
Principio supremo della metodica -
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il bambino sa d' aver violata l' altrui cara volontà, d' | aver | fallato contro di essa; di averla posposta ad altre cose, |
Principio supremo della metodica -
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perocchè egli vede che tutto quello, che sa, lo deve all' | aver | creduto le prime volte. Questo fatto venne già notato: |
Principio supremo della metodica -
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ideali associazioni; altri va più avanti, ma crede poi d' | aver | fatto ogni cosa quando sia pervenuto a fare che il |
Principio supremo della metodica -
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quella: un segreto sentimento di adorazione può già qui | aver | luogo: un annullamento, un sacrificio di tutte le altre |
Principio supremo della metodica -
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punto d' appoggio gli manchi, sia fallace; in luogo di | aver | cagione di accrescere la sua credulità, dee anzi |
Principio supremo della metodica -
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ragionamento sopra un dato ordine d' intellezioni conviene | aver | presente che le intellezioni di un dato ordine non sono |
Principio supremo della metodica -
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accidentali circostanze. E` finalmente necessario anche | aver | presente ciò che già dicevamo, che nel tempo stesso che la |
Principio supremo della metodica -
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quella di cui la predica. Laonde questa operazione non può | aver | luogo al terz' ordine ogni qualvolta a quello stadio il |
Principio supremo della metodica -
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altra ». Ora per concepirsi questa proposizione si esige | aver | prima l' idea complessa delle due maniere, nelle quali una |
Principio supremo della metodica -
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nelle quali una data cosa può essere, o farsi o avvenire, | aver | di più osservata la relazione di opposizione, che hanno |
Principio supremo della metodica -
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in questo e negli ordini successivi, contenti come siamo d' | aver | segnato l' età in cui l' opera delle collezioni incomincia |
Principio supremo della metodica -
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che questa identità non si può intendere se non dopo d' | aver | percepito intellettivamente quel sentimento |
Principio supremo della metodica -
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immediatamente all' anima intelligente prima ancora d' | aver | preso la forma di legge (1). Or se il bambino sente la |
Principio supremo della metodica -
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a questa età e non prima. In prima a questa età, egli dee | aver | già trattato con più persone, ed è impossibile che tutte in |
Principio supremo della metodica -
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e così piega la sua ragione a pronunciare, prima d' | aver | esaminato, prima d' avere veduto il vero, a favore di |
Principio supremo della metodica -
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comporsi delle favole, de' miti, se non a condizione di | aver | già appreso dall' esperienza come gli esseri della natura |
Principio supremo della metodica -
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enigmatico, la sapienza parabolica de' primi uomini, l' | aver | Iddio ammaestrati gli uomini sempre per segni, per figure: |
Principio supremo della metodica -
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a se stessi (ecco il fatto assai bene osservato) possono | aver | paura d' un oggetto reale, d' un negro, d' uno |
Principio supremo della metodica -
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di quelli, qual loro più piace che sia. Convien ben poco | aver | osservata la sformata vaghezza d' illudersi, che fanno gli |
Principio supremo della metodica -
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tosto da questo un carattere più grave e maligno. Ma se l' | aver | trovato se stesso col proprio intendimento, il che è quanto |
Principio supremo della metodica -
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essersi formato la coscienza di sè, è da una parte come l' | aver | trovato uno scoglio, contro cui può rompersi la morale |
Principio supremo della metodica -
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la morale bontà; così d' altra parte egli è ancora come l' | aver | trovato un passaggio, pel quale può distendersi un' immensa |
Principio supremo della metodica -
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dalla medesima, che l' Istituto della Carità non possa | aver | luogo in Trento, tuttavia confidato nella sua bontà non |
Epistolario ascetico Vol.II -
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sopprimerò la Casa di Trento, non rincrescendomi punto di | aver | fatto quello che ho fatto, avendolo fatto di buona fede e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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morale dee essere esposta con coerenza ; poichè vi dee | aver | coerenza fra il detto e il fatto ; la vegga il fanciullo e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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credo. La ragione dei vostri mali consiste: 1 nel non | aver | bene afferrato che, fuori di voi non c' è nè bene nè male |
Epistolario ascetico Vol.II -
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qualche grado della vostra santificazione: 2 nel non | aver | bene afferrato che tutte le cose esteriori non dipendenti |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ma altrettanto terribile riflesso, che sembrami | aver | voi perduto di vista, e che può ben essere spregiato dalla |
Epistolario ascetico Vol.II -
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questo spirito ostile niente tralasci, acciocchè apparisca | aver | torto coloro che voi falsamente credete vostri avversarii, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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stampato col titolo: « Affaires de Rome », voi stesso dite | aver | desiderato che la Chiesa stabilisse « la libertè sur l' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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alla grazia non può consistere in altro, che nello | aver | presente la vostra vocazione per dirigervi secondo quella, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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sostenere, perocchè la specie umana è costituita dall' | aver | per lume l' essere iniziale , e questo l' hanno tutti o lo |
Epistolario ascetico Vol.II -
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e il tempo assolutamente mi manca di dir di più. Credo d' | aver | sostanzialmente toccate le cose principali da voi scritte. |
Epistolario ascetico Vol.II -
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riflettendo ch' Egli La dispensa così dal patire per | aver | patito Egli a sua vece; giacchè se Gesù Cristo non avesse |
Epistolario ascetico Vol.II -
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le cause personali che riguardano noi o le cose nostre, dee | aver | luogo la mansuetudine e la dolcezza; ma nella causa della |
Epistolario ascetico Vol.II -
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verità cattolica e del bene del prossimo, qualche volta può | aver | luogo la durezza; la quale non è una vera durezza, perchè |
Epistolario ascetico Vol.II -
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il primo seggio nel vostro cuore, e dovete riputare di | aver | fatto un gran guadagno quando per essa avrete dovuto |
Epistolario ascetico Vol.II -
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pronto prevalga sopra la carne inferma, la consiglio ad | aver | presente ora più che mai il ricordo di GESU` Cristo: « Non |
Epistolario ascetico Vol.II -
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perduta. La vedremo noi forse pentita e dolente di | aver | abbandonata la terra? Anzi ella se ne chiama felicissima, |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Sono stato sfortunato quest' anno per non averlo potuto | aver | meco a Stresa qualche giorno, come avrei desiderato e m' |
Epistolario ascetico Vol.II -
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spese, a patire degli incomodi. Non mi sono mai pentito di | aver | operato così: questa condotta mi reca una gran pace e |
Epistolario ascetico Vol.II -
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rifiutarlo, così stimo essere assolutamente necessario di | aver | delle ragioni e prove positive che l' alunno abbia le |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Marco e di Luca, approvò il testo dell' istoria, e confirmò | aver | quelli dette cose vere, ma aver essi tessuto l' istoria |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' istoria, e confirmò aver quelli dette cose vere, ma | aver | essi tessuto l' istoria solo di un anno, di quello in cui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Comm. S. 3. »; - così pure Hugo, «II, 263 f. »: e ciò pare | aver | l' appoggio nelle abitudini dei discepoli de' rabbini. Ma, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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poi che credono nelle parole di Cristo, il fatto dell' | aver | potuto il santo evangelista ritenere fedelmente i lunghi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomo. [...OMISSIS...] , dice egli, [...OMISSIS...] Dopo | aver | dunque Sant' Agostino stabilito in questa maniera, che la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sua; e questa via si è che non avendo nè potendo Iddio | aver | altro esemplare che se stesso, nè potendo l' ente finito |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Principe della pace, ecc.; e come tale Abramo (1) ne può | aver | veduto la gloria ( diem ), e Davide può aver conosciuto che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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(1) ne può aver veduto la gloria ( diem ), e Davide può | aver | conosciuto che sarebbe suo Signore (2), benchè suo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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et pervenit ad eum per quem facta sunt omnia (4) ». Dopo | aver | detto che avanti a tutte le creature, ab eterno era un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ante aevum (2) »: dove, non contento il sacro scrittore d' | aver | detto « fuit semper », quasi si potesse intendere durante |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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mediante l' uso di tali particelle, intendiamo che in Dio | aver | vi dee unità di sussistenza, e ad un tempo pluralità di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Origene domanda perchè dicesse che cosa era il Verbo, dopo | aver | detto quando era e dove era: e risponde che, essendo il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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vedesi che, appunto perchè queste sono finite, non possono | aver | esaurita la sua sapienza e la sua virtù. Quindi l' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ma necessariamente, perchè tale è la natura divina, senza | aver | precedentemente un fine che il muova all' atto della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quale ora io parlando comunico a voi. Ma io dicevo che l' | aver | Mosè annunziato il Verbo semplicemente come principio non è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e S. Pietro, parlando dell' eredità di Cristo, dopo | aver | detto che è « « conservata ne' cieli » », spiega tosto il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quali sono persone distinte. Così il Figliuolo conosce d' | aver | ricevuto dal Padre ogni cosa, e lo Spirito Santo dal Padre |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Santo dal Padre e dal Figliuolo. Il Padre conosce d' | aver | dato ogni cosa al Figliuolo ed allo Spirito Santo pel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina. Dopo avere parlato della creazione in generale e | aver | detto che tutte le cose furono fatte pel Verbo e niente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dove tu vai; e come possiamo sapere la via? » », e dopo | aver | detto: « « Io sono la via, e la verità e la vita » », |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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identicamente comune a tutte e tre le divine persone. Dopo | aver | noi veduto, per quanto ci è dato, quale sia la vita che è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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altro che sensitivo, perocchè ciò che non sente, non può | aver | natura di principio, ma sol di termine. Non par dunque |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Adamo quando fu creato innocente, di conseguente prima d' | aver | peccato. Convien dunque dire che l' intendimento dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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peccato della natura », e gl' individui o suppositi diconsi | aver | peccato in quanto ricever dovettero la natura peccatrice. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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. Ma primieramente l' Apostolo accusa i gentili di non | aver | fatto nè pur quel poco di ben naturale che avrebbero potuto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ricchezza e della padronanza che il Cristiano sente d' | aver | ricevuto su tutte le cose della natura, perchè possiede |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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esterni. Onde, non desiderandoli, nè volendoli, nè pure può | aver | quella fede di ottenerli che li produce. Quindi i miracoli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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morte e a tutti i beni del mondo che disprezza, sapendo d' | aver | tutto ciò in sue mani, dice coll' Apostolo: « Omnia possum |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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come armi acconcie a combattere le potestà malefiche, dopo | aver | detto che la nostra lotta, anzichè contro la carne e il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è quello di essere il signore e dominatore del mondo, e di | aver | tanta potenza da poter sottomettere pienamente a sè i suoi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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justitia Dei in ipso (1); » ed essendo egli risorto dopo | aver | patito, ed entrato in cielo, ivi egli esercita un perpetuo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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conseguente obbligati all' umanità di Gesù Cristo, che dopo | aver | meritato di essere esaudito in ogni suo desiderio, pregò |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di Cristo. E Cristo stesso dichiarò la cosa: quando, dopo | aver | detto alla Samaritana che chi berrà dell' acqua ch' egli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il discorso di Gesù Cristo, che avevamo allegato, dopo | aver | detto: « Ego sum panis vitae, » poco appresso soggiunge: « |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di opere, dà maggiore onore a Dio che credendo dopo | aver | veduto. Quell' atto contiene una intiera fiducia in Dio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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benchè battezzati e mondi dal peccato attuale, senza | aver | ricevuto nella vita presente l' eucaristia, come accade a |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e dimanda che mediante il cibo eucaristico possiamo tutti | aver | qualche parte coi santi martiri ed altri comprensori |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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membro del corpo di Cristo, e membro vivente. Non basta | aver | ricevuto il carattere indelebile nel sacramento del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nella Confermazione e nell' Ordine sacro; conviene ancora | aver | la grazia che ci rende membro vivo di quel corpo. Perocchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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via venire in possesso di tutte queste grazie, e possa | aver | Cristo corporalmente in se stesso: ma egli può nondimeno |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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suo sangue; e tuttavia dice che senza di questa non si può | aver | la vita in se stessi: [...OMISSIS...] Conviene dunque dire |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e beva il suo sangue: perocchè senza di questo non possono | aver | la vita in se stessi; quando pure è certo, per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di cui parliamo, che avviene all' anima mondata subito dopo | aver | deposta la soma terrena, perchè Cristo nell' Eucaristia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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annunziate da Cristo in questo luogo; perocchè, dopo | aver | detto che chi crede al Padre che lo ha mandato ha l' eterna |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a Cristo, dal vivere della vita di Cristo, dall' | aver | Cristo in se stesso. E la vita di Cristo, di cui l' uomo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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credere che v' abbia una differenza secondo che muojono con | aver | ricevuto il Viatico o senza averlo ricevuto, non solo pel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che muojono giustificati dopo ricevuto il battesimo senza | aver | tuttavia ricevuto il Viatico; 3 quelli che muojono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ricevuto il Viatico; 3 quelli che muojono giustificati dopo | aver | ricevuto il Viatico. Egli è certo e ben definito che tutti |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per sua volontà ebbe condizione mortale e passibile, per | aver | voluto assomigliarsi a noi, la cui carne materiale, non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e dalla corruzione di sè come umani soggetti; onde coll' | aver | illuminata la vita, secondo San Paolo, Cristo distrusse la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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più ampiamente nella sua prima ai Corinti, dove, dopo | aver | detto che la sapienza di Dio nel misterio è nascosta e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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per sopore, di fare alcun atto d' affetto volontario, dopo | aver | ricevuto il corpo di Cristo; laddove nella comunione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lo stomaco e nutrisce tutto il corpo. Ovvero è simile all' | aver | solo conoscenza d' un preziosissimo tesoro, o ad avere di |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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distintamente i vizi e le virtù. E con questo poco parmi d' | aver | risposto in qualche modo non solo alla terza, ma ben anco |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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deva cercarla e procacciarsela da se stesso, presumendo d' | aver | le forze di sostenere un tale stato; specialmente poi se |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Quindi il voler privarsi delle prime, e poi conchiudere di | aver | bisogno delle seconde per poter sostener il peso dell' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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ed ha acquistato diritto al suo aiuto, col merito di più d' | aver | annegato interamente se stesso. Per questo Gesù Cristo ha |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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quale io mi creda essere la massima che più vi deva giovare | aver | presente al pensiero, e in ogni vostra operazione |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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Certo, che il primo di tutti i mezzi è quello di | aver | sempre una coscienza, scrupolosa no, ma delicata, che senta |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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fu per me improvvisa. Non vi pentirete giammai d' | aver | rimosso da voi ogni esitazione all' atto generoso, anzi |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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cosa che ha ricevuta l' esistenza e non l' ha da sè; e l' | aver | ricevuto l' esistenza è già una limitazione. Tale |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cioè l' essere possibile. Di che viene la conseguenza che | aver | non vi può alcun altro essere più bisognoso di lui di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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però riman sempre di pensare come cosa possibile, che, dopo | aver | l' uomo conosciuto un certo numero di oggetti reali |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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una trinità in sè medesime e, come dice S. Agostino, devono | aver | tutte un modo, una specie e un ordine. Le categorie della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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qualità, della modalità, e della relazione cominciano ad | aver | luogo nelle cose create. Troppo a lungo io qui mi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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o il ritratto del medesimo oggetto. Così il bambino dopo | aver | già veduto il sembiante di molti uomini, se la madre gli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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come segni o come materia di cognizione. Dico che | aver | si possono delle sensazioni prodotte da oggetti non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sensazioni erano però sempre passioni di esseri che niente | aver | potevano in sè il qual non fosse dalla vital virtù della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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uomini santi sono legni di vita; e quindi S. Giovanni dice | aver | veduto la fiumana dell' acqua viva che feconda la celeste |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la fiumana dell' acqua viva che feconda la celeste città | aver | le sponde tutte fornite di alberi che non sono altro che il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nascondervi sotto degli alti misterii, e la sua narrazione | aver | tutta un intendimento assai di là del solo letterale e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di più non aveva che dare: la qual ragione del non avere nè | aver | mai avuto in sè di più che potesse dare a Dio faceva sì che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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secondi dovevano essere un rimedio contro il peccato e però | aver | virtù di dare all' uomo la santità; quando quei primi non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Abramo propagginata per Isacco e Giacobbe. Ragione dell' | aver | Iddio cessato dal comunicare al corpo della umanità le sue |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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popoli che nell' Oriente tuttora si conserva; e dall' | aver | fede in quella divina Provvidenza che, regolando le cose |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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conciossiacchè non poteva essere diversamente, giacchè se | aver | dovevano similitudine con una di quelle cose, per la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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questa è quella grande opera di cui sì spesso parla Cristo | aver | ricevuta dal Padre, [...OMISSIS...] . Dice d' essere stato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nessuno saprebbe onde il Cristo venisse« (1), » e Gesù dopo | aver | detto che chi udì e imparò dal Padre viene a lui, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Sacramenti, sono altrettante azioni reali che non potevano | aver | luogo in modo alcuno prima della reale incarnazione di Gesù |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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L' idee e la cognizione rappresentativa delle cose può | aver | congiunta la promessa e la predizione di esse, e quest' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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se non a condanna maggiore, così non valse a' Giudei l' | aver | la legge se non ad aumento di condannazione non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a dominar l' uomo; cioè l' idea negativa del Creatore potea | aver | tanta forza da prevalere a tutte le altre idee e percezioni |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nel nuovo Testamento i segni prendono un altro ufficio che | aver | non potevano nell' antico. In questo non facevano che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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attribuisce all' ignoranza dello spirito della legge l' | aver | gli Ebrei rifiutato il Vangelo « i quali, dice, ignorano la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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col quale potevano conoscere Iddio per la sua grazia, dopo | aver | Cristo enumerati i precetti più spirituali e più perfetti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dal Padre è il proceder suo dal Padre. Il dire adunque di | aver | comunicato loro quanto udì dal Padre è un dire che comunicò |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nascente dalla fede in Cristo venturo. Perciò S. Paolo dopo | aver | mostrato che la giustificazione non viene dalla legge ma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cristiano, colla disposizione almeno di sua volontà, dee | aver | sacrificato sè stesso: [...OMISSIS...] . Ora se chi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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assai bene l' unione dell' uomo con Dio, mostrando di | aver | quegli una mensa ed un cibo comune con questo. E però tal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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del circoncidersi, tutti gli Ebrei protestavano di volere | aver | quella fede stessa del loro padre Abramo (2). Or in tal |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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attuali il più, e non mai tali che si potesse dire | aver | essi veramente e abitualmente il Verbo percepito. La natura |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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parlando del carattere dice: « che in Gesù Cristo dopo | aver | creduto (1) siete stati segnati nel Santo Spirito di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è una impressione del Verbo, come abbiam provato, egli deve | aver | sua sede nell' essenza o sostanza dell' anima nostra. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sì gran lumi procede, pare a noi, manifestamente dal non | aver | chiaro osservato o tenuto presente, come il nascer dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a descrivere le glorie e la felicità della Chiesa, e dopo | aver | detto che le genti verranno e vedranno la sua gloria |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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egli che è quello che segna non è segnato da altri, non può | aver | bisogno di esser segnato: gli altri uomini ricevendo l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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vivente Cristo, il contatto delle sue sacratissime carni | aver | potuto a ciò supplire pienamente; quelli però che non erano |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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però che non erano a Cristo vicini e toccar nol potevano, | aver | avuto bisogno del Battesimo non alla salute, ma sì al |
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L' uomo che ha solo il carattere si potrebbe adunque dire | aver | in sua balìa la potenza di nascere soprannaturalmente, |
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La specie poi dell' azione nacque al Battesimo dall' | aver | in quel dì fatta Cristo espressa menzione della forma onde |
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dell' antica legge: conciossiachè Cristo solo coll' | aver | patito e sparso il suo sangue, come detto è, si acquistò |
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Gesù Cristo nei capitoli XIV e XV di S. Giovanni. Dopo | aver | parlato Cristo della cognizione di sè e del Padre egli |
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degli Apostoli si distingue fra l' essere battezzati, e l' | aver | ricevuto lo Spirito Santo, anzi si dice espressamente, che |
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del segno di croce, che nomina l' Apostolo; il che dee | aver | gran forza contro quelli che abbandonano il senso letterale |
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necessità non ci fu mai per gli Apostoli, perocchè dopo | aver | ricevuto lo Spirito Santo non poteano aver bisogno del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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perocchè dopo aver ricevuto lo Spirito Santo non poteano | aver | bisogno del Battesimo, e prima necessità non ce ne aveva |
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oscure ed inesplicabili. Così leggiamo in S. Luca, che dopo | aver | detto il divino Redentore giacente co' suoi discepoli nel |
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Cristo poteva mangiare quella pasqua avanti patire e dopo | aver | patito, cioè già risorto. Però egli mostra l' immenso |
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convenientemente ad una pasqua ch' egli mangiar poteva dopo | aver | patito, non è egli assai chiaro, che quel pane e quel vino, |
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avere paragonato la consecrazione alla nutrizione; ma nell' | aver | detto che il pane non si converte già tutto nel corpo di |
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Certo S. Pietro rimase altamente preso da questo fatto di | aver | Cristo mangiato dopo la Risurrezione, e nel discorso che |
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perocchè Gesù Cristo nell' ultima cena andò a morire dopo | aver | celebrato ed essersi nutrito della santissima Eucaristia |
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identità di un corpo umano vivente? Se non consiste nell' | aver | egli sempre quelle identiche particelle materialmente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ineffabile e soprannaturale. Questa difficoltà ci pare | aver | noi già dissipato quando notammo l' errore di Durando (2). |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' errore di Durando (2). Questo errore consiste nell' | aver | voluto che nella consecrazione rimanesse il soggetto, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Le parole« annichilazione, annichilare« ecc., non possono | aver | luogo con piena proprietà parlandosi di una distruzione di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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gravissima dal concetto di TRANSUSTANZIAZIONE. Conviene | aver | presente esser cosa pienamente decisa dal sacro santo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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istante (2). Ora nel sistema del Bellarmino questo non può | aver | luogo. E veramente se si trattasse di una successione di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fede ortodossa (6) dice così: [...OMISSIS...] . Or dopo | aver | così comparata la consecrazione all' incarnazione viene a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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vana sottigliezza il nome di annichilazione; nè ci sta di | aver | provato, che il concetto di vera transustanziazione non si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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trasmutatario rimanesse uno e identico, tanto più dopo | aver | ricevuto in sè l' altro essere, se non supponendo che l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Leibnizio chiaramente non dice. Prosegue Leibnizio, dopo | aver | detto che l' essenza del corpo consiste in un principio di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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4. Che la mutazione avvenuta nel pane consista nell' | aver | perduta la sostanza propria (se pure non si vuol dire che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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La sentenza di Leibnizio muove, come vedemmo, dall' | aver | distinta la sostanza (materia e forma sostanziale) del |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della loro mente, che li travolse nell' eresia si fu non | aver | osservato che fra la natura irrazionale e la libertà vi è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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alla libera volontà di Adamo per ispiegare come possa | aver | condizione di peccato quel de' bambini, così scrivendo: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nozioni sulle diverse abitudini che la volontà umana può | aver | coll' oggetto della legge, onde nascono i diversi stati |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per generazione lo ha ricevuto«. Poichè il bambino dee | aver | ricevuto in sè qualche cosa che abbia ragion di peccato: ma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nascenti dall' essere il bambino reo di peccato senza | aver | preso alcuna parte al peccato di Adamo, ritornano in campo, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di queste molteplici e diverse maniere di cui si riconosce | aver | bisogno il sistema di cui parliamo, affinchè possa essere |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della grazia santificante a cagione del suo peccato. L' | aver | dunque Iddio tolto ad Adamo la grazia non poteva essere il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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erano la razza più abietta che dar si possa; e dopo | aver | subita la tirannia stolida e feroce degli Imperatori, |
Doveri dell'uomo -
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sacrata. Tant' è lungi adunque che Maria Santissima possa | aver | provato alcun dolore in depor al mondo il Sole della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non per le femmine ordinarie, non già per colei, che senza | aver | conosciuto mai uomo divenne Madre e restò vergine |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ho dovuto interrompere ier sera questa lettera) dall' | aver | celebrata la Santa Messa in suffragio dell' anima della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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che me lo raccomandava, qui a Stresa, e mi duole di non | aver | avuto occasione di prestargli qualche servizio da queste |
Epistolario ascetico Vol.III -
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l' Istituto entro i confini della diocesi. Ciò deve sempre | aver | luogo, verificandosi alcune condizioni stabilite dalle |
Epistolario ascetico Vol.III -
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o restituire a quei riti tutta la dignità che possono | aver | perduta agli occhi dell' Occidente, com' Ella dice |
Epistolario ascetico Vol.III -
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emendato, fondati anche sulle vostre promesse; e dopo | aver | lasciato trascorrere qualche tempo e datovi agio di |
Epistolario ascetico Vol.III -
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pregandovi di non far cosa alcuna di ciò che mi esponete di | aver | deliberato coi vostri due Consultori in occasione della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vie più; 3 perchè non essendo io consapevole di | aver | fatto, detto o scritto cosa alcuna maliziosamente, conviene |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e i quali non dobbiamo temere. Scrivetemi quanto prima d' | aver | ricevuto la presente. Dite al caro Gilardi, che per ora non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Avendomi in appresso il Santo Padre stesso scritto di | aver | deputato ad esaminare le mie opere il Cardinal Mai e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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straordinaria che proibì le mie operette: e questo può | aver | mutata la deliberazione del Papa, benchè nessuno avviso io |
Epistolario ascetico Vol.III -
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nel fine che si propone: quegli finalmente che, dopo | aver | fatto tutto ciò, spera il buon esito da Dio solo, e a lui |
Epistolario ascetico Vol.III -
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il suo bene operare, se non gli riesce, contento d' | aver | fatto tutto ciò che sta in lui, e sicuro che il fine ultimo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in conoscersi così freddo, insensato e stupido, e non dee | aver | quiete nè dì nè notte, fino che non ha trovato la |
Epistolario ascetico Vol.III -
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cuore, ve l' accorderà e vi farete santo. Se non vi pare di | aver | approfittato del Noviziato, cominciate adesso; e se non vi |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ordine di cose, ch' Ella m' accenna nella sua lettera « | aver | procurato d' insinuare negli animi senza che paia ». |
Epistolario ascetico Vol.III -
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a testa fredda le giustificazioni, e se conoscesse d' | aver | preso uno sbaglio, deve tosto cedere, dando prove che lo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ed intieramente confidiate, in lui, in lui solo. L' | aver | conosciuto dunque il difetto che si nascondeva nel secreto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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parte di essi lascia qualche larghezza di libertà, dove può | aver | luogo lo spirito d' intelligenza. Sia comandato ad alcuna |
Epistolario ascetico Vol.III -
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del 23 detto. Da quest' ultima mi accorgo che Ella non deve | aver | ricevuto una mia, data di Caserta 3 luglio 1.49, colla |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non suol mai essere abbandonata dal Signore: il Signore può | aver | dato a quel suo figlio un ultimo sentimento, un solo atto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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possiamo dare a Dio della nostra carità; onde Cristo dopo | aver | domandato a Pietro se lo amasse, gli soggiunse per tre |
Epistolario ascetico Vol.III -
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timidezza soverchia sono i seguenti: Il primo mezzo è non | aver | paura della timidezza medesima: perchè questa paura |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Nelle religioni pagane il sacerdozio si restringeva ad | aver | cura dei riti religiosi, e non credeva di sua spettanza |
Questioni politico religiose -
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sia licenziato a far leggi e disposizioni governative senza | aver | nessun riguardo a ciò che dice o giudica la Chiesa intorno |
Questioni politico religiose -
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obbligazione, e rimangono i diritti indifesi, ritorni ad | aver | luogo l' uso della forza privata, con il quale lo Stato fa |
Questioni politico religiose -
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una attenzione quasi esclusiva, e si persuadono d' | aver | fatto tutto, quando abbiano reso lo Stato materialmente |
Questioni politico religiose -
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alla violazione dei medesimi. Se dunque il governo deve | aver | riguardo, nel fare le sue leggi e nel prendere le sue |
Questioni politico religiose -
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Stato dalla Chiesa . Concludiamo: il governo civile deve | aver | riguardo, nella formazione delle sue leggi ed altri atti |
Questioni politico religiose -
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e che il governo non possa mai abbandonarla ». E che? dopo | aver | abolite tutte le obbligazioni della morale e della |
Questioni politico religiose -
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dovendo necessariamente e per natura della cosa | aver | l' una o l' altra di queste due qualità. Quest' origine del |
Questioni politico religiose -
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sia, in cui si credono consistere la forza maggiore. Con l' | aver | noi indicate queste tre principali contraffazioni della |
Questioni politico religiose -
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negativamente alla nostra questione. Ma crediamo d' | aver | fatto con ciò solo buona parte del cammino. Poiché il |
Questioni politico religiose -
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francamente la conseguenza che la legge civile non debba | aver | nessun riguardo a quelle differenze che nascono tra' |
Questioni politico religiose -
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governativi, con merito e senza merito, si trovano infine | aver | perduto totalmente di vista lo scopo vero della legge, la |
Questioni politico religiose -
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pensare quella sentenza, colla quale censura Parmenide di | aver | diviso il tutto dal tutto, [...OMISSIS...] . Questa |
Psicologia Vol.III -
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ed Aristotele riprendevano Parmenide di contraddizione per | aver | detto uno l' ente, e non di meno averlo detto eterno , e |
Psicologia Vol.III -
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questo di proprio: si studia di non omettere nulla, vuole | aver | coscienza di ogni passo del suo ragionare, vuole |
Psicologia Vol.III -
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ed espressero tali disposizioni in formule od equazioni? L' | aver | conosciuta quella formula che esprime quale sia la |
Psicologia Vol.III -
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questa talora produce, talora non produce in lui. Ora, l' | aver | confuse queste due questioni distintissime fu cagione che |
Psicologia Vol.III -
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quali cose chi considera attentamente, s' accorgerà che l' | aver | trovato questa maniera tutta diversa dalla meccanica, colla |
Psicologia Vol.III -
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che è uno dei principali fenomeni animali, non potrebbe mai | aver | luogo in un corpo inorganico. Perocchè questa spontaneità |
Psicologia Vol.III -
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i fenomeni della simpatia fra le varie membra possano | aver | luogo. Noi parlammo già innanzi del bisogno dell' |
Psicologia Vol.III -
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discorso gli domandiamo subitamente se egli ha coscienza d' | aver | sulla mano una mosca, egli dirà di sì, ma non perchè l' |
Psicologia Vol.III -
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istinto sensuale? L' affermarlo parrebbe consentaneo all' | aver | noi dedotte le forze medicatrici della natura dall' istinto |
Psicologia Vol.III -
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qual fatto è pure ammirabile la sapienza della natura nell' | aver | fabbricati i vasi di una sostanza forte ad un tempo e |
Psicologia Vol.III -
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della moderna dottrina medica, ai quali pare | aver | riconosciuto nei solidi la prima causa delle malattie, non |
Psicologia Vol.III -
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dimenticata della verità. Vi furono medici, che sembrano | aver | dato un' esclusiva attenzione a quella classe di processi |
Psicologia Vol.III -
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egli, partitosi per la campagna, mandò dire alla moglie | aver | egli fatto abbastanza conservandole la vita, del resto |
Psicologia Vol.III -
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le diverse maniere di affetti razionali, che possono | aver | luogo circa lo stesso oggetto categorico, e trovare quale |
Psicologia Vol.III -
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le quali, la sensione si esplica. Il fatto, che dobbiamo | aver | presente, ridotto ad una formola generale, è questo: « il |
Psicologia Vol.III -
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di maniera che la debolezza cresciuta in queste, può | aver | determinato quella, e non viceversa; non essendo, come |
Psicologia Vol.III -
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morbosa. Quindi in tutte le malattie, le quali sembrano | aver | sempre, od acquistare in progresso, una località, scorgesi |
Psicologia Vol.III -
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maggior copia »(2). Diciamo comparativamente , poichè è da | aver | mai sempre presente che non è un assoluto grado di forza |
Psicologia Vol.III -
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che nelle intermittenti (1). Ma se questa ipotesi può | aver | luogo, quale può essere la causa di questo squilibrio d' |
Psicologia Vol.III -
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animale, ne solleva l' attività bellicosa, e invece d' | aver | per successo la nutrizione delle parti, lascia in queste |
Psicologia Vol.III -
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l' uomo. L' intendimento dell' opera presente non ci sembra | aver | bisogno di maggiore dichiarazione; e speriamo che pure quei |
Psicologia Vol.III -
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Ma potrebbe bastare anche ciò che pur ora dicevo, | aver | bisogno la scienza dello spirito di molte dottrine |
Psicologia Vol.III -
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moderni, non mi pentirei d' avere indicato, o almeno d' | aver | voluto indicare, ove la medicina moderna nella cura dei |
Psicologia Vol.III -
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cotal lato falso, e che come il lato vero ha per causa l' | aver | essi osservato qualche cosa della natura, così il lato |
Psicologia Vol.III -
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definire, e in questa disattenzione sorse la falsità. L' | aver | essi adunque tralasciato di osservare le differenze, che |
Psicologia Vol.III -
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ebraica, si deve esser confermato in questa sentenza dall' | aver | veduto che tutte le generazioni cominciano dal liquido, e |
Psicologia Vol.III -
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. Ma Aristotele dà altra ragione di questa sentenza: l' | aver | voluto pigliare quei filosofi a sostanza dell' anima la |
Psicologia Vol.III -
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[...OMISSIS...] . Ma l' errore, che adesso notiamo, si è d' | aver | confuso la mente coll' idea, o certo d' aver parlato |
Psicologia Vol.III -
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si è d' aver confuso la mente coll' idea, o certo d' | aver | parlato sovente in modo che veniva con essa a confondersi; |
Psicologia Vol.III -
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e ci rimangono ancora di lui alcuni versi, nei quali dopo | aver | egli detto che Iddio è insensibile e s' insinua nei petti |
Psicologia Vol.III -
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se Empedocle udì Parmenide e Anassagora (5), celebre per | aver | separata la mente da ogni materiale concrezione, è |
Psicologia Vol.III -
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cose, astraendosi da ogni altra qualità o proprietà, che | aver | potesse la unità. Della quale questione per venire a capo, |
Psicologia Vol.III -
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fare egualmente movendo dall' accidente; perocchè - dopo | aver | distinto fra la cera e le varie impronte di cui ella si può |
Psicologia Vol.III -
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che « ogni simile si conosce pel simile », dall' | aver | egli composta l' anima di ciò che è essenzialmente |
Psicologia Vol.III -
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che mancava in Empedocle e che aggiunse Platone, sì fu l' | aver | questi veduto una verità bellissima e fecondissima, ed è |
Psicologia Vol.III -
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materia prima, dentro a ciò che è identico, e quindi dica | aver | poi Iddio entro l' anima fatti i corpi (3), ed ella in |
Psicologia Vol.III -
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stile animato e poetico di cui si compiace, si troverà | aver | quell' uomo grande veduto anche in ciò dei veri ammirabili. |
Psicologia Vol.III -
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dunque, Aristotele tolse a censurare il suo maestro d' | aver | dato il moto all' anima. E pare che egli non abbia saputo |
Psicologia Vol.III -
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accadono nell' universo, dove il grand' uomo dimostra d' | aver | veduto quel principio, che da tutta l' antichità fu |
Psicologia Vol.III -
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mente. Acciocchè si potesse così conchiudere, converrebbe | aver | provato che non vi sia nulla d' interno, eccetto la mente; |
Psicologia Vol.III -
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non vi sia nulla d' interno, eccetto la mente; converrebbe | aver | provato che sia assurdo che una cosa incorporea inesista in |
Psicologia Vol.III -
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che ha del suo pensiero. - Certo. - Ora, si può sapere, | aver | coscienza di pensare una cosa senza pensarla? Per esempio, |
Psicologia Vol.III -
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del ragionamento, col quale si faceva che l' Io, dopo | aver | posto sè stesso, ponesse anche un Non7Io eguale a lui; e |
Psicologia Vol.III -
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Rechiamone un brano. In tal modo pretende Schelling | aver | dimostrato che la nozione dell' individuo sia il produttore |
Psicologia Vol.III -
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vita nel produttore ». » Così crede il nostro filosofo | aver | dimostrato: 1) che le anime sono le idee divine, in quanto |
Psicologia Vol.III -
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bisogno d' un mediatore, che lo annodi seco stesso. Dall' | aver | detto che il finito non può essere annodato coll' infinito, |
Psicologia Vol.III -
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dell' opera, che rappresenta la più alta bellezza. Dopo | aver | dunque distinto nel discorso: 1) il finito e l' infinito; |
Psicologia Vol.III -
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come anime dei singoli corpi. Come poi tali nozioni possano | aver | desiderio di essere anime, come questo possa esser loro |
Psicologia Vol.III -
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si deve credere al pensiero umano, questo dichiara di non | aver | punto nè poco la virtù trasformatrice, che il nostro |
Psicologia Vol.III -
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corpo, e poteva quindi sussistere senza corpo. Onde, dopo | aver | detto che l' anima non si può separare dal corpo, come l' |
Psicologia Vol.III -
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del sentire e dell' intendere. [...OMISSIS...] . Ora, dopo | aver | detto che le tre anime nascono così come tre atti |
Psicologia Vol.III -
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venire dal di fuori del corpo. [...OMISSIS...] . Ora, dopo | aver | detto tutto questo e fatte le tre anime inseparabili, e |
Psicologia Vol.III -
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noi abbiamo la cognizione immediata dei principŒ . E dopo | aver | detto che non può essere innata con noi, perchè ne avremmo |
Psicologia Vol.III -
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intorno alla natura dell' anima consiste, dunque, nell' « | aver | fatto venire il comune dalle cose reali (dal senso che le |
Psicologia Vol.III -
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innumerevoli fenomeni della natura e della società, senza | aver | mai potuto determinare l'attenzione loro ad osservarli e |
Psicologia delle menti associate -
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non per decine, ma per quintine. È manifesto ch'ella deve | aver | preso le mosse dalla primitiva analisi d'una sola mano. |
Psicologia delle menti associate -
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d'un popolo nel seno d'un vivere migliore. Si comincia ad | aver | tempo. ciò che i Latini chiamano ozio; l'ozio per lo |
Psicologia delle menti associate -
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da un solo Potere uscito dal vostro voto. La patria deve | aver | dunque un solo Governo. I politici che si chiamano |
Doveri dell'uomo -
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dalla sua madre. E che conforto di letizia non debbe | aver | portato al capo della Chiesa di Gesù Cristo il vedere che |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quasi una dipintura de' più grandi fatti nella mente, dopo | aver | imparato altresì il modo di cavarne profitto al |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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vizio la virtù? Questo è ciò di cui dubito, e di cui credo | aver | ragione di dubitare quand' io vedo ancora gli scrittori del |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ci possa essere Governo tanto povero d' intelligenza d' | aver | il coraggio d' affermare, che quelli che egli stabilisce |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di trattarli come gente meccanica e dispregevole, dopo | aver | egli stesso contribuito a renderla tale. Cotesti Governi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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non è arbitraria di maniera, che il Governo creda d' | aver | compìto il suo dovere eleggendoli in qualunque sia guisa, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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colà si chiamano, i quali poi diventano anch' essi, dopo | aver | imparato coll' esperienza, buoni maestri; 5 Il Governo deve |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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benchè il materialismo dal secolo scorso in qua sembri | aver | perduto nell' ordine speculativo, s' è diffuso però |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fino che abbiano inteso l' intero nostro pensiero: dopo | aver | letti questi nostri cenni fino alla fine considerino l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dei rappresentanti che la prendono ». Allorquando può | aver | luogo il contrario, cioè allorquando quelle disposizioni |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fare di più il Governo civile circa l' insegnamento, dopo | aver | usato il dovuto riguardo ai diritti de' governati ». Un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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tesi, che vi eccitò lo sdegno. Che mai vi giova dunque l' | aver | profanato il nome, col citarlo sì fuor di proposito, di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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L' articolista, a cui abbiamo in essi risposto, dopo | aver | falsificati i nostri concetti, continuando a falsificarli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la forma, si converta in quest' altra: « Quale autorità può | aver | l' uomo sopra l' altro uomo d' imporgli una qualche |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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incappa favellando. Per questo difetto appunto, di non | aver | la cosa ben definita, avviene di trovarsi cangiata in mano |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e esperienze, che gli dieno tutte quelle cognizioni che | aver | si potranno dell' oggetto definito. Pretendere all' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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In cui si riassumono le regole di metodo che più importano | aver | presenti nello studio della psicologia, e sono: I La |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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atti secondi determinati dai loro termini. (E` necessario | aver | qui a mano la dottrina delle specie e de' generi, quale è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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terra » (5). 13 « A chi mi dileggia dirò, nelle tue parole | aver | io posta la mia speranza » (6). 14 « Non toglier mai di mia |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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preghiera; che molto pur giova la sobrietà del vitto ad | aver | men bisogno del dormire, e a dormire più santamente secondo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lo deve il cristiano maestro ad abitare dentro di sè. Dopo | aver | poi mostrata a queste, che chiamerò figliuoline vostre in |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di gratitudine verso un Dio sì buono: buono non solo per | aver | egli rivelata e portata agli uomini tanta ricchezza, ma sì |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e portata agli uomini tanta ricchezza, ma sì ancora per | aver | avuto special cura di esse, senza padre e senza madre com' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cose, quanto a' particolari usi viene bisognevole. E per | aver | un filo, che sicuri ci conduca e ci scorga in tanta |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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edificio nobilissimo e divinissimo. Per questo Paolo dopo | aver | detto, che dobbiamo camminare nella nostra vocazione, la |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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conquistò di che fosse necessario conquistare in terra. Chè | aver | menata seco la captività captiva viene a dire, che non solo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nè si gonfia, nè cerca le cose proprie » (1). Non può | aver | ribrezzo d' andarsene la santa vergine ad apprendere da |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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colle loro cure e premure per voi? E per chi si può | aver | premura e usare sollecitudini se non per quelli che si |
Epistolario ascetico Vol.I -
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specialmente in un ordine religioso: ma intendo solo di | aver | accennato con questo lo spirito in generale della divozione |
Epistolario ascetico Vol.I -
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qual noviziato: certo lungo, rigoroso. Essi debbono | aver | fatto un sacrificio continuo e totale di se stessi alla |
Epistolario ascetico Vol.I -
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migliore che fare si potesse. Al qual proposito, mi ricorda | aver | letto, come Marcello II, prima di divenire Papa, disputò a |
Epistolario ascetico Vol.I -
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non solo il presente, ma il futuro ancora, e tutto ciò che | aver | potessimo, non che ciò che abbiamo. Se questa è la vostra |
Epistolario ascetico Vol.I -
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compiuta non vi sarà che colla morte. Voi dite d' | aver | ricevuto grandi lezioni quest' anno da quel solo che vi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Sant' Ignazio, S. Luigi compiranno l' opera che sembrano | aver | in voi cominciata. Pregate dunque anche per me, per me |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Non è il far molto all' esterno che conta Iddio; ma l' | aver | un cuor umile, ubbidiente e diritto con Dio: « melior est |
Epistolario ascetico Vol.I -
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di pubblica beneficenza, e debbo forse rimproverarmi di | aver | guardato qualche volta con un occhio severo e disdegnoso |
Epistolario ascetico Vol.I -
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de' reclusori de' poveri dopo averne veduti tanti, e dopo | aver | letto ciò che uomini savii hanno scritto sopra di essi, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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savii hanno scritto sopra di essi, e più di tutto dopo | aver | meditato io stesso sull' intrinseca natura della cosa. Egli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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Io non dirò dunque che l' Istituto della Provvidenza debba | aver | per direttore sempre un membro dell' Istituto della Carità; |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e per riparare ad un errore commetterne cento, e dopo | aver | cominciato colle più belle speranze trovarvi infine colle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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speranze trovarvi infine colle mani ne' capelli e coll' | aver | fatti moltissimi mali nel mondo per aver voluto far troppi |
Epistolario ascetico Vol.I -
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capelli e coll' aver fatti moltissimi mali nel mondo per | aver | voluto far troppi beni, non secondo Dio , cioè secondo le |
Epistolario ascetico Vol.I -
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lettera e veramente consolante, nella quale mostriate di | aver | parlato da uomo sincero, e non facciate alcuna nuova |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che io, ecc. »; ma dite più tosto: « forse Ella potrebbe | aver | creduto... Io temo non forse Ella, ecc. »: come vuole la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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