di amore, di umiliazione e di speranza, e il vaglia, e i giornali col suo nome scritto come su lapidi che le parevano eterne. Adesso ella aspettava
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volta, divennero amici, ed ella si affezionò talmente al suo protetto, che provò quasi sollievo alla sua pena. Lo aspettava tutte le notti, come un
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stagione in cui Antonino tornava per le vacanze. Cosima aspettava questo ritorno come gli altri aspettano la primavera o il fare del giorno. Quell'anno
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dei suoi avi pastori e poeti. La realtà doveva consistere nell'abitazione che, simile alla capanna scavata fra le rocce dai medesimi avi, aspettava
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