uno di quegli scherzi di luce e d'ombra. Aspettava, davanti una chiesuola, un amico che era salito a fare un'imbasciata nella casa vicina. C'era un
Verismo
essere terribile, impacciato dal peso, strascicando più che reggendo in mano la valigia. — Me ne vado ! Non tornerò più ! Si aspettava la stessa
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: — Non hai fatto colazione; prendi, intingivi questi biscotti. Il bambino questo poi non se l'aspettava davvero. Scombussolato, vinto dai rimorsi, si levò
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e materassi. Per chi dovevano servire? Non aveva parenti lontani, neppure dal lato della moglie. Così egli aspettava la morte, fra tutte quelle cose
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