diceva addio e, memore del suo primo mestiere, balzava sulla poppa del sandolino e s'allontanava cantando. Nene qualche volta lo aspettava invano, con
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trovò il suo gentilissimo ospite, che dopo aver cambiato gli abiti, l'aspettava presso una tavola piena di biccchierini, di tondi, di biscotti, di fiori e
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angolo dello scialle. Aspettava, lì, a veder passare il suo eterno fidanzato Raffaele detto Farfariello, he era in carrozza, con quattro altri compagni
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, vivace come un giovanotto che andasse a un fortunato convegno di amore. Qualcuno, infatti, lo aspettava, passeggiando su e giù, innanzi al portone: era
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campi, ma non contava. Però, se era deserta la campagna intorno alla rustica taverna, qualche comitiva, certo, si aspettava, perché la serva che era
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, subito un moccioso idrocefalo di ragazzo prese un ceffone. E mentre egli aspettava nella stanza che serviva da salotto, da studio, da stanza da pranzo, di
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la loro sfilata e i primi canonici della cattedrale comparvero, vi fu un immenso movimento nella gente che aspettava. Tutti tendevano il capo per veder
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Gennaro, certo, li aspettava, poiché aggrottò lievemente le sopracciglia, e una espressione gelida gli chiuse la faccia. L'avvocato Marzano, entrando
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. Niente avevano detto, finché giunsero in casa, su, dove la serva li aspettava con la porta aperta, e stese le braccia a prendere Agnesina, per
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segnava e aspettava che il rosario fosse finito, per chiedere i suoi quattrini, inutilmente, come accadeva ogni giorno: Annarella non sapeva fare altro
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, invocando, sottovoce: - Raffaele, Raffaele… - Vengo, vengo, - rispose il giovanotto, seccato, senza nemmeno accorgersi che la povera donna aspettava da
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. La gente che aspettava nella via cercò di penetrare nell'androne, quella che era nell'androne si accalcò nel cortile: vi fu come un serramento, mentre
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, qualche tempo, mentre Bianca Maria aspettava, coi capelli neri disciolti sul bianco accappatoio. Margherita ritornò, turbata, e tremava, tenendo il
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parlavano mai: ella per senso di obbedienza, aspettava sempre di essere interrogata per parlare, e Cavalcanti si asteneva dal nominarle il dottore: la
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in una cupola di merletto, prezioso lavoro fatto dalle mani della fidanzata, mentre aspettava il giorno delle nozze; e il grande armadio di legno
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Accademia della crusca
