Questa specie di morte civile, come artista, fu dunque attribuita ad Utrillo per una mostruosa congiura di mercanti, oppure c’erano, fin da allora
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I primi acquisti, il primo sudato «benessere» durarono poco per il giovane artista. I negozianti si erano accorti che Utrillo «copiava dalle
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È stato sottolineato dai maggiori critici dell’artista e da Luigi Mallé — al quale dobbiamo il maggior catalogo sul corpus delle opere di Pougny — il
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soprattutto da Vuillard, l’artista, pur presentandosi più chiuso e faticante, raggiunge sovente punte liriche alte e porta dentro i quadri una tristezza — così
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agevolmente arrivare a suddividere la tumultuosa attività di Munch in cinque periodi. Ma di fronte ad un artista così vivo e affascinante noi pensiamo che l
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Il critico francese Zervos, che fu uno dei primi divulgatori di Picasso in Italia, osserva che l’artista «non sa in anticipo che cosa metterà sulla
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propria Mostra antologica. Infatti i trentaquattro dipinti esposti riflettono solo parzialmente le esperienze dell’artista, mentre la metà di essi è stata
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Non c’è forse mostra di artista vivente in questa XXX Biennale di Venezia, più indifesa e impreveduta per il pubblico medio — e non solo per esso
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artista di qualche serietà mette in dubbio i valori; anzi, una delle opinioni più sostenute a vantaggio dell’arte di Kandinskij è quella di considerare
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È tuttavia nell’artista, come in molti surrealisti, anche eccellenti, una carenza di valori stilistici, nel senso che, se ne togliamo, come ha
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Ché tutto il breve e intenso arco produttivo dell’artista dal 1939 al 1955, specchio di una intensa e appassionante ricerca, molto spesso fortunata
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temperamento si avvalse di uno stile, per dir così, impediente, quasi che tra il pensare e il rendere, tra lo ispirarsi e il realizzare dell’artista
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delle penombre, l’artista passò a una intensa e mattinale tessitura di notazioni sensibili, a un plein air astratto, in cui il ricordo dei cieli tesi e
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interiore, è da dire che cieli, lune, tetti, porti, non sono ovviamente per l’artista soltanto impressioni della realtà, ma sono anche suggerimenti di
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Da questa enumerazione vorremmo apparisse chiaro che l’artista, malgrado le profonde oscillazioni di interessi nelle sue letture agitate, seppe
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, per concludere che il non figurare del defunto artista statunitense sia per lui o per noi che oggi guardiamo, un momento irrepetibile, una meteora
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, riconoscibile. La rapidità con la quale l’artista arriva alla pienezza, servendosi di stecche, cazzuole, spatole, colori fluidi, passando e ripassando sulla
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(incisore, disegnatore e litografo) fino al 1930. Naturalmente data la statura culturale e la fantasia dell’artista, l’attività grafica di Ben Shahn
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permea il dolore degli «ostaggi», fa parte dell’intima natura dell’artista e prosegue nei dipinti ulteriori del Maestro non come un fatto negativo, o, per
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Da questo momento Ben Shahn assume un prestigio e una consistenza di artista di livello intemazionale, alternando al suo alto mestiere di grafico
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Segno, quello di Shahn, con una partenza quasi standard, e un arrivo angelicato, inimitabile: come se l’artista raccontasse una storia accadutagli, e
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Non sono qui raccolte molte delle tempere su Sacco e Vanzetti, eseguite dall’artista intorno al 1930, ma talune si prestano alla messa a punto, fin
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Lo zelo di Palma Bucarelli, che ha lavorato quasi due anni sull’artista francese raccogliendo preziose notizie per un volume, ci ha consentito, anche
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Spazzapan non era un artista bohémien, almeno nei modi e nei gusti; e benché abbia vissuto quotidianamente nella misura più diretta la sua avventura
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Il pittore Mario Mafai è artista e maestro così conosciuto in Italia e così seguito dal pubblico e dalla critica, da sostenere con disinvoltura anche
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Ricordiamo in una delle ultime personali di Mafai nella medesima Galleria, un suo «autoritratto con l’ombrello», dove l’artista appariva quasi un
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il presentatore dell’artista è persuaso della eccellenza e della maturità delle opere esposte, qualità così clamorose, da dirimere qualunque
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Ma, messa in pratica l’idea di vedere il Mafai astratto come un artista a sé, fuori della sua storia, sentiamo ora il dovere di riprendere il nostro
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Mafai, anche in questa mostra, va visto come in una fase, in un momento di assaggio delle avanguardie, entro le quali l’artista ha sempre fatto
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’artista, volendo, avrebbe potuto retrodatare al 1950 o giù di li; era in esse parecchia verve, e noi commentandole con favore, scrivemmo che Mafai
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Meglio non poteva operare quest’anno la città di Firenze per le onoranze nazionali al pittore Ottone Rosai, l’artista più significativo in Toscana
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Non si tratta qui di negare o... permettere all’artista di scegliersi nel Seicento o nell’Ottocento romantico i suoi maestri, si tratta piuttosto di
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È indubitato che l’arte di Prampolini assuma una sua unità e una sua fisionomia quando l’artista anche anagraficamente diviene adulto; e che il
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, tutte tappe che si potrebbero definire senza tempo e che sarebbero potute accadere nella vita di un artista del Quattrocento, tanto non prevedono incontri
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La Mostra di Carlo Levi al «Pincio» raccoglie due gruppi di opere eseguite dall’artista negli ultimi tempi: una serie di ritratti di amici, poeti
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natura, oggi raggiungono l’unità per via di una interiore sutura atmosferica, senza soluzione di continuità, come se l’artista ammirasse o ricordasse
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necessario fare qui almeno un cenno: ci riferiamo alle carte soffiate di Corrado Cagli, nelle quali l’artista mostra più scopertamente il suo limite
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recente grande pannello «Figure sulla spiaggia» (nel quale l’artista si arrovella tra spazialità pittoriche da una parte e altorilievi di un espressionismo
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Chi vorrà orientarsi nella bella mostra del pittore milanese pensiamo debba cominciare dalle litografie originali a colori dell’artista, la cui opera
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, dove l’artista era riuscito a condensare, della realtà sensibile all’interno di un ambiente, taluni «fatti salienti», una lampada e un tavolo, una
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Un altro momento assai memorabile della storia del pittore fu quello della sua mostra personale alla XXXI Biennale di Venezia, dove l’artista, nel
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rimanendo fedele a un gusto raffinato e sperimentale; in questo senso l’artista insegna davvero qualche cosa anche alle nuove generazioni informali
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La medesima desolata coerenza nella ricerca senza un approdo è in Domenico Spinosa, altro artista che porta alla Biennale l’istanza astratta con
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: quando l’artista sembra raggiungere il pathos, ecco le sue traslucide pezzature irrigidirsi e automatizzarsi; tanto che il quadro nel suo insieme pare
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Altro artista informale di livello alto, benché stavolta non si presenti con una scelta calibratissima come quella di Palazzo Grassi nel 1959, è
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temessimo di tradire la personalità dell’artista, che è autonomo, noi chiameremmo lo scultore bolognese un Ramous vegetale. È, l’artista, un botanico
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«espressionista», dei ritratti della madre; anche le nature morte e gli «interni» dell’artista sono meno rigorosamente plastici, meno scanditi in lacche, più
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Mirko Basaldella espone ancora una volta i suoi totem e ben dice il suo presentatore Valentino Martinelli che l’artista è anche qui se stesso, per la
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Buona e nuova, nelle sue soluzioni non più di spazi plastici, ma di apparizioni di suggestiva forza, la personale di Piero Sadun. Con essa l’artista
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Quando l’artista cominciò a scandalizzare i professori d’accademia con i suoi «colpi di scopa impazzita», regnava incontrastato David, il quale era
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