, concludono per l'esperibilità dell'azione di responsabilità amministrativa nei confronti degli amministratori e dei dipendenti per il danno arrecato al
amministrative, qualora il danno arrecato ai soci e ai creditori sia di lieve entità. Nel presente lavoro vengono soprattutto esaminati i rapporti tra le
dell'atto compiuto, il grado di coartazione subito dalla vittima, il danno arrecato a quest'ultima e l'entità della compressione della libertà sessuale della
"vulnus" arrecato al sistema sottolineando come il soggetto, condannato due volte per l'"eadem rem", non rimanga privo di tutela ben potendo far valere
alle difficoltà dell'accertamento del danno stesso, arrecato all'Erario.