Questa derivata rispetto al tempo dell’area descritta dal raggio vettore dicesi, per un’ovvia ragione, velocità areolare del punto rispetto al centro
Pagina 100
’areola elementare O PP' che (a meno d’infinitesimi d’ordine superiore) è eguale all’area del settore circolare di raggio ρ, il cui angolo al centro ha per
Pagina 100
20. Velocità areolare. - Mentre P si muove, il raggio vettore OP descrive un’area. Supponiamo di misurarla, a partire da una posizione iniziale OP 0
Pagina 100
Indicando infatti con T la durata della intera rivoluzione, e ricordando che c è il doppio della velocità areolare, è manifesto che l'area πab dell
Pagina 144
dà l'area del parallelogramma O P 1 P P 2 di v 1, v 2 .
Pagina 19
, debitamente orientata. La lunghezza di tale componente non è altro che l’altezza h del parallelepipedo sulla base di area v; onde il valore assoluto di v 1
Pagina 24
che la lunghezza di v dà l’area del parallelogramma dei vettori v 2, v 3, mentre la direzione di v è quella della perpendicolare al piano del
Pagina 24
momento M, applicato a P, è normale al piano PAB e destrorso rispetto ad AB ed ha lunghezza eguale all’area, del parallelogramma costruito su PA ed AB
Pagina 26
dente riserbandosi il nome di dente ad un’area, cioè alla porzione sporgente di ruota (S in figura) compresa fra il profilo e la circonferenza
Pagina 270
): allora l'area del rettangolo di dimensioni a e b è dato da anziché da ab.
Pagina 363
misura delle aree il quadrato di lato k (anziché di lato 1): allora l'area del rettangolo di dimensioni a e b è dato da anziché da ab. .
Pagina 363
come nuova unità la λesima parte dell’unità primitiva) l’area A rimane moltiplicata per λ2: in altre parole essa è una funzione omogenea di secondo
Pagina 370
di tutte le altre condizioni, direttamente proporzionale all’area dell’elemento e alla velocità. Poiché il rapporto di similitudine delle aree è λ2, e
Pagina 381
Se invece si tratta di resistenze cosidette idrauliche, cioè direttamente proporzionali, oltreché all’area investita, al quadrato della velocità, il
Pagina 382
proporzionali all’area investita e alla velocità, cioè per quelle resistenze, che, come vedremo in Dinamica, si dicono viscose.
Pagina 382
che sono il cosidetto allungamento della lamina e l’area di essa, si avrà, distinguendo dalle altre le variabili k e Θ che hanno dimensioni nulle:
Pagina 395
Con questa terna di variabili si potrà esprimere la p. Siccome p è la pressione unitaria del mezzo, cioè quella che si manifesta sull’unità d’area
Pagina 396
Così è messo in evidenza che la resistenza incontrata dalla lamina è proporzionale al prodotto della sua area per la densità del mezzo e per il
Pagina 396
una massa ad un volume, e quindi di dimensioni lm -3; per le superficie materiali, si tratta del rapporto di una massa ad un’area colle dimensioni lm
Pagina 427
Il volume generato da un’area piana che ruota attorno ad un asse, situato nel piano e che non la attraversa, si ottiene moltiplicando l’area data per
Pagina 440
Introduciamo ora il baricentro G dell’area σ. Per la coordinata y 0 la (12') dà
Pagina 440
Sia a l'area considerata (come misura e anche come campo), e assumiamo l'asse di rotazione per asse Ox; supponiamo che il piano di ruoti di un certo
Pagina 440
sicché l’area vale
Pagina 454
Ciò posto, si supponga che G oζ sia asse di simmetria per l’area σ, e si dimostri, ricordando il teorema di Guldino (n. 17) che
Pagina 464
, poiché qui l’angolo solido è misurato dall’area dell’emisfero di raggio 1, è data in valore assoluto da
Pagina 495
Aggiungiamo un’ultima osservazione, valida qualunque sia la forma dell’area piana potenziante σ. Detto Q il piede della perpendicolare abbassata da P
Pagina 495
Se ne può ricavare, indipendentemente dal n. 27, l’attrazione di un’area piana σ, di forma e densità quali si vogliono.
Pagina 507
Consideriamo un punto P, esterno al piano dell’area σ, e vicinissimo a σ. Sia O la sua proiezione (interna all’area, si intende). Sia poi Q un punto
Pagina 507
, esercitata su P dall’intera area σ.
Pagina 508
’area del triangolo P 1 P 2 P 3, e con Δ 1, Δ 2, Δ 3 quelle dei triangoli Q P 2 P 3 , parziali Q P 3 P 1 , Q P 1 P 2 , determinati dal punto Q, si ha
Pagina 533
u’area (una sottile strisciolina comprendente g), non è più vero che si annulli necessariamente il momento delle reazioni rispetto a g, anzi esse
Pagina 544
Detto k il coefficiente di proporzionalità, p il peso del rettangolo, α la sua area, mostrare che si ha k σ cos2 α = p sin α.
Pagina 556
superficie (forza superficiale), talché, integrando a tutta l'area finita σ, si otterranno per gli sforzi esercitati su σ dalla parte PB di S un
Pagina 620
ammetteranno una certa risultante e, rispetto a P, un certo momento risultante, che, ove si eseguiscano le integrazioni rispetto all’area finita σ
Pagina 620