disparte con Ruggero, guardava un ritratto appeso alla parete. "È del nonno, da senatore comunale" spiegava Ruggero. "Alla spagnola, ogni assessore era
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come un pioppo, vedi là, il suo gabbano è ancora appeso al muro.» Olì si volse e sulla parete color terra vide infatti un lungo gabbano d'orbace nero
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certe patriarcali abitazioni sarde. E come in quelle abitazioni, Maria Obinu aveva appeso lungo le pareti grigie della sua camera una fila di
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ragno fra le scheggie del tetto; e, imperatore truce di quel luogo di leggende, il lungo e vuoto fantasma del gabbano nero appeso al muro terreo. «Zia
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