. Io era giovane, giovanissima allora, sposa da poco tempo. Non avevo che diciasette anni; non uno di più. Ma, se ai diciasette che avevo allora
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sposina, maritata da parecchi anni; la vigilia delle sue nozze, un giovinotto, che frequentava la casa, mi descrisse il corredo, poi soggiunse: - Mi ha
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iscuola - In serata - In chiesa. Cosi è, signorini miei. Loro hanno sei, sette, otto anni; vestono la gonnellina come la mamma, o il farsettino come il
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. Però quest'uso, nato pochi anni sono, è già quasi abbandonato. Ed infatti, perchè voler fare da sè, e mettere da parte i genitori, che hanno sempre
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venticinque anni non si vestono di bianco. Ed ora l'indifferenza scettica da cui siamo dominati va abolendo quel costume anche nelle giovani, ed accade di
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anni. - Non importa. Se ha marito, questa parte del mio libro la riguarda. S'è maritata assai presto ; ma questo non toglie che, dal giorno in cui è
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Alcuni anni or sono ricevetti una lettera da uno dei miei molti nipoti, nella quale mi diceva, dopo tante belle cose: « ....e ti confesso che il mio
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, in capo al quale dev'essere morto il più vecchio o il più giovine della triste compagnia. Aggiunga che conterà spietatamente gli anni in viso a tutti
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un galateo moderno pubblicato alcuni anni fa, non so che bislacca storia d'una contessa, che per far cessare una discussione politica molto animata
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numerosa nella villa d'una sposina giovanissima, che faceva gli onori di casa con tutta l'inesperienza de'suoi sedici anni, ed un po' di mala grazia per
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Ho la disgrazia di conoscere una signora che ha sette figli. La maggiore è una bimba di tredici anni; il più piccino è un baby di tre anni e mezzo
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volgere il saluto loro pei primi; debbono cedere i posti migliori, e, quando cominceranno a farsi grandicelli, a dieci, dodici anni, non le tratteranno
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condurla al pattinaggio, al gioco del lawn-tennis, all'opera; ai balli di famiglia, e dopo i sedici anni, anche ai grandi balli. - Ma, - scusino, mi
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noi è scarso. Una vedova, un vedovo, parlo della Lombardia, portano il lutto un anno. Un anno! Tutti gli anni del nostro avvenire che avevamo
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quelle che propongono di non parlar mai dei propri anni, come se quel silenzio dovesse impedire agli altri di pensarci. E poi quelle che, all'opposto, si
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rispettabilissima signora la quale era affetta da un grosso neo sulla punta del naso. Una mia nipotina, che non aveva ancora due anni e parlava appena
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rapporto, potrebbero passare per Turchi. Ho delle conoscenti (tanto gentili che mi perdoneranno di vedersi accennate qui) che vedo da parecchi anni, e
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pensare, ed impaurita nei miei primi anni di scuola. Un giorno dopo aver assistito un'ora a quei discorsi inesplicabili, ed essermi fatto dire parecchie
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quello che va detto, e quello che non va, e facilmente sbagliano. Conosco un ragazzino di sette anni e mezzo che, uscendo da una casa dove era stato a
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umiliazioni. Ho conosciuta una bambina, figlia di un mercante di mobili, che si fece passare, durante i tre anni di collegio, per figlia di un possidente
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sempre una povera fanciulletta inferma. Aveva sette anni e stava ancora in braccio alla bambinaia; non poteva nè camminare nè moversi, e parlava con fatica
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sente ogni giorno dire dall'una o dall'altra: - La signorina tale ha già trentacinque anni. E non ha ancora marito! - Poveretta, dopo averlo desiderato
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provincia, maritata a sedici anni, e subito divenuta madre di bambini che aveva allattati tutti lei stessa, dal primo all'ottavo. Prima di maritarsi aveva
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, anche le sorbe e la canaglia. I bocciuoli diventano rose, i quindici anni diventano venticinque. La maturanza è un pregio. È il massimo grado di
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coll'immagine primaverile che me ne aveva suggerita, e le raddoppiava ai miei occhi tutti gli anni che aveva in più, di quei tanti di meno che le avevo dati. Se
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madre. Ai bagni di Viareggio, pochi anni sono, c'era una signora nubile, che accompagnava una nipotina di diciotto anni. La zia ne aveva trentanove
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