aspetto della pestilenza che aveva prostrato l' Europa. Partimmo da Zmerinka alla fine di giugno, oppressi da una greve angoscia che era nata dalla
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manifestò gioia né angoscia né sorpresa né indignazione: accettò, ringraziò, ma non se ne andò. Tornò a sedere sulla panchina nel corridoio, zitta e
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, a piccoli strappi estenuati: per curvarsi e rialzarsi impiegavano due buoni minuti, che erano di angoscia per tutti gli spettatori. Riacquistata
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, delle cose non dette, delle occasioni non colte. Passammo nuovamente per Zmerinka con sospetto, memori dei giorni di angoscia che vi avevamo
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placido e disteso, apparentemente privo di tensione e di pena; eppure provo un' angoscia sottile e profonda, la sensazione definita di una minaccia che
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