» - egli disse - «questa triste nebbia oscura dove geme la torbida luce dell'angoscia, della paura. Altra voce dal profondo ho sentito risonare altra
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avete un pargolo gaio, ricciuto e bello, gli anatemi frenatemi del cuore e del cervello; per chi ha pianto d'angoscia, per chi di gioia ha pianto
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