Penombre
Vidi schifose diventar le belle, e vidi i buoni diventar cattivi; vidi col minio all'anima e alla pelle, i casti santi e gli angeli lascivi. E
Penombre
infinita; fratello, inginocchiati, degli angeli è l'ora; le guance mi sfiora l'aurora del ciel... Son tre che mi accostano, son tre che rammento; son
Penombre
tutti i sogni del cielo ho già sognati; credo agli angeli adesso, agli angioletti di vaghe aureole bionde incoronati... Volumi, io vi saluto, imparai
Penombre
sante gioie, o speranze divine! Rifioriran, mia mesta giovinetta, rifioriranno quei tempi d'amore; e tu lo sai, dagli angeli protetta, tu che sei buona
Penombre
solingo lavor. Quando la nebbia intorbida l'ampia campagna rasa, è pur dolce l'immagine delle donne di casa: le muse son, son gli angeli del
Penombre
belle donne, o poveri fanciulli? Ma gli è dono degli angeli svanire, e l'infrangersi appunto è dei trastulli. Non credete che il suo corpo divino sia
Penombre
Ella era nuda come un fior d'Iddio liberamente nei campi sbucciato; però pel ballo si adornava, ed io le stava allato. Creature del cielo, angeli
Penombre
l'amai! Ma le trombe di Gerico tacquero una mattina: sparve dal ciel degli angeli la tinta porporina, e innanzi a un muro orribile torvo piantossi e