incontrastato, i maleducati non hanno dato buona prova di sé: li vediamo ripetitivi, prevedibili, a lungo andare noiosi. E non certo più felici. Perché le
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ESSERE OSPITI 111 Andare in visita 111 Visite agli ammalati 112 lnvitare 113 Accettare un invito 115 Autoinviti 116 Inviti formali 117 Come mi vesto
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piacere di «andare a trovare» un amico o un conoscente, senza schematismi né regole. O meglio, di regola ne rimane una, imprescindibile: niente sorprese
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non venite mi offendo») e non insistiamo davanti a un rifiuto («Perché non puoi venire? Dove devi andare?»); insomma, lasciamogli la libertà di dirci
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lasciarci andare, a non «tirare via» neppure quando usciamo a prendere il pane nel negozio sotto casa non è solo un ottimo investimento sulla via
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fastidio, non dovevamo proprio venire! Meglio un semplice: «Si è fatto tardi, devo andare». A queste parole i padroni di casa risponderanno: «Deve
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di lasciare avanzi nel piatto. Ma non di alzarsi da tavola e andare in giro a infastidire gli altri clienti o i camerieri. Se disturbano o fanno i
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della salvietta detergente sono riservati alla toilette. -Se ci allontaniamo per qualche minuto per andare alla toilette o al bar, possiamo pregare i
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quant'altro...; -accetta di buon grado la relativa immobilità in un sedile tutto sommato angusto, e se vuole alzarsi per andare alla toilette, o per
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terraferma, limitando l'uso del costume da bagno al bordo della piscina. A pranzo, possiamo andare a tavola in abbigliamento sportivo, ma non in
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e gli amici più intimi, e il luogo più adatto e la casa, oppure un locale annesso al luogo di culto; se proprio non possiamo fare a meno di andare al
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o di andare a convivere, e quindi di far conoscere le rispettive famiglie: non più nel corso di una visita «in guanti bianchi» come si faceva una
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dell'assente ci metterebbe in rotta di collisione con i presenti). Andare d'accordo non vuol dire accettare passivamente un punto di vista che ci
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decidiamo di andare al ristorante, scegliamo un locale che offra una buona scelta di piatti, ma di tipo «classico»: scartiamo a priori i locali «a lume
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I figli grandi «che non se ne vogliono andare» dalla casa di famiglia non devono comportarsi come ospiti permanenti e non paganti di un residence
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esimersi dal criticarli e dal lasciarsi andare a battute tipo «Chi non ama gli animali è senza cuore» e altre piacevolezze del genere (con il rischio che
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-«Pardon»: scusiamoci in italiano -«Tolgo il disturbo»: meglio accomiatarsi con un semplice «Si è fatto tardi, devo andare» -«La mia signora, la mia
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alla cassa a regolare il conto. L'onere di decidere quando andarcene è nostro: «Quando volete, potremo andare».
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-sitter è un vero toccasana per la vita di coppia. E per loro. - Se volete andare al ristorante con i figli, abbiate l'accortezza di sceglierne uno adatto
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stare insieme in due significa anche andare al cinema, visitare una mostra o passeggiare in un parco... Certo, ma tutte queste azioni non sono
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serata al ristorante è molto soggettivo e può andare dal bacio sulla guancia a un weekend infuocato a Milano Marittima, non ha importanza. Ciò che conta è
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cravatta, tranne in rare occasioni; direi che con una giacca e una camicia si può andare quasi ovunque. Alle donne ricordo la straordinaria versatilità
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i capricci nel caso lui non possa andare a prenderla.
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disorganizzato. Non è come l'ansioso, il quale teme che la serata vada storta: l'anfitrione negativo la fa andare storta davvero. È superstizioso, salta sul
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