Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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sorella “signorina” del prete che «prega  ancora  per me» lascia detto a mia madre quando si incontrano a
che continua ad abitare con lui. Dice che aspetta un figlio,  ancora  nessuno lo sa.
Poi la musica, chiara, veloce, poi lontana, svanita...  Ancora  quel rotolare immenso, inconfrontabile... Un tempo
rotolare immenso, inconfrontabile... Un tempo smisurato. E  ancora  la musica da ballo, dall`inferno...»
una persona, li ho presi, che da tanti anni e morta eppure  ancora  forse abita qui e non ci fa compagnia e dei fiori forse non
nella nostra direzione quando siamo rivolti al terrazzo, e  ancora  azzurro sulla destra, filtrato dalla tenda bianca ma
dalla tenda bianca ma ugualmente pungente, e azzurro  ancora  sullo specchio, dal cielo del terrazzo, in visione
freddo, di acqua di rinascita: e mi ritrovo nel mio letto  ancora  fatto,intatto, la sovraccoperta verde con tutto ll suo pelo
Il cielo grigio. Il gatto che adesso sarà trasformato  ancora  più profondamente dalla pioggia. La terra che si scurisce.
umori e i mancamenti. Se ha smesso di pretendere risposte,  ancora  azzarda domande. Che ne è delle parole dette, dei pensieri
e decenni nel vuoto siderale. Eppure, ripete, le capita  ancora  di rneravigliarsi delle voci nella radio, delle facce nel
E l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti E  ancora  per teneri cieli lontane chiare ombre correnti E ancora ti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti E  ancora  ti chiamo ti chiamo Chimera.
alte fin quasi al soffitto. Ma un piccione non s'era  ancora  visto. Fino a sera sperammo che se tornasse in cielo da
(quanto?) settanta, sessanta cinquant'anni? Qualche volta  ancora  pieni di bellezza, il più delle volte no. A muore. B
e donne morti da poco, che avevano il cuore già fermo, ma  ancora  attivo il cervello. E i già morti, richiamati a esistere,
schiaffi delle maestre, e pensi erranti sui scartafacci,  ancora  io vi rammento. Fiuto ancor della cattedra l'odore, risento
la mia bionda aurora, m'abbia lasciato! Dammi per poco  ancora  la vaga aureola che han presa i disinganni; il coraggio, la
e le vertigini de' miei vent'anni! Fammi ancor bello, fammi  ancora  buono, come nei lieti dì che il cor sbucciava dai primi
speranze impavide ci ha volti al firmamento; e chi ci guida  ancora  in mezzo ai triboli è il tuo concento! Noi gli diremo:
rivedo chine le tue gote smorte sul pianoforte. Leggi  ancora  Marcello ogni mattino? Io vo a spasso col vescovo Turpino:
ahimè! dell'anima d'allora m'agita ancora... M'agita  ancora  una pietà prodonda, e, dal cinico ingegno al cor devoto, il
mio tempo è il Nume Ignoto, ma sull'altare ride l'augure  ancora  e il sofo piange! Arrigo, odo cantare l'organo della
la mia storia se la mia storia è infangata, o non è  ancora  incominciata, se la riva del mondo in cui siamo corrisponde
vado verso l'albergo, ma qualcosa è accaduto, il cane è  ancora  più inquieto e adesso quelle larve (fibre vibranti appena
vita e le cose. In te desti respiravamo sotto il cielo che  ancora  è in noi. Non pena non febbre allora, non quest'ombra greve
nuova ala del cimitero di cui è  ancora  possibile prenotare i loculi. Una bella parete di mattoni a
o dolcezze! Ti rivedrò seduta al focolare, sognerò  ancora  fra le tue carezze; e il lieto grillo ci sarà compare: o
però di rondinelle vispe, piccine e belle, quest'anno  ancora  alla gronda ospitale venne a raccoglier l'ale, seminando un
collage di visi e di corpi di epoche diverse, alcuni  ancora  vivi altri già morti, mescolati tra loro quasi sempre senza
dei felici intreccian danze. Ma neghittosa se tu resti  ancora  nella tua danza eterea, oh a te, dall'alto, cui di notte
La madre va alla finestra e si rivolge all'uomo che dice,  ancora  piangendo: «Aspetta! ti faccio vedere che ho fatto». Un
d'erbe e fiori ancor s'è ricoperta - se pur il ciel di nubi  ancora  svarii, onde occhieggian le stelle nelle notti, e nere fra
mi tragge a me stesso diverso e amor m'induce e desiderio,  ancora  ch'io non sappia per che, pur fiduciosi. Ché pur in me
il vicendevole disio, nemica a quelli pur quando li ami e  ancora  a sé per più voler nemica. Così nel giorno grigio si
torme di seducenti forme! Nella memoria mi riposa  ancora  la vita di quell'ora, e veggo omeri bianchi e bianchi
vicenda. Mentre più dolce, già presso a spegnersi  ancora  regnava nella lontananza il ricordo di Lei, la matrona
il ricordo di Lei, la matrona suadente, la regina  ancora  ne la sua linea classica tra le sue grandi sorelle del
immagini, addolcite da una vita d'amore, a proteggermi  ancora  col loro sorriso di una misteriosa incantevole tenerezza.
specchi impallidite nella loro attitudine di sfingi: e  ancora  tutto quello che era arido e dolce, sfiorite le rose della
avventurosa di incertezza e di rimpianto: così quello che  ancora  era arido e dolce, sfiorite le rose de la giovinezza,
un lungo peccato: la lussuria. La lussuria ma tutta piena  ancora  per lei di curiosità irraggiungibili. "La femmina lo
immobile?, dieci minuti, perché?" Le domande restavano  ancora  senza risposta, allora lei spinta dalla nostalgia ricordava
io in faccia alla tenda bianca di trina seguivo seguivo  ancora  delle fantasie bianche. La voce era taciuta intorno. La
Avanti alla tenda gualcita di trina la fanciulla posava  ancora  sulle ginocchia ambrate, piegate piegate con grazia di
di sogno colle mille punte nel cielo, vidi le Alpi levarsi  ancora  come più grandi cattedrali, e piene delle grandi ombre
bianche Alpi. Si volse, mi accolse, nella notte mi amò. E  ancora  sullo sfondo le Alpi il bianco delicato mistero, nel mio
la luce della sera d'amore. ... Ma quale incubo gravava  ancora  su tutta la mia giovinezza? O i baci i baci vani della
salirono ai miei occhi al ricordo). Riudivo il torrente  ancora  lontano: crosciava bagnando antiche città desolate, lunghe
delle campane nel sabato lontano di resurrezione e il sole  ancora  dolce nella strada, le strisce d'ombra sui marciapiedi e le
alla mestizia e al pianto! E noi riparlerem di quando  ancora  l'Arte era un sogno vago; era la Notte che aspetta
lunga strada il mio destino mi volse a far cammino: e vivo  ancora  mi trovai nel fittizio riposo, ma a te vicino per più forte
consacrata con le parole non contaminò. Pur or mi trovo  ancora  nella nebbia e il camminar m'è vano e la fatica
me da me fatto diverso, se pur vicina ti sento lontana  ancora  come un tempo, e la mia fiamma geme che pur rifulse nella
e la carezza benedicendo i cenci e l'allegrezza... E forse  ancora  qualche vecchio amico, dalla febbre e l'età fatto pudico,
tornano ancora, tanto sono accorti, e tanto ponno! Bussano  ancora  alla finestra mia, e: - Apri, gridano, apri ai vecchi
dell' inno tripolino. Questi oggetti, queste case, erano  ancora  nel circolo vitale, fin ch' esso durò. Pochi sentirono
gli occhi il sangue di quanti ho amato esso tace  ancora  o fanciulla. E quando m'irride la folla e quando m'innalza
non muore la brama insaziata la forza bruta e selvaggia, se  ancora  nel tedio muto insiste e vivo ti tiene; - perché tu senta
radici nell'abisso e ride al sole. - Amico io guardo  ancora  all'orizzonte dove il cielo ed il mare la vita fondon
alle fontane, ai boschi queti, sacri ai poeti. Mi affacci  ancora  ai burroni sognanti elfi, gnomi e giganti; mi insegni il
crine, e per gli effluvii del tuo dolce viso io potrò  ancora  credere e sperare di valer qualche cosa; o mio bambino,
a tutti i tratti del volto. Ricorderò per molto tempo  ancora  la ragazzina e i suoi occhi conscii e tranquilli sotto il
fanciulla sola Come una melodia Blu, su la riva dei colli  ancora  tremare una viola... Illanguidiva la sera celeste sul mare:
sfuggi tu il mio sguardo fanciulla? O tu non lo comprendi  ancora  il fuoco che possente mi divora? ... e tu l'accendi ... Non