Penombre
è tuo destino, pallida, mesta, e collo sguardo chino? Io leggo il cielo attraverso l'amore! Tu sei la lente delle mie pupille: povero fiore, tolto
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Giovinettina bruna come una bruna notte, e malinconica come la luna! Io mi chiamo l'amore, l'amor mi chiamo, e sono il raggio e il gaudio del primo
Penombre
avea detto alla gaia Isabella: - Tu sei gaia,sei giovane,e sei bella, credi all'amore ? - Egli avea detto : - Credi ? - Quando trent'anni avea, e
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patiboli; l'ora che il frate le celle, e l'amore lascia i postriboli. L'ora che, errando per la fredda chiesa, sbadiglia il chierico; e la matrona si
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sterminato in mezzo, s'anco una sola anima mesta e buona divinizza l'amore al vostro olezzo!
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ministro in ginocchioni insulti a Dio con flebili orazioni per te che uccise l'infelice amore! Oh già l'anima tua fatta è splendore, e mentre chiede, in
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steli... Della mia donna nel fervido cuore aleggia sempre una brezza gentile, e quando ricco il poeta è d'amore anche il gennaio somiglia all'aprile.
Penombre
Calava il sole e la notte salìa. Piovevano con quelle parole, e colle stelle, goccie d'amore e di malinconia; calava il sole e la notte salìa. Egli
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all'amore il gioiello della tua dolce vita, deh, mesci il genio del poeta a quello dell'eremita! -
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poi disse a se stesso: - Anima mia bevi l'ambrosia dai polmoni ansanti; centuplica le tue fibre d'amore, ti stempra, anima mia, ti stempra in canti! è
Penombre
, meste, tarlate, mute... dell'eterna salute ove, ove trovi un segno? Bambino, l'ineffabile tuo visino d'amore giace fra questi ruderi, circondato d'orrore
Penombre
di delicatezze, o donna fortunata ed infelice, e a me non dice, a me quell'occhio non dice l'amore, dice il dolore; il dolore dell'angelo esiliato, e
Penombre
sante gioie, o speranze divine! Rifioriran, mia mesta giovinetta, rifioriranno quei tempi d'amore; e tu lo sai, dagli angeli protetta, tu che sei buona
Penombre
far l'amore, meglio che al muso e alla carta velina di un editore: conoscete il Legnone, o miei messeri? là vivi i fiori stanno che qui vi danno - in
Penombre
dan lezioni di teologia; qui dalla bocca di un maestro istesso parlan del cielo amore e poesia. Lasciate la memoria e la speranza, lasciatele qui fuori