Chieco, alloggiato nel suo albergo, era pericolosamente | ammalato | e mi desiderava come il migliore dei suoi amici. La signora |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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ho più scritto una parola nel mio giornale, perché mi sono | ammalato | da quel giorno famoso che fui per affogare e che scappai |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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di sventura, è vero, professore? Anche lui, mi ha detto, è | ammalato | come me, e viene da lei a chiederle la guarigione... - Il |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Doman, Lenuccia mia, gli è dì di festa, e il mio padrone è | ammalato | a palazzo." Nella sua gondola vuoi che usciam bellamente in |
FIABE E LEGGENDE -
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e i suoi amici, quando sono convinto che c'è di mezzo un | ammalato | che assisto? Ma Lei mi fa ridere, per Dio! Del resto, |
Malombra -
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so io! un po' mezzo andato, ma stava bene. Se però non si è | ammalato | ieri." "Cosa t'hanno detto ieri mattina quando sei andato |
Malombra -
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di zuppa in quel regno della fame? Quasi certamente un | ammalato | grave, e, dato il luogo, anche contagioso: nelle ultime |
La stampa terza pagina 1986 -
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e così andai al laboratorio come tutti i giorni. Mi sentivo | ammalato | a morte, eppure proprio quel giorno venni incaricato di un' |
La stampa terza pagina 1986 -
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una conseguenza dello spavento di ieri! Vuol dire che sono | ammalato | grave... Pover' a me! Son rovinato... - E andò a |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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pareva più adatta di via Arenula per il soggiorno di un | ammalato | bisognoso di pace. Però, secondo lei, non era possibile |
IL Santo -
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sofferenza, piangeva e s'ubriacava di quelle lagrime, era | ammalato | e si consolava di quel morbo ora gelido, ora infuocato che |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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chiedergli nientemeno che di accogliere a casa sua un uomo | ammalato | e in pericolo di arresto, le conveniva di giustificare il |
IL Santo -
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del Regno, in via della Polveriera. Sappiamo pure ch'è | ammalato | ma ch'è in grado di viaggiare; anzi Lei può dire al signor |
IL Santo -
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forestiera se potesse dirgli niente di quel giovine | ammalato | di Arcinazzo ch'era stato portato in Chiesa la mattina, |
IL Santo -
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non rifiuterà." "Poiché suo fratello" rispose Benedetto "è | ammalato | di corpo e anche di spirito, non le si offre il bene nella |
IL Santo -
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dalle terrazze: il suo grido metteva allegria. Il povero | ammalato | che, confitto nel letto, guarda volare le mosche, conta i |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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- ella disse, quasi involontariamente. - Sono stato | ammalato | quindici giorni. - Ah! - mormorò Clara, sedendosi. Ma non |
Il maleficio occulto -
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quasi fotografica di questa sua ultima apparizione. Ero | ammalato | nell' infermeria del Lager, nel gennaio 1945. Dalla mia |
Lilit -
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mia nonna, a Trentacelle, nel 1840. Egli era caduto | ammalato | in uno dei primari alberghi dell'antico capoluogo della |
UNA SERENATA AI MORTI -
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rientrare nel regno della fantasia quel re di Ghislanzoni, | ammalato | dalla malinconia, perché Madre Natura lo aveva fornito di |
UNA SERENATA AI MORTI -
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non si è fatto però ancora vedere? - Ti ho detto che è | ammalato | e che si trova sempre alla corte, nell'appartamento |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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in villa del cavalier Gennaro Parascandolo, mi ero così | ammalato | da dovervi restare un mese, senza aver modo di poter |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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viventi. - Ahimé! - gemette il russo. - Io sono assai | ammalato | e dovrò rinunciare all'insuperabile piacere di mostrarmi ai |
I FIGLI DELL'ARIA -
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