Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ammalato

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Chieco, alloggiato nel suo albergo, era pericolosamente  ammalato  e mi desiderava come il migliore dei suoi amici. La signora
ho più scritto una parola nel mio giornale, perché mi sono  ammalato  da quel giorno famoso che fui per affogare e che scappai
di sventura, è vero, professore? Anche lui, mi ha detto, è  ammalato  come me, e viene da lei a chiederle la guarigione... - Il
Doman, Lenuccia mia, gli è dì di festa, e il mio padrone è  ammalato  a palazzo." Nella sua gondola vuoi che usciam bellamente in
e i suoi amici, quando sono convinto che c'è di mezzo un  ammalato  che assisto? Ma Lei mi fa ridere, per Dio! Del resto,
so io! un po' mezzo andato, ma stava bene. Se però non si è  ammalato  ieri." "Cosa t'hanno detto ieri mattina quando sei andato
di zuppa in quel regno della fame? Quasi certamente un  ammalato  grave, e, dato il luogo, anche contagioso: nelle ultime
e così andai al laboratorio come tutti i giorni. Mi sentivo  ammalato  a morte, eppure proprio quel giorno venni incaricato di un'
una conseguenza dello spavento di ieri! Vuol dire che sono  ammalato  grave... Pover' a me! Son rovinato... - E andò a
pareva più adatta di via Arenula per il soggiorno di un  ammalato  bisognoso di pace. Però, secondo lei, non era possibile
sofferenza, piangeva e s'ubriacava di quelle lagrime, era  ammalato  e si consolava di quel morbo ora gelido, ora infuocato che
chiedergli nientemeno che di accogliere a casa sua un uomo  ammalato  e in pericolo di arresto, le conveniva di giustificare il
del Regno, in via della Polveriera. Sappiamo pure ch'è  ammalato  ma ch'è in grado di viaggiare; anzi Lei può dire al signor
forestiera se potesse dirgli niente di quel giovine  ammalato  di Arcinazzo ch'era stato portato in Chiesa la mattina,
non rifiuterà." "Poiché suo fratello" rispose Benedetto "è  ammalato  di corpo e anche di spirito, non le si offre il bene nella
dalle terrazze: il suo grido metteva allegria. Il povero  ammalato  che, confitto nel letto, guarda volare le mosche, conta i
- ella disse, quasi involontariamente. - Sono stato  ammalato  quindici giorni. - Ah! - mormorò Clara, sedendosi. Ma non
quasi fotografica di questa sua ultima apparizione. Ero  ammalato  nell' infermeria del Lager, nel gennaio 1945. Dalla mia
mia nonna, a Trentacelle, nel 1840. Egli era caduto  ammalato  in uno dei primari alberghi dell'antico capoluogo della
rientrare nel regno della fantasia quel re di Ghislanzoni,  ammalato  dalla malinconia, perché Madre Natura lo aveva fornito di
non si è fatto però ancora vedere? - Ti ho detto che è  ammalato  e che si trova sempre alla corte, nell'appartamento
in villa del cavalier Gennaro Parascandolo, mi ero così  ammalato  da dovervi restare un mese, senza aver modo di poter
viventi. - Ahimé! - gemette il russo. - Io sono assai  ammalato  e dovrò rinunciare all'insuperabile piacere di mostrarmi ai