Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: america

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 6 occorrenze

Dopo il trionfo e il rapido declino della pop art, l’America ebbe ancora il merito (o la colpa) di dar vita ad un’altra ondata di operazioni

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in America, questi costituirono subito un’importante integrazione delle forme tradizionali di arte visuale, proprio per la loro immediatezza

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, quelle della costa nord-ovest dell’America del Nord nel XVIII e XIX secolo, in Cina nella metà del II millennio a. C., nella Nuova Zelanda in alcune tribù

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dicendo. Le consuete categorie storico-filosofiche non reggono più anche quando ci troviamo - sempre nell’America Latina davanti a monumenti del XVI

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un’efficacia plastica, o per chiudere con gli esempi estremi che ci vengono dall’America d’oggi come nella mirabolante costruzione di Rauschenberg

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del pari nell’odierna rassegna; intendo riferirmi al cosiddetto «neodadaismo», di cui sono prestigiosi esponenti in America un Rauschenberg e un Jasper

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Corriere della Sera

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AA. VV. 13 occorrenze

Fernanda Pivano (America rossa e nera, Beat Hippie Yippie, L'altra America degli anni Sessanta): «Candidatura puramente nominale, la mia. Un gesto di

, Russia, America, oggi a me domani a te, e gli uomini che si fanno piccoli e inutili di fronte agli imperscrutabili giochi di massacro dei Grandi.

fronte all'ipotesi del comunismo in Italia. Non lo è - mentre a Oslo la NATO tratta in segreto il problema italiano -, anche se l'America è alla vigilia

il 31 maggio, cosa ci risponderà l'America?».

vista soltanto in televisione e anche se mi dicono che in America sarà priva di alcuni elementi, credo che sarà ugualmente interessante studiarne il

Qual è lo strumento? Contro la degenerazione violenta dello stato-massa di oggi che ovunque, in America come in URSS, si regì e su una pretesa e

America il capo di gabinetto del ministro, Brancaccio, il quale promise agli americani: «Non ci saranno più rivelazioni sui vari Cobbler e Pun». Poco

qualche squarcio gustoso. Però è vero: dopo Nashville ogni regista che voglia esprimere le angosce d'America deve sudare sette camicie.

con il dipartimento della giustizia di Washington può saltare. E allora addio viaggio in America.

, signori, dobbiamo fissare una data. Io propongo il 31 maggio». D'Angelosante puntella la proposta con un vecchio ritornello: «La verità è in America

viaggio in America. Angelo Castelli dice: «Mi sembra che sia arrivato il momento di sollecitare una risposta dagli Stati Uniti». Do più di quindici giorni l

l'atteggiamento, tra sospettoso e scandalizzato, delle autorità, rapresentate da un sovrintendente bianco, tipico ritratto dell'America più reazionaria

dappertutto nel nostro mondo dello spettacolo». Scopre che anche la crociata anticomunista a Hollywood, come sempre in America l'evocazione del «pericolo

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