In un altro cortile c'era un pollaio socchiuso, ma la casa dell'uomo era vicinissima: dietro i vetri si scorgeva la sua testa che tratto tratto
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dell'altro sangue! — ammonì Passerì. — Compagni, un'idea! — esclamò Cipí. — Sentiamo! — dissero i passeri stringendosi attorno a lui. — Il mostro ha bisogno
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passi. — Un uccello nel camino! — gridò un bambino. — No! — disse un altro. — Sí! — Prendiamolo! — Eccolo, com'è piccolo! — Manda fuori il gatto
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gridò: — Mamí, laggiú c'è un altro come me. Chi è, Mamí? Chi è? — Giú, — comandò la mamma buttandosi in picchiata, — andiamo a vedere. Con uno scatto
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frullarono via, impauriti dai passi dell'uomo che s'avvicinava sempre piú. — Che fifoni! Io... — raccontava Cipí sbirciando con un occhio l'uomo e con l'altro
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! — Che c'è? — chiese Cipí sporgendosi fuor dalla tegola. Ma dovette ritirarsi in fretta, perché un altro vento, venuto dal mare, furioso gridava: — Uuuuu
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! Ho tanta fame! — Siate forti! Venite con noi in cerca d'altro cibo! — gridarono Cipí, Passeri e Beccodolce, ai passerotti affamati. - Io muoio di
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Trovare altro cibo fu impossibile: la terra era ormai coperta da uno strato altissimo di farfalle bianche sulle quali calavano senza posa milioni di
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tutt'intorno le cose. — Uno è figlio di Cippicippi e l'altro mi pare il figlio di Chiccolaggiú. — Avvertiamoli! — disse Cipí. Ma non fece a tempo ad
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! — esclamò un passero dalla cima dell'albero. — Lo dicevo sempre io che quel tipo era un poco di buono! — Silenzio! — gridò un altro. — Si fa presto
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in guardia, amici! E facciamo qualche cosa! — Anche l'altro figlio m'aveva detto che aveva un appuntamento, — gemeva Cippicippi, — non ci si può
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una furibonda lotta che i tre piccoli seguivano da lontano, timorosi di vedere da un momento all'altro il papà cadere morto. Poco dopo invece si vide il
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gli occhi a quelli del suo accompagnatore: ma non vide, accecato di lacrime violente e abbondanti, altro che il misterioso e pacato intrico dei
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sorvegliante lo riaccompagnò nel suo alloggio, Gentile gli disse: — Devo parlare all'Imperatore. Senza risposta, l'altro prolungò solo di un attimo il
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il mio cuore, Shuade, mostrandogli una bellezza che non sa desiderare. La donna non disse altro, e si accoccolò ai piedi del grande letto, senza fare
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segreto di Amilah, miniato ogni notte. Per l'uno e per l'altro, benché avesse deciso di essere verso la propria arte più severo ed esigente del solito
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viaggiatore che va da un paesaggio ad un altro, senza salti o fastidiose interruzioni. Madurer tacque a lungo, pensando. Poi disse: — A volte, Sakumat
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Sultano altrettanto grande e potente, e gridava: «Gentile Bellini!» E sognò che lui, Gentile, andava davanti al Sultano: ed era l'uno e l'altro insieme
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il mio lavoro. Oppure mi ucciderà, e farà chiamare qualche altro pittore a compiere l'opera, o farne una nuova: ma se mi fai morire adesso, non sarà
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paura: ma lei restò lontana dall'uno e dall'altro, e tenendo discosta l'arma come fosse una piccola serpe, si avvicinò al cavalletto. — Luminoso
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furono cerimonie di congedo, né di altro tipo. Il mattino seguente, il nobile Kama entrò nell'alloggio del pittore seguito da quattro servi, che
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vicina, da bordo videro cos'era quel bianco: due scheletri, uno grande e l'altro minuto, intricati, legati ai tronchi da robuste corde di pelle, che
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troppo solenni premesse a concrete e sensate conclusioni. Si divertivano così i due frati, rinforzando ad onda la risata dell'uno quella dell'altro
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altro che il fosco sciacquar dell'aria davanti: ma il complessivo respiro, adeguato a ritmo comune, univa i corpi piú di un pieno toccamento: e certo
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posare la monaca in chiesa: sarebbe indiscreto, e anche inutile... Quello che serve può esser fatto in altro modo. — Come, frate Filippo? — chiese la
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avevano insegnato e la regola prevedeva. Più che pensare ad altro, seguire strade ed immagini della mente, sperimentava e si perdeva in un distacco
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schizzo decente: come quando si sente raccontare una pittura da un carrettiere: «E lí, sai, c'è uno che fa cosí, e un altro che fa così...» Uno stormo
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indietro, sopra altro sgabello sedeva suor Caterina, assai piccola e provvista di baffi, con occhi neri e vispi, dedicati ad ogni movimento del pittore
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mente come un canto appena imparato: le riascoltava nel pensiero talvolta per il significato, talvolta per il suono, e all'uno o all'altro la riprendeva
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? Ci fu altro silenzio. Madurer si leccava le labbra e respirava profondamente, con gli occhi spalancati. Sakumat teneva le mani appoggiate su un cuscino
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proiettili, donne belle ed eleganti osservavano l'accampamento avversario come una festa di parata. E, a ben osservare, che altro facevano i cavalieri
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altro miglio, e ogni volta, poiché cambiava il vento, le vele erano tese in modo differente, e la chiglia tagliava l'onda con diversa angolatura. Perché
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la traccia di quei voli, in larghi scarabocchi a nessun altro comprensibili. Poi piegava i fogli, e li riponeva nel basso scaffale della prima stanza
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ritrovare le strade nell'organismo del piccolo. Ma il pensiero di Madurer, tra un riposo e l'altro, era rapido e desto. Soltanto, a tratti, lo prendeva una
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intensamente il vascello che, un poco inclinato a sinistra, era ormai lontano nel mare, con le vele gonfie tinte di rosa. — Dopo l'orizzonte, c'è un altro
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chiedeva spesso che portassero il letto vicino ad un punto o ad un altro delle pareti, per vedere meglio la trasformazione. — Padre, sai cosa prova il prato
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vi parrà giustamente altro che lode e privilegio il fatto che sia rivolta a voi. I due fratelli pittori tornarono a guardarsi per un istante, e come
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che Maometto non sembrava guardare lui piú di qualche altro fra i presenti: fissando un punto alto, davanti a sé, rimaneva seduto e immobile, con le
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gentile amico, di parlarti di un altro motivo della tua venuta a Costantinopoli: doppia è infatti la ragione del viaggio che hai compiuto, come doppio si
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