si è fermata e il messaggio che le sue sembianze trasmettono è il messaggio d'un altro tempo, passato, consegnato alla storia. I colori che definiscono
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coscienza di tutti, della vita e della morte: poiché altro è il senso di questi termini in rapporto alla natura, altro in rapporto alla società. Il tema
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animistico. Dio non governa il mondo perché è nel mondo, immanente benché inafferrabile: vive con gli uomini, partecipa delle loro vicende, null’altro
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paesaggio voluto e creato dall'uomo. Lo spazio è fatto dall'architettura; e non è uno spazio finto, ma uno spazio “altro”. Ha altre dimensioni, altre
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“altro”, la condizione di parità, il dialogo. Lo intuisce, per primo, Rubens; ma il terreno dell’incontro è ancora quello delle idee generali, della
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tendersi ancor più; ma non la soddisfa, il fenomeno atteso ( il temporale, o dopo il temporale, il sereno non accade. Ma intanto un altro carattere dell
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scontato che l’imitazione del “peggiore” non può dare altro piacere che quello, appunto, dell’imitazione: lo stesso Aristotele aveva relegato questo
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costume borghese. Col divertimento c’è l’ammonimento: non assomigliate a costoro. Nei proprii confronti la borghesia ha un altro atteggiamento: non
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e dell’altro, anche i tramiti naturali, i dati ambientali comuni; ma luce e atmosfera non sono più imponderabili sostanze cosmiche distinte dalla
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l'occhio le percepisce il pensiero va oltre, passa ad altro, perché il loro interesse è troppo tenue per trattenerlo e impegnarlo. Le cose rimangono lì
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e profondi. Evidentemente, in questo periodo, si rinuncia a un certo modo di razionalità, alla “ragion naturale”; e si cerca di costruire un altro
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ha enormemente allargato l'orizzonte del reale, ad esso non ponendo altro limite che quello del suo necessario fenomenizzarsi attraverso il pensiero e
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d'interruzione: il secolo XVII non è che l'inevitabile fase di trapasso da un razionalismo all’altro e si spiega come in questo secolo si pongano, anche
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, si giudica dai risultati, poiché un risultato buono, o soltanto utile, è il frutto di un processo giusto: il giudizio, dunque, non è altro che la
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difese contro la tentazione dell'eresia. Nell'un caso e nell’altro, comunque, la religione si preoccupa piuttosto di dirigere le scelte e i comportamenti
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) la verità, tanto più si afferma che l’arte non può avere altro fine che la finzione. Ma si può parlare di finzione, e condannarla come negatività
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Il secolo XVII è il primo di quella che si chiamerà poi la civiltà dell’immagine e che non è altro che la civiltà moderna. Il periodo che separa il
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chi non l’ha avuta. Questo compito missionario, che consiste da un lato nella difesa dei fedeli dal persistente pericolo dell’eresia e dall’altro
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La devozione “differenziata”, in realtà, non è altro che politica: infatti, se il fine è la salvezza del genere umano, la politica dello Stato, come
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’è vero che l’oratore si comporta come se l’altro rispondesse e lo interpella, gli pone domande, previene obbiezioni. Ma benché il suo scopo non sia
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accusa e l’altro difende. Al dimostrativo principalmente il presente, poiché tutti lodano o vituperano, secondo le cose che sono ora; nondimeno si
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: ma così anche il passato viene piuttosto immaginato che ricordato perché non è altro che la forma auspicata degli eventi futuri.
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che adorano il raggiante monogramma di Cristo. è un'altra società che abita un altro spazio, al di là della società dei viventi e del suo spazio
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chiesa: lo sviluppo dello spazio è dunque studiato in rapporto a una condizione abituale della visione, ma nel senso che, in un caso e nell'altro, forza o
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