crescesse, il pancione del Re si gonfiava e pareva dovesse scoppiare da un momento all' altro. Il Re la pregava: — Cecina bella, vien fuori, ti faccio
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che il Re non poteva sposare una bambola, quantunque essa parlasse e si movesse; e contromandaron le feste. — Qui c' è un altro incanto! — pensò il Re
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ho altro. — Grazie, figliuolo; si vede il buon cuore. Accetta in ricambio quest' anellino e portalo al dito; sarà la tua fortuna. - Arrivati in quel
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brontolava; ma la sentiva lei sola. Non le diè retta e continuò un altro pochino, fino al punto della sua partenza dal palazzo reale. — Zitta, zitta
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altro vestito più ricco di quello. La sarta ci si messe con impegno; figuriamoci che vestito!... Ma prima che la Regina lo indossasse, va il galletto e
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Maestà dovea scrivere a un altro Re. Prese carta, penna e calamaio, fece la lettera, e la lasciò sul tavolino ad asciugare. Va il galletto e gliela
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avanti, e arrivò in una valle, dove c' era un altro palazzo simile a quello del mago. Picchiò al portone. — Chi sei? Chi cerchi? — Cerco Piedino d'oro
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sperava sempre che, un giorno o l'altro, il cielo l'avrebbe consolata. In quel tempo il Re ebbe il capriccio di comprarsi un magnifico cavallo. Conchiuso
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nessuno. Se durava un altro po', il Re moriva d' inedia. Perciò mandò a consultare un vecchio mago. Il mago (che poi era quel cenciaiuolo che avea rapito
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d'oro in un altro paese. Il Re fu molto contento; e alla bambina mise nome Gigliolina, perchè era bianca come un giglio. Allora la Regina gli disse: — Ora
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maniera, che del suo corpo non si potesse vedere altro che il volto. Alle zampine anteriori gli metteva sempre i guanti. Gli aveva posto nome Beppe
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era diventato un altro. Domandò umilmente perdono del male che gli aveva fatto, e conchiuse: — Giacchè questo è il volere di Dio, sposatevi e siate
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altro patto. Vorrei entrare nella Grotta delle sette porte, e non so il motto. Se me lo sveli, la Reginotta sarà tua. — Parola di Re? — Parola di Re
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le avete viste; ma per riaverle bisogna conoscere un altro motto, e lo sanno due soli: il mercante e quel contadino che mi ha preso. — Il Re lo mandò
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: se no, la Reginotta non si chetava. Posero Ranocchino in un piatto della bilancia e un pezzettino d' oro nell' altro, ma la bilancia non lo levava
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! Mi spezzo! Dammi da bere! - Il Re si morse la, vena dell' altro braccio e ne fece schizzar il sangue. Intanto scivolava giù: Ma la corda da capo: — Ahi
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Reginotta si strappò un'orecchia e gliela buttò. Nuota, nuota, ecco un altro pesce più grosso del primo, con tanto di bocca spalancata e una foresta di
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. — E sbucarono in una pianura. Il gomitolo del refe terminò. La vecchiarella attaccò quell' altro capo ad una pianticina, e disse: — Chi semina
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s' accòrse che l' altro capo del refe era attaccato alla pianticina di fuori, cominciò a mordersi rabbiosamente le mani. E vista la vecchiarella
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' alba, la gallina si mise a schiamazzare. Invece d'un uovo, ne avea fatti due, uno bianco e l' altro nero. La vecchia andò fuori per venderli. Quello
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raccomandazione della zingara, e tirò diritto. Un altro giorno, ecco dietro a lui un urlo di creatura umana: — Ahi! m' ammazzano! ahi! — Il Re si fermò
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non venne giù. Bisognava trovare un altro mezzo: ma non era come dirlo. Quale? La grotta non aveva che quell'unica uscita. E passò un altro giorno. La
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scacciai da quel ramo, ma andò a posarsi sopra un altro. Canta, canta, canta, non mi reggevo dal sonno. Lo scacciai anche di lì, e appena cessava di cantare
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arruffati, i piedi scalzi e intrisi di mota, in dosso due cenci che gli cascavano a pezzi; ma le sue risate risonavano da un capo all' altro della via
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chicco, senza che ne mancasse uno solo. — Grazie, buona figliuola; non posso darti altro che questo. — E le dette un coltellino da due soldi, di
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per ora ce l' abbiamo. - Stava per passare un altr' anno. La minore restava sempre in casa, e il padre non faceva altro che brontolare giorno e notte
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? — Fiabe nuove non ce n' è più; se n' è perduto il seme. — E due! Girò attorno un altro pezzo, osservando qua e là; e come vide una tenda, che gli parve la
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lì, da un anno all'altro zappando, seminando sarchiando, insomma facendo tutti i lavori campestri. Nelle ore di riposo cavava di tasca uno zufolo e
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