ciascuno, dei quali il primo comprende l’intervallo 1827-1845, l’altro l’intervallo 1846-1864. Il che parve ancora particolarmente plausibile per ciò, che
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giorno stesso del novilunio, come 2° il giorno seguente... ecc., fino all’altro novilunio. Furono così distribuiti tutti i giorni d’osservazione in 30
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31. Per dimostrare ancora in un altro modo il grado di certezza con cui si può ammettere l’azione periodica delle fasi lunari sul bel tempo, ho
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anno all’altro, cioè la maggiore o minor facilità che lo stato del cielo di quel periodo ha per discostarsi dal suo valore normale o medio: e questo
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anno all’altro. Maggio, giugno, luglio ed agosto sono invece quelli che più si assomigliano in tutti gli anni. Le variazioni assolute del luglio non sono
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qui tenuto, quanto l’altro, il quale è fondato sulla legge della produzione degli errori per opera di cause accidentali intieramente fra di loro
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45. Lo studio della variabilità relativa non è altro che quello dei cambiamenti di tempo, e dipende dalla estimazione numerica della frequenza e
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passando da un estremo all’altro. Si esamina qui non la condizione assoluta del tempo in riguardo al suo stato normale, ma bensì il suo modo di comportarsi
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La variabilità relativa e la variabilità assoluta sono due distinti fenomeni, e l’uno non è legato necessariamente con l’altro. Vi sono infatti
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molti giorni, che si sogliono appellare sereni, alcuno sarà più puro, alcuno meno: ed uno avrà avuto cirri nelle alte regioni, un altro invece lieve
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, tal sequenza formerà una permanenza: una variazione quando uno dei giorni ha carattere diverso dall’altro. Le variazioni diremo positive, quando il
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Per render poi sensibili all’occhio anche il segno e la grandezza delle variazioni da un giorno all’altro si riuniranno con tratti verticali le
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intervallo. Qui l’ampiezza delle variazioni è limitatissima, ed i passaggi da un estremo all’altro rapidi e frequenti. Invece dunque dell’intensità delle
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67. Escursioni del tempo da un estremo all’altro. Noi abbiamo considerato finora la variabilità del tempo tenendo conto delle variazioni semplici e
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66. Interpretazione fisica. Poiché le variazioni doppie sono indizio di un passaggio subitaneo del tempo da un estremo all’altro, e le variazioni
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68. Relazione fra le escursioni mediate e le escursioni immediate. Io chiamo escursioni immediate quelle che si fanno da un estremo all’altro per
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’iscrizione della tavola stessa, il numero dei cambiamenti di tempo da un estremo all’altro. Allorquando le osservazioni presentarono lacune minori di tre
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nessuna colonna si può dire che esista una legge manifesta di progressione. I salti dei numeri da un giorno all’altro della lunazione sono tali, che
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a certe regole. Si vede spesso il medesimo stato del cielo perdurare intiere settimane; il passaggio da un estremo all’altro succedere più spesso
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qualsivoglia altro giorno.
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applicarsi indifferentemente a qualunque altro.
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nebbiosi non d’altro è funzione, che della declinazione del sole. Con che non si vuol dire, che la declinazione del sole sia la causa unica regolatrice
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103. Lo studio delle pioggie non si è potuto fare qui in altro modo che colla semplice enumerazione dei giorni, in cui è caduta una qualunque
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mentre nella valle del Po abbiamo due massimi di pioggia, uno in primavera, l’altro in autunno, in Alemagna e nella Francia settentrionale non si ha che
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scommettere 1 contro 1, che la differenza fra il numero degli avvenimenti in un senso e il numero degli avvenimenti nell’altro senso sorpasserà (o non
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118. Si vede indicato in questa tavola un maximum di frequenza al principio di giugno e un altro al principio di agosto. Ma il numero delle
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123. La distribuzione delle grandini secondo i mesi non offre altro di rimarchevole, che un minimum abbastanza pronunziato nel mese di giugno: mentre
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Ciò risulta anche paragonando per ciascuno dei 38 anni osservati la frequenza dell’uno e dell’altro fenomeno. Veggasi perciò la colonna XIV nelle
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La distribuzione delle grandini secondo i mesi non offre altro di rimarchevole che un minimum abbastanza pronunziato nel mese di giugno; mentre due
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); la posizione di un altro punto della città può
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Milano e Vigevano hanno dunque un solo maximum estivo e un solo minimum invernale. Tremezzo ha due massimi, uno estivo, l'altro invernale, e due
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medio, il quale dipende, fra altre cose, dall'altezza del luogo ove il barometro stesso è collocato. Tal limite varia leggermente da un anno all'altro
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degli altri, e verso le 3 ½ ant. un terzo maximum, l'uno e l'altro intercalati fra il massimo di mezzanotte e il minimo della mattina. Questi sono
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dell'insufficiente numero delle osservazioni, dal quale non sono ancora eliminate le influenze accidentali. Ma da un mese all'altro si notano alcune diversità, le
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e 6 ore la prevalenza del massimo di SSO o SO sopra l'altro massimo di NE o ENE è molto pronunziata, il minimum di NO è molto spiccato altresì
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, il suo minimo cade ad ore molto variabili intorno alle 6 del mattino; l'uno e l'altro pare coincidano abbastanza bene coll'epoca della massima e
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mezzodì, l'altro verso le 10 pomeridiane: essi sono tramezzati da due massimi, dei quali
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diversa da un anno all'altro e passa alternativamente dal valore massimo (10 a 12 minuti) al valore minimo (5 a 7 minuti) per periodi regolari di 11
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uno è il consueto dello 5 pom., l'altro ha luogo il mattino verso lo 8 antimeridiane.
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escludendolo, la media si riduce a 1098mm, che è inferiore a parecchie altre del periodo. Tutte queste diversità da un anno all'altro si
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osservazioni. In un altro luogo della città o fuori di essa, e ad una elevazione diversa dal livello del suolo si sarebbero ottenuti risultamenti alquanto
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