attraverso il rispetto - degli altri e di sé stessi la discrezione, l'eleganza dei sentimenti, l'umorismo e un assennato equilibrio. La persona garbata
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gli uni agli altri: si rischia di non riuscire a «rompere il ghiaccio». È sbagliato anche raggruppare solo persone totalmente «affini» o che svolgono
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L'ospite garbato risponde quanto prima a un invito, e senza chiedere: «Chi altri c'è?», come se la presenza dei padroni di casa non gli bastasse. Se
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, oppure un piatto diverso dagli altri; certo, siamo anche noi della partita, ma... ne valeva la pena?
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con gli altri piatti del menu e con i vini preparati; scelte che vanno rispettate, senza interferenze. Questo vale anche per un dessert: a parte il
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l'ospitato era nobile, si aspettava anche cibo, soddisfazione sessuale e regali alla ripartenza. Altri tempi. Oggi solo i giovanissimi trovano divertente
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altri di fare onore al bar e al buffet. Potrà andarsene quando vuole, e «all'inglese», cioè senza salutare gli altri invitati; ma congedandosi dai
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questa sedia mi porta male», non sia troppo concentrato, accetti con un sorriso che altri al tavolo si concedano ogni tanto due chiacchiere, o
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Soprattutto in città, il bene di tutti è quello di ciascuno, e mancare di rispetto agli altri vuol dire non rispettare noi stessi.
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siamo animali sociali, e possiamo essere felici solo «grazie agli altri», non «nonostante gli altri». Buone maniere e buon senso si fondono quindi per
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«urbano» chi sta bene insieme agli altri e trova sempre un punto di equilibrio tra la realizzazione dei propri desideri e un atteggiamento riguardoso
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coppia, I'uomo precede la donna; in gruppo, un uomo precede tutte le signore, seguite dagli altri uomini. La regola risale a tempi in cui locande e
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, così da lasciare posto «in prima fila» agli altri che aspettano di essere serviti. Non monopolizziamo per mezz'ora ciò che il locale mette a disposizione
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alcune piccole norme di saper vivere, volte soprattutto al rispetto degli altri.
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trattamento e l'altro. Il rispetto per gli altri si dimostra anche con l'abbigliamento appropriato: se alla prima colazione possiamo presentarci in accappatoio
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infastidisca gli altri commensali passando loro tra le gambe o chiedendo qualche bocconcino. Non attacchiamo bottone con chi sta lavorando, e chiediamo
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un cenno del capo e un sorriso i membri del personale e gli altri ospiti, rispettiamo gli orari dei pasti, del servizio e dei rientri notturni, non
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collezione, o un gioiello importante. Gli altri intervenuti potranno scegliere oggetti utili o capi d'abbigliamento.
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, e di cui teme le critiche. Per tutti gli altri amici, colleghi, conoscenti, è molto meglio il «dolce» pensiero di un sacchetto di tulle contenente
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Gli anniversari di nozze devono essere I'occasione per un esame di coscienza da parte dei coniugi: se in tutti gli altri giorni dell'anno imponete ad
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imparare, onde evitare errori che possono offendere gli altri sminuendone il ruolo e l'importanza. Si presenta, indipendentemente dal sesso, la persona
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tintinnio per otto ore consecutive può renderci insopportabili agli altri. Sempre nell'ottica di evitare «l'inquinamento acustico», le signore che
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farlo con portinai, fattorini, addetti alle pulizie. Chi raggiunge per primo una porta - anche dell'ascensore - deve tenerla aperta per gli altri che
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complicità con alcuni colleghi a scapito di altri: asteniamoci dal partecipare a liti e discussioni che non ci riguardano direttamente, e a chi cerca di
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rivolto, a non buttare sugli altri la colpa dei nostri insuccessi, a condividere il merito dei successi, a criticare in modo costruttivo, s enza prese in
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rapporto cordiale, per il gusto di farsi vedere al corrente dei fatti altrui? La massima «Non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te» è
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vivere. Agli occhi degli organizzatori e degli altri ospiti dovremo apparire rilassati e sereni, e l'unico modo per esserlo davvero è non avere dubbi
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ad allora, sarà Emerenziano e basta. Ma neanche cinquant'anni di anzianità aziendale ci danno il permesso di apostrofare gli altri con «Caro/a, bello/a
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L'abito, il tono di voce, il saluto, i modi, la gestualità, sono gli elementi su cui gli altri si basano per farsi una prima idea di noi. La prima
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Non diamo del tu in modo indiscriminato, generalizzato, banale. Come purtroppo oggi fanno tutti. I giovani, perché lo sono, gli altri per non
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, correggiamo il nostro interlocutore con una breve frase, senza dilungarci. Nei confronti di altri, non crediamo che attribuire largamente il
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, oggigiorno è concesso solo alle spose, il giorno delle nozze. Tutti gli altri appuntamenti - d'amore, d'affari e d'amicizia - richiedono puntualità. Agli
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sufficienza per gli altri commensali... Dovrebbero avere più attenzione per chi guarda, e un po' meno invece per i propri vestiti, quelli che perseverano
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naturalmente non soffi il fumo in faccia agli altri, si serva dei portacenere (niente di più disgustoso di chi usa a questo scopo piatti e tazze!) badando
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ciò che stanno facendo gli altri, bambini compresi, anche se quel che facciamo noi ci sembra più importante; non interrompiamoli se non è proprio
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su cui questo libro non dà consigli. Ma ci sono altri dettagli da tenere a mente, ben più importanti per la buona riuscita dell'occasione. L'invito va
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nostre piccole intimità e «miserie» vanno difese, anche perché agli altri danno fastidio.
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. Perciò evitiamo di stringere alleanze con alcuni membri della tribù a scapito di altri, asteniamoci dal partecipare a discussioni che non ci
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In ascensore vale la regola di lasciare uscire gli altri prima di entrare. Poi, nei limiti del possibile, si cederà il passo alle signore e agli
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fermarci improvvisamente in mezzo al marciapiede... insomma, di non disturbare gli altri; -in treno, nelle sale d'aspetto e in tutte le situazioni in
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, colleghi di lavoro e altri odiati: è bullismo.
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alla bocca un boccone per volta. Si usano le dita per spremere il succo dal quarto di limone che spesso accompagna il pesce e altri cibi fritti. Invece
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gli occhi divertiti degli altri presenti («No, non lì, là», «No, se ti metti lì sei vicino a tua moglie»). Il menu sarà stato opportunamente deciso
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») senza dare per scontato che gli altri ci giudichino male e non ci capiscano; e poi non ostentiamo di considerare fastidiose stranezze i gusti e disgusti
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e quella degli altri; l'obiettivo è far risultare tutto naturale e divertente. La cosa da evitare assolutamente è che il momento del pasto diventi
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condividere con gli altri: preparare gli ingredienti, manipolare la materia, attendere la cottura, assaggiare. Fino al momento più bello e più atteso, quello
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perché dice di non conoscere nessuno, ma volendo fare conversazione entra continuamente in cucina a chiedervi consigli e ragguagli sugli altri ospiti
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tutti gli altri casi l'uomo di classe lascia sempre il passo alla donna. E questo vale per negozi, uffici e case private. Ora che lo sapete avete già
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a dodici anni) mangiano prima o dopo. Per il bene loro e degli altri ospiti.
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risponde ad altri criteri e di cui ci occuperemo più avanti. Concentriamoci sulle tavole con otto commensali, il numero ideale per seguire un discorso
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