quando il suo grasso sarà rappreso formando un grosso velo al disopra, levatelo tutto per rendere il sugo meno grave allo stomaco. Questo sugo
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Sono così chiamati per la loro forma a cappello. Ecco il modo più semplice di farli onde riescano meno gravi allo stomaco.
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Questo è un piatto de’ più ordinari, ma non è disgradevole a quelli cui la farina di granturco piace, e non produce acidi allo stomaco. I bambini poi
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certi casi, allo zibibbo perchè conserva un acidetto che le dà grazia.
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Cuoceteli arrosto allo spiedo conditi con sale e olio. Dopo cotti, se sono uccelli piccoli o tordi, lasciateli interi; se sono grossi tagliateli in
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grattato e levateli subito senza più farli bollire. Questo è un eccellente contorno agli stracotti, alle braciuoline, allo stufatino di rigaglie ed a simili
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friggetele prima nell’olio e salatele: se di anguilla tagliatela a pezzi lunghi mezzo dito all’incirca e senza spellarli, cuoceteli in gratella o allo
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Gli arrosti allo spiedo, eccezion fatta degli uccelli e de’ piccioni, ne’ quali sta bene la salvia intera, non si usa più nè di lardellarli, nè di
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’infilarli allo spiedo.
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Il rosbiffe si può anche mandare al forno, ma non viene buono come allo spiedo. In questo caso conditelo con sale, olio e un pezzo di burro
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Sentirete un arrosto che se non ha il profumo e il sapore di quello fatto allo spiedo avrà in compenso il tenero e la delicatezza. Se non avete il
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nero, girate largo; ma se qualche volta rimaneste ingannati, cucinateli come il piccione in umido N. 172, per la ragione che se li mettete allo spiedo
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Le parti della lepre adatte per fare allo spiedo sono i quarti di dietro; ma le membra di questa selvaggina sono coperte di pellicole che bisogna
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Se avete un piccione da mettere allo spiedo e volete farlo bastare a più d’una persona, riempitelo con una braciuola di vitella o di vitella di latte
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Il modo migliore di cucinare le galline di Faraone è arrosto allo spiedo. Ponete loro nell’interno, una pallottola di burro impastata nel sale ed
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l’ho provata e ho dovuto convenire che si ottiene tanto da essa che dal cosciotto un arrosto allo spiedo tenero e delicato. Trattandosi del cosciotto
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Tutti sanno fare i fegatelli di maiale conditi con olio, pepe e sale, involtati nella rete e cotti in gratella, allo spiedo o in una teglia; ma molti
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Cuocete il semolino nel latte e prima di ritirarlo dal fuoco aggiungete il burro e le mandorle, le quali, per essere mescolate allo zucchero, si
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Allo zibibbo levate i semi. I frutti canditi tagliateli a filetti corti e sottili. Il grasso d’arnione, se non potete averlo di castrato, prendetelo
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La carta serve per impedire che le uve si attacchino allo stampo.
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Per isformarlo basta passare attorno allo stampo un cencio bagnato nell’acqua bollente.
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La bollitura è necessaria onde la colla di pesce si incorpori col resto; altrimenti c’è il caso di vederla precipitare in fondo allo stampo.
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nel rosolio o spalmati di conserva di frutta. Lasciatela nel ghiaccio più di un’ora e, se non vuole sformarsi naturalmente, passate intorno allo stampo
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Non dimenticate mai il velo di zucchero fuso in fondo allo stampo.
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La colla di pesce non è nociva; ma ha l’inconveniente di riuscire alquanto pesante allo stomaco.
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il farne uso dopo compiuta la digestione perchè, essendo alquanto pesanti allo stomaco pel molto zucchero che contengono, facilmente la disturbano.
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, specialmente nella stagione estiva. Il gelato oltre ad appagare il gusto, avendo la proprietà di richiamare il calore allo stomaco, aiuta la digestione. Ora
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allo spiedo con patate e insalata, N. 320. Dolci. Pasta Margherita, N. 348. Bianco mangiare, N. 415. Frutta e formaggio. Pere, mele, mandarini e frutte
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Arrosto. Rosbiffe allo spiedo con patate e insalata, N. 320. Dolci. Torta mantovana, N. 349. Gelato di crema, N. 469.
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Umido. Anatra domestica con pappardelle all’aretina, N. 61. Arrosto. Rosbiffe allo spiedo con patate e insalata, N. 320. Dolci. Crostata di conserve
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, così ho creduto necessario di rivolgere al ministro la presente interpellanza, allo scopo di richiamare l'attenzione di lui, sopra un argomento
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Ciò posto, non mi rifiuto di studiare la questione allo scopo di vedere se vi sia modo di esaudire senza danno codesti nuovi reclami; ma finchè sarà
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pescatori, ma per impedire che l'abuso della pesca, nel tempo della riproduzione, scemi od esaurisca la sorgente di un'industria, che dà pane e lavoro allo
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, riconosca la cittadinanza a tutti gli italiani che appartengono allo Provincie che non fanno ancora parte dello Stato.»
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usare rigorosamente dei diritti, riservati allo Stato, in modo da eliminare i giusti motivi di lamento rispetto agli orari.»
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«II sottoscritto chiede d'interrogare l'onorevole presidente del Consiglio e ministro degli affari esteri, se ritiene rispondenti allo stato attuale
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riconoscere la cittadinanza italiana agli italiani delle provincie non ancora apparte[ne]nti allo Stato.»
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" interruppe lo Zen: "la mia vita è nelle sue mani". "Sì, canterò" rispose la fanciulla, calma e sicura, senza nemmeno badare allo Zen, che gongolava e le
parte del basso, tutta a note di accordi e pedali, riesciva adattissi- ma allo stesso Zen con le sue canne da organo ambulante. Quanto al soprano, per
venti me ne dia". "No" e l'antiquario si rivolse allo Zen, che s'impazientiva. La mi- sera donna uscì; ma, dopo qualche minuto, ricomparve, e, posando
i camosci sulle balze e le starne nei boschi. La prima volta che salii solo alla cittaduzza alpestre, e avevo allo- ra, che ero giovane, un'aria
venuta ad- dosso! Non potevo uscire di camera: andavo dal letto al lettuccio. Se per caso giravo gli occhi allo specchio, vedendo un coso allampanato, con
quasi sempre. Il padrone s'illude. Meglio per lui". Le lagrime rigavano il volto della Maria, mentre parlava som- messa, e faceva segno allo Zen quasi ad
della tempesta. Anche senza andare fino allo spavento dei cavallo- ni, il nuotatore lo sa. Conosce le ondette piccole, che, come il pas- so rapido e
capiscono un'acca allo stesso. Dunque el dice: " Musocco, ecc. Strada libera, spedite vino... " Io credo che i due vedovi sarebbero rimasti stupefatti
, colla testa appoggiata allo schienale e colle braccia sul petto in un atteggiamento di capitano vincitore che detta i patti della resa. Non minori né
( allo sportello ): C'è un'altra corsa? mia moglie non ha i biglietti. CAPO: Ma come la xè stada? LUIGI: Fermate, maledetti... (s'incontrano e si urtano
della forza. Intanto la folla non diminuiva, cresceva. Mentre innanzi allo sportelletto dello scialbo don Checchino lo scrivano, un gruppo di studenti
, infilando i guanti, mentre suo marito, fermo innanzi allo specchio, si arrotondava ancora le punte dei mustacchi, macchinalmente, sorridendo alla
turbarsi. Tutti si guardarono, gelidi. Ognuno di loro doveva dei denari allo strozzino: finanche don Crescenzo. I soli due esenti erano Gaetano il