dei rosicanti, e di varî altri mammiferi allo stato selvatico.
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colorazione tipica dei rosicanti, e di varî altri mammiferi allo stato selvatico. , o miocromogeno, che, in presenza di (7, condiziona la disposizione del
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vitali, perché il fattore Ay, allo stato omozigota, non è compatibile con la vita [cfr. §2 del capitolo seguente]).
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Quest’ultimo non è compatibile con la vita, allo stato omozigota, perché produce una forte anemia, che uccide i piccoli prima o poco dopo il parto.
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Per le amebe le cose stanno presso a poco, di solito, allo stesso modo. Le amebe sono esseri molto più grossi e più
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Vi sono dei fattori che, allo stato omozigote, sono incompatibili con la vita. Si conoscono, ad esempio, razze di gerani (Pelargonium zonale) e di
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Si è constatato che vi sono fattori letali dominanti (es. caso dei topi) e recessivi (es. Pelargonium), e, come si è visto, allo stato eterozigote
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soli 8 cromosomi allo stato diploide, facilmente individuabili per le notevoli differenze di forma e dimensione (Fig. 47).
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Dunque nella femmina della Drosofila, quando si opera con geni appartenenti allo stesso gruppo, alla oogenesi non si ha la conservazione assoluta
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naturalisti, indicate con nomi diversi. Si deve ammettere dunque che i caratteri di una forma siano contenuti, allo stato latente, nell’altra, e attendano
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Varie specie affini alla drosofila, appartenenti anzi allo stesso
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Uno dei cardini della teoria cromosomica è costituito dall’ipotesi che l’assetto cromosomico, allo stato diploide, sia formato da coppie di cromosomi
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superiori al previsto: l’esiguità dei filamenti cromosomici allo stadio in cui dovrebbe avvenire lo scambio (sono quasi ai limiti della visibilità
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Altro punto controverso è quando avvenga lo scambio, se allo stadio di gemini, o allo stadio quadrivalente. È certo che in alcune specie lo scambio
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Una brillante dimostrazione, non già del modo come avviene lo scambio, ma del fatto che allo scambio genetico realmente corrisponde uno scambio di
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teoriche. È dunque dimostrato da questa ricerca (e da altre analoghe compiute dallo Stern) che allo scambio dei geni corrisponde realmente uno scambio di
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; Echinus X Arbacia, in cui la cromatina paterna viene eliminata allo stadio di blastula.
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naturale allo sviluppo
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Poiché fra i fattori ve ne sono certamente che, allo stato omozigote, determinano indebolimento, o sviluppo meno rigoglioso, si comprende come l
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. In Celerio galli X G. euphorbiae (Bytinsky-Salz, 1930) maschi e femmine sono fertili; nel reciproco le femmine muoiono quasi tutte allo stadio
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particolarmente adatte allo studio del problema che ci occupa: cioè presenza di nucleo di specie A in plasma di specie B. Le ricerche della scuola del
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sede i rispettivi geni. si riferiscono alla forma, allo sviluppo, alla nervatura delle ali (Fig. 82, 83): si sono trovate, ad esempio, ali miniature (I
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Innanzi tutto si è riconosciuto che le mutazioni si producono sempre allo stato eterozigote, cioè in uno solo dei due geni allelomorfi, e ciò
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Una questione di grande importanza teorica è se la mutabilità delle specie allevate o coltivate sia maggiore di quella delle specie allo stato
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le specie finora osservate, sia allo stato naturale, che in domesticazione.
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Questa deve dunque essere determinata da qualche altra causa. Ora anche la temperatura può fornire l’energia necessaria allo spostamento degli
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Riassumendo: esistono delle variazioni spontanee, che si producono con una certa frequenza negli animali e nelle piante, in natura come allo stato
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temperatura molto bassa (cfr. pag. 142). In tali casi il polline non ha altra azione che quella di eccitare l’oosfera allo sviluppo, senza che il
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ricerca citologica, di avere 28 cromosomi (la lamarckiana ne ha 14) allo stato diploide e 14 allo stato aploide. In Datura stramonium furono trovati da
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Fig. 91. - Porzioni di foglie del muschio Funaria, fotografate allo stesso ingrandimento, per mostrare le diverse dimensioni delle cellule: a
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essere analogo a quello della mancata separazione degli X: probabilmente i due IV, in qualche divisione meiotica, passano allo stesso polo della
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scala d’intensità: gameti, che in senso assoluto appartengono allo stesso sesso, ma hanno intensità diversa, possono reagire fra loro come gameti di
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ago riscaldato uno dei due primi blastomeri dell’uovo di rana, osservò che da un blastomero isolato, allo stadio di due (1/2 blastomero, come si suol
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zuccherine ipertoniche; a destra, due embrioni gemelli allo stadio di neurula; in basso, una larva ottenuta da un blastomero isolato e una da un uovo
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Fig. 119. - A, uovo di riccio di mare allo stadio di 8 blastomeri; B, separazione di 4 blastomeri secondo un piano parallelo all’asse polare: i due
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all’esperimento e attuare quelle unioni che convengono allo scopo dello studio.
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, taraxantina e violaxantina, separabili all’analisi cromatografica e diagnosticabili allo spettroscopio).
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divengono simili a piccole ali. La sua manifestazione, allo stato omozigote naturalmente, è però molto variabile, perché può produrre la totale
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a cui quei caratteri, quelle proprietà allo stato potenziale, siano legati. La domanda si può dunque precisare: quale parte delle cellule germinali
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. Occorre che tali indagini siano associate allo studio diretto delle cellule germinali e della loro formazione; il quale — come si è detto — costituisce una
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vano attendere l’unica testimonianza possibile — quella di chi abbia assistito allo svolgersi del processo dell’evoluzione — è pur necessario
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Dobzhansky. Quest’autore ha egli stesso contribuito in modo molto efficace allo sviluppo di questo ramo della genetica, e alla sua trattazione ci atterremo
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È di per sé evidente che mutazioni dominanti, in quanto si manifestano nel fenotipo anche allo stato eterozigote (ricordiamo che le mutazioni
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quindi non solo morfologica, ma fisiologica) anche allo stato eterozigote, possono subito andar soggette al vaglio della selezione, ed essere quindi
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. La trasfusione è sempre possibile fra individui appartenenti allo stesso gruppo; ma è chiaro anche che il sangue degli individui del gruppo 0, non
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introduzione allo studio di una dottrina scientifica, che, in quanto tale, ha fine a sé stessa, ma anche come introduzione a discipline applicate, che sono
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Doncaster, L. - Introduzione allo studio della citologia (trad, di L. Cognetti de Martiis). Torino, Casanova, 1925.
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Ghigi, A. - Contributo allo studio dell’ibridismo negli Uccelli. R.A.L., XVI, 1907.
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invece ad ampliarla. L’ambiente agisce quindi come una condizione allo sviluppo dei caratteri ereditarî, come un modificatore il quale però ha un
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È questa, allo stato attuale delle conoscenze, l’unica giustificazione scientifica della condanna del matrimonio consanguineo. La consanguineità
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