Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: allievo

Numero di risultati: 52 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 3 occorrenze

allora era allievo del Pontormo). Riconosciamo però Giuseppe, grazie ai colori delle sue vesti e al copricapo, nella figura che siede su un carro, ai

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Pagina 235

Ecco quanto il maestro disse all’allievo in quell’occasione, o quanto meno, ecco come Delécluze ricostruisce questo episodio della sua giovinezza

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Pagina 240

fedelmente l’esempio e assimilarne la «maniera», in modo da potere poi elaborarne in seguito una propria? Oppure è preferibile che l’allievo guardi ad una

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Pagina 31

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

254960
Saltini, Guglielmo Enrico 11 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
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’ingegneria e matematiche, venne in Firenze a cercarvi maggior perfezione, e fu allievo del celebrato P. Inghirami D. S. P. Nel 1829 era già ascritto ai

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(n. 1765, m. 23 novembre 1837) suo allievo e poi successore nell’insegnamento. E che riuscisse assai valente scultore, lo dicano gli elogi di alcune

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FRANCESCO CALENZUOLI fiorentino anch’esso (n. 4769, m. 46 marzo 4847), fu allievo del Susini, che lo prese seco di quindici anni, quando avuto l

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) allievo del Meucci. Riuscendo a comporre con lode bassorilievi a chiaroscuro, ornò a fresco una gran sala della R. Galleria degli Uffizi, e altri ne fece

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Pagina 43

caffè fuori la porta alla Croce in Firenze. — Tommaso Gazzarrini di Livorno (n. 15 febbraio 1790, m. 7 febbraio 1853), sebbene allievo del Benvenuti

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venuti in fama, ed ahi! troppo presto rapiti all’arte. FRANCESCO (n. in Firenze 22 febbraio 1803, m. nell’agosto 1830) fu allievo del padre; e fino dalla

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intorno alla parte tecnica dell’arte. — Giorgio Berti di Firenze (n. 1794.) ebbe da natura molti di quei doni che al pittore convengono. Benché allievo

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Pagina 57

maestro d’intaglio in rame nella nostra Accademia. — FERDINANDO GREGORI pure di Firenze (n. 1740, m. sul finire del secolo) figliuolo e allievo di Carlo

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Pagina 65

Giovita Garavaglia di Pavia (n. 18 marzo 1790, m. in Firenze il 27 aprile 1835), fu allievo prima dell'Anderloni, al quale prestò aiuto nella

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Ma l’allievo del Morghen che più sali in fama tra noi, e che oggi è capo di una bella e fiorente scuola d’incisori, è Antonio Perfetti di Firenze (n

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ispirazione che guidava i pennelli del frate. — GIOVANNI FUSELLA di Genova, stato prima allievo del Granara nell’Accademia Ligustica, e poi passato a Firenze

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Le tre vie della pittura

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Caroli, Flavio 2 occorrenze

Ancora un esempio di sceneggiata napoletana come ancora oggi la intendiamo, è La mascherata, di Giuseppe Bonito (fig. 101), un allievo di Traversi

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Chi ha il compito di avvicinare alla terra l’idea della luce di Giorgione è il suo allievo e discendente Tiziano. Osserviamo un affresco che si trova

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Leggere un'opera d'arte

256685
Chelli, Maurizio 5 occorrenze
  • 2010
  • Edup I Delfini
  • Roma
  • critica d'arte
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Claude Lorrain, nel dipinto Marina con Aci e Galatea, conservato nella Gemaldegalerie di Dresda, usa il primo modo, mentre Sisto Badalocchio (allievo

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Ladone, disteso e con il braccio poggiato su un'anfora dalla quale sgorga l’acqua. Jordaens, allievo di Rubens, nella composizione Pan e Siringa dei

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Antonie van Dyck, allievo di Rubens, fissa i canoni della ritrattistica dell’epoca. Egli scopre che il personaggio è anche persona e che il prestigio

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Pagina 175

(allievo di Giotto) che nella Chiesa di Santa Croce, a Firenze, dipinse una finta nicchia con patera, pisside e ampolle.

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ghirlanda, che hanno una valenza simbolica. Daniel Seghers, allievo di Jan Bmeghel il vecchio, fu uno degli artisti che con successo si dedicarono a

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Pagina 205

L'arte di guardare l'arte

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Daverio, Philippe 2 occorrenze

morto il Buonarroti, l’allievo Daniele da Volterra (1509-1566), allora esperto d’avanguardia delle contorsioni pittoriche e poi chiamato il

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dargli. Si sa che fu allievo di Thomas Hart Benton, e si attribuisce solitamente a questo periodo della sua vita solo lo scontato percorso di un

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Manuale Seicento-Settecento

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Argan, Giulio 10 occorrenze

È allievo del Rainaldi CARLO FONTANA (1634-1714), autore di scritti importanti sulla basilica di San Pietro e sul corso del Tevere. Sono i due motivi

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Pagina 178

, attivo a Roma dal 1624. Allievo di Ludovico Carracci, l'Algardi, nei primi anni della sua attività romana, approfondisce la lettura dei testi

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modo pittorico poussiniano, sviluppandolo in malinconica, densissima poesia, sono PIETRO TESTA (1611-1650) e PIER FRANCESCO MOLA (1612-1666). Allievo

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oggettiva, antirettorica, sociale più che religiosa, la presenza di un allievo danese di Rembrandt, MONSÈ BERNARDO (1624-87). Più della sua predilezione per i

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Pagina 182

Il fatto nuovo e più importante è comunque la presenza a Genova di Rubens e del suo grande allievo ANTON VAN DYCK che, tra il 1621 e il '27, è il

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stato allievo dello Scamozzi e si ricollega così al Palladio; come dimostrano le sue ville in terraferma, è soprattutto un architetto pratico che non

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Pagina 190

Per dare a Torino il volto di una capitale europea, nel 1714 Vittorio Amedeo II fa venire FILIPPO JUVARRA (1678-1736), allievo di Carlo Fontana e già

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a Ripetta. Il porto fluviale, che non esiste più, era opera di ALESSANDRO SPECCHI (1688-1729), un allievo del Fontana, l'artista che aveva intuito l

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Pagina 210

L’altro è LORENZO BARTOLINI (1777-1850), che fu allievo del David a Parigi e col Canova non ebbe un rapporto diretto; ma che indubbiamente contribuì

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-1844), allievo del Carstens, uno dei più ardenti sostenitori della poetica i del «sublime». Non seguì il maestro nell’imitazione fanatica di

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Pagina 241

Personaggi e vicende dell'arte moderna

260622
Venturoli, Marcello 2 occorrenze
  • 1965
  • Nistri-Lischi
  • Pisa
  • critica d'arte
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il liceo di Pietroburgo avverti la grande lezione dei pittori impressionisti, con una lucidità e una intensità di tocco degna di un allievo di Monet.

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Pagina 120

Senza dubbio Lorenzo Viani non fu persona di vita lineare e coerente: figlio di pastori poverissimi, allievo barbiere, artigiano di Lucca, avrebbe

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Pagina 237

Saggi di critica d'arte

261894
Cantalamessa, Giulio 2 occorrenze
  • 1890
  • Zanichelli
  • Bologna
  • critica d'arte
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lasciar supporre che potesse staccarsene mai più. Guido Aspertini, allievo di Ercole Roberti, pieno d’ingegno, s’era accasciato sotto le fatiche e i

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sapesse che Giulio Romano fu allievo di Raffaello, anzi allievo prediletto, se di lui la storia avesse dispersa ogni notizia, qualunque visitatore

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Scritti giovanili 1912-1922

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Longhi, Roberto 13 occorrenze

del·Greco in Ispagna; poiché la perizia d'arte con che il Greco giunse a Roma era tale da non richiedere molto tempo per formare qualche allievo ed

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si sentì di avvicinarla ad alcuna delle personalità finora note, sebbene tendesse a crederla di qualche allievo romano od operante a Roma. S'egli

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Pagina 181

allievo napoletano di Caravaggio, e operante a Napoli. Vaccaro no, ch'egli non fu mai vero caravaggesco; vediamo di avviarci più risolutamente verso

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Pagina 183

allievo, che il De Dominici crede certa nelle Storie della Vergine, di poco posteriori, in una cappella a San Diego e dove tuttavia un'Assunta nel

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Pagina 199

E Feti, più che di Cigoli, è in queste figure l'allievo di Borgianni e di Caravaggio.

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Pagina 222

Il figlio Geronimo Giacinto, dichiarato dal Mayer, se non erro discendente del Ribalta, si manifesta tuttavia soprattutto allievo del padre nella

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Pagina 390

Spanzotti buon allievo di Gaudenzio Ferrari?

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mediatore del Ruffo da Napoli tra il '60 e il '70 è da identificarsi col pittore allievo del Caracciolo di cui si legge la vita nel De Dominici che non

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Chiare influenze sono nel portale di San Celso, circa del 1125; altri imitatori lavorarono a Nonantola poco dopo il 1121; Nicolò, il grande allievo

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Anche da studiare è l'allievo del Greco a Roma, Lattanzio Bonastri da Lucignano.

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Pagina 453

, assolutamente identico a quello che potrebbe essere in un quadro di un allievo di Giordano o di Solimena, in un De Matteis, o in un De Caro.

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Pagina 460

Fidani, allievo del Bilivert].

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Pagina 497

allievo dello Zanchi; la Nascita del Battista (814) della Coll, Harris; la Diana e Endimione (815) della Coll. Brunicardi, che era forse di G. G. del

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