Viene presentato un semplice programma per il calcolo dei più importanti parametri forensi per sistemi polimorfici ad alleli codominanti. E
significativa tra il presunto fattore di rischio genetico (presenza/assenza degli alleli M1-M2) ed il manifestarsi della patologia trombotica.
determinato allele o gruppo di alleli. Tale tecnica permette la tipizzazione con la visualizzazione diretta in gel d'agarosio dei prodotti amplificati, in
Gli alleli multipli (da non confondersi con i fattori multipli (polimeria, V. cap. VIII, § 1) che pure influenzano uno stesso carattere, ma non sono
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Gli alleli multipli, come si è detto, costituiscono un argomento contrario alla teoria della presenza-assenza, di Bateson-Saunders perché dimostrano
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solo nella Drosofila, ma in varî altri insetti, nei Mammiferi, in molte piante, e si è visto che tutte le serie di alleli multipli interessano lo
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cromosomico ridotto; F1 cellule somatiche dell’ibrido; G2, gameti dell’ibrido; i due alleli sono rappresentati con cerchietto nero e bianco; i simboli Vg e
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Il primo gruppo comprende circa 150 geni di posizione ben conosciuta (cfr. pag. 184 e Fig. 52), (senza tener conto degli alleli multipli) che, oltre
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, nella serie degli alleli multipli, dei geni cosiddetti labili, si erano trovati varî casi del genere. Col mezzo dei raggi X è riuscito al Timoféeff
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La serie degli alleli multipli W è stata una delle più accuratamente studiate: l’allelo w (white) si è ottenuto partendo da tutti gli altri alleli
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Un carattere può poi essere più o meno intenso: gli alleli delle serie white, in D. melanogaster, ad esempio, determinano pigmentazione dell’occhio
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-Ressovsky «penetranza». Per esempio tra. i varî alleli della serie cut in Drosophila melanogaster, che producono intaccature al margine dell’ala, ve
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Alleli, 80.
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usati in senso assoluto, ma soltanto se riferiti a una o più coppie di allelomorfi, o alleli.
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Se si ammette che i due alleli di una coppia genica siano localizzati sui due cromosomi di una coppia, si ha una semplice interpretazione della legge
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caratteri dell’individuo, secondo i principi della dominanza e recessività fra gli alleli di una stessa coppia, della interazione e cooperazione fra geni di
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che si formino quelle differenze - quegli alleli diversi - che vediamo ricombinarsi ad ogni atto generativo.
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le variazioni, cioè tutti gli alleli, presenti in una specie in un dato momento, e garantisce così alla specie stessa una notevole plasticità, che le
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A che cosa è dovuto questo fenomeno: la presenza di alleli diversi? È importante rispondere a questa domanda perché dalla formazione degli alleli
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la presenza o assenza di un dato allele, quanto per la differente frequenza relativa dei vari alleli. Consideriamo ad esempio le razze umane, che ci
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4) che nessuno dei due alleli conferisca un vantaggio all’individuo che ne è provvisto.
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3) che non vi sia migrazione differenziale di uno dei due alleli da o verso popolazioni vicine;
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delle frequenze iniziali, che può condurre, nei casi estremi, alla diffusione di uno dei due alleli nel 100% degli individui, cioè alla scomparsa dell
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diverse, si può riconoscere la presenza di differenti alleli del rispettivo gene. Questa indagine è stata fatta soprattutto grazie all’analisi degli
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sotto l’azione della selezione naturale: i vari alleli, e quindi le proteine da essi prodotte, funzionerebbero egualmente bene, quindi non darebbero
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e vistosa ed esaminare la frequenza dei vari alleli. Così si è fatto per la talassemia nell’uomo (p. 189) per la colorazione delle ali delle farfalle
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