Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Documenti umani

244473
Federico De Roberto 27 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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Alle cinque della sera, dopo una giornata di lavoro indefesso, cominciato a tavoìinoo con l'alba, proseguito nelle aule affollate di San Firenze

. Ecco qua: treni omnibus alle 7 e 5, 8 e 5, 12 e 35, 3 e 20, 6 e 40, 9 e 25; diretti alle 10 e alle 5 e 25, misto alle 7 e 40. Questo per gli arrivi

La prima messa, a San Giorgio, era poco frequentata: delle donne di umile condizione, in vesti dimesse, inginocchiate dinanzi alle seggiole; qualche

, un diplomatico incaricato di negoziare un trattato, non è più minuzioso, più meticoloso, più circospetto, più attaccato alle forme di quel che egli era

se n'era curata. A trentotto anni la marchesa Crollanza non ricorreva alle tinture? E la piccola Annina Fiorelli, a diciotto anni - una bambina! - non

logica inflessibile con cui ella aveva risposto alle professioni di fede, un po' troppo vivaci per esser tutte sincere, del Darsi, avevano ben presto

sorrisi, gli eroismi alle viltà; ma ho visto sopra ogni cosa uno spettacolo uniforme, quotidiano, immancabile: l'eterno spettacolo della morte. "I miei

un'occhiata alle carte. - Ho qui un bel da fare. Tu le terrai buona compagnia. E l'ingegnere Ferrieri, attirando a sè la figliuola, le stampò due grossi

sottrarmi alle conseguenze che pesano su di me. Soltanto, giacchè il mio nome è uscito dalla oscurità in cui sempre si mantenne, giacchè esso è stato

dinanzi alle cose più strane. Che cosa sapeva ella dell'amore, delle passioni? Che cosa sapea della vita? Quel poco che egli le aveva rivelato. V'era stato

novelle ispirate alle più alte idealità. Forse i lettori non mi accuseranno più di rinnegarle, forse il signor Treves mi stamperà.... Non le nascondo

, parliamone! - diceva Fritz Eisenstein, portando alle labbra con un gesto automatico il bicchiere e riponendolo tosto in mezzo alla tavola. - Vi è stato

, nella speranza che l'ardore della discussione mettesse almeno una scintilla in quello sguardo. L'Albani non si dava per vinto, teneva testa alle

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miseria! miseria!... Io dimenticavo di essere un uomo, una creatura materiale soggetta alle miserabili leggi della materia.... La mia fibra

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Nulla dispone lo spirito alle lunghe fantasticherie, alle lente evocazioni del passato, quanto certe grigie giornate d'ottobre, allorchè le nuvole

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la testa e facendo con la mano il segno del bacio dinanzi alle imagini sacre. Erano già in capo al corridoio. Come il fratello aprì la finestra

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promesso di mandare dei libri alle signore, e la duchessa contava su di questo perché quella relazione si annodasse. Ora ella si pentiva di non avergli

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Giunto in vista della villa, Guido Olderico moderò la corsa del suo cavallo. Da lontano, posta alle falde della collinetta arrotondata come un'enorme

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, prendendogli una mano e portandola alle labbra, prima ancora che egli avesse potuto pensare di opporsi a quell'atto. - Padre, se non la disturbo.... Era lei

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l'arrivante ed una espressione di letizia nello sguardo, esclamò: - Ladislao, ragazzo mio!... Il nuovo venuto prese una di quelle mani, la portò alle labbra e

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alle vertigini del muratore o del marinaio. La scala di ferro descrive un grande arco, adattandosi sull'emisfero della cupola fino al lanternino. Di

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intimi, i più reconditi, alla baronessa Costanza, soffocando la parola scottante che gli saliva incessantemente alle labbra, trattenendo il pianto che

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detto? Era ben sicuro che il fuoco di quell'amore fosse tutto ridotto in cenere? Non temeva egli che alle parole della donna, alla evocazione di un

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egli le si era messo in ginocchio dinanzi, asciugandosi gli occhi con la sua veste, un lembo della quale portava di tratto in tratto alle labbra

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Villa Bisani, a Portici.... se loro accomoda. - A meraviglia. Allora, per domani? - Senza dubbio. - Alle sei del mattino? - Alle sei. Come ebbero preso

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, soffocando le grida che le salivano alle labbra. - E non prevederlo, iersera!... Non prevederlo!... Disgraziata, la colpa è mia!... Poi, repentinamente

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sentito quei nomi da me?... Bisogna credere, non è vero, alle parole di chi muore! Ed io ti giuro, per te! che il mio cuore è rimasto vergine; che tra i

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L'indomani

246222
Neera 21 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
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sempre così e niente altro che così! Marta si sentiva ancora delle bende sugli occhi, dei lacci alle mani; andava ancora tentoni, non possedeva ancora

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topi, alle tignuole ed alla muffa. I libri erano: due volumi scompagnati di Walter Scott, una grammatica francese e una strenna, di quelle che usavano

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tutto quello che mi avete detto è vero, se io sono ancora per voi la più adorabile delle donne, venite oggi alle cinque. Sarò sola.» Nessuna firma. Dopo

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Diletto Alberto, Perchè non mi scrivete? Ho passato una notte agitatissima, senza chiuder occhio. Alle undici e mezzo vi ho sentito passare sotto le

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Marta aveva cercato, avidamente, il ritratto di Elvira. Non era insieme alle lettere, come non era unito alle ardenti parole della dedica; nè altro

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sembrava quella di un filosofo stoico in mezzo alle follie del mondo, le dava un po' di soggezione. Incominciarono le prime case allineate, coi portoni

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degli altri e rispondere, tratto tratto, alle parole che per cortesia le rivolgeva il suo cavaliere di destra, e mettere pure in bocca qualche cosa e

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- Che bel matrimonio nevvero? Marta si voltò. La bionda incipriata le stava alle spalle, col suo fare lezioso, di protezione. - Bellissimo - rispose

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. Accudiva alle sue domestiche faccende, lavorava, era premurosa, gentile con Alberto. Seguiva le variazioni del tempo per far asciugare le frutta, per

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membra sembravano spersonirsi, la pelle perdeva la lucentezza della gioventù; accanto alle labbra si disegnava in permanenza una piega triste e gli

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un anello; era forse morta a quest'ora! Il segreto del piccolo dente legato insieme alle pietre preziose, quel segreto che aveva tanto colpita la sua

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indifferenza alle tempeste della vita, un partito preso di ottimismo ad ogni costo. Aveva i capelli neri, acconciati con cura, le mani piccole e ben tenute, una

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infondere nelle cose sue vita e colore. Attraverso alle pagine dei suoi libri palpita l'anima dell'uomo e dello scrittore, il quale, senza sostituirsi mai

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felicissima nel tratteggiare i caratteri, una stupenda tavolozza per dar risalto alle figure e all'ambiente nel quale le fa muovere e agire. E però reputo che

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nota che vi domina, ed è la nota vera. Quanti non ne abbiamo visti noi di questi alpinisti ciabattoni sulle rive del lago, o alle acque termali, i

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Quando le avevano presentato Alberto, Marta che aveva ventitrè anni, che era intelligente e seria, comprese subito alle ansie della mamma, allo

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Oriani; dalla città era passata in un borgo; poteva mettere piume sul cappello e diamanti alle orecchie; in casa della mamma mangiava a un tavolinetto

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sè; poi, volgendosi alle signore, balbettò: - Mia moglie... scusino... era... è indisposta. Ha voluto presentarsi egualmente. La signora Gavazzini

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supporre tutto un fondo di pensieri ed avevano procurato alle sue attrattive di borghese sentimentale, un discreto numero di simpatie femminili

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alle serve... - Che cosa dite voialtri? - Eh! nulla. Si approvava. - La donna - continuò il dottorone come se nulla fosse - creatura delicata

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ero proprio piccina andavo a scuola, ma ci andai solamente due inverni perchè una vicina mi mandava insieme alle sue figlie, e quando venivo a casa

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Edgar

338071
Fontana, Ferdinando 2 occorrenze

. – Alle pareti arazzi, piume, ecc.

; presso il camino una panca. Verso il proscenio uscio che conduce alle stanze di Gualtiero. – Fra il camino e l’uscio un inginocchiatoio dinanzi al quale

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