Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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questa la caratteristica comune  alle  tavole di possibilità liquide di Giovanni Anceschi, alle
alle tavole di possibilità liquide di Giovanni Anceschi,  alle  superfici magnetiche di Davide Boriani, alle superfici
Anceschi, alle superfici magnetiche di Davide Boriani,  alle  superfici pulsanti di Gianni Colombo, alle superfici in
Davide Boriani, alle superfici pulsanti di Gianni Colombo,  alle  superfici in vibrazione di Gabriele Devecchi, alle
Colombo, alle superfici in vibrazione di Gabriele Devecchi,  alle  strutture lineari variabili di Grazia Varisco.
raisonné delle incisioni di Piranesi, ci rimettiamo  alle  osservazioni e alle correzioni di particolari esposte dal
incisioni di Piranesi, ci rimettiamo alle osservazioni e  alle  correzioni di particolari esposte dal sig. Thomas Ashby nel
vorrebbe guardare più  alle  speranze che alle memorie, e, trovando per caso degli
vorrebbe guardare più alle speranze che  alle  memorie, e, trovando per caso degli ingegni nuovi di
raro pertanto trovare critici musicali interessati  alle  opere d’un Paik, d’un Chiari, d’un Hidalgo; critici d’arte
Paik, d’un Chiari, d’un Hidalgo; critici d’arte interessati  alle  scene quasi teatrali d’una Gina Pane, d’una Trisha Brown,
d’una Meredith Monk, o critici teatrali, interessarsi  alle  stesse; mentre quasi sempre i critici cinematografici
corrisponde all’oratio, i corpi ai periodi, i membri  alle  frasi, le superficie, infine alle parole».
ai periodi, i membri alle frasi, le superficie, infine  alle  parole».
di arte bruta, e che vanno dalle Pierres Philosophiques,  alle  Tables Paysagées (1951-53), dalle Pâtes battues (1953) alle
alle Tables Paysagées (1951-53), dalle Pâtes battues (1953)  alle  Petites statues de la Vie Précaire (1954) ai diversi
diversi Tableaux d'assemblage (speciali collages del 1956)  alle  Texturologies, Topographies e Barbes che si possono far
che la vita è fatta di mattoncini, dagli amminoacidi  alle  catene di Dna, dalle cellule ai corpi, alle comunità di
amminoacidi alle catene di Dna, dalle cellule ai corpi,  alle  comunità di esseri viventi, gli artisti tendono a
s'abbatte su Roma il nuovo sacco rinnovatore di Caravaggio.  Alle  sorgenti. Il corpo immane del Rinascimento affogato,
macerato, sfatto, si sperde, trascorre via, rappreso  alle  festuche subacquee, sbavando le rive algose, volatile
Ma voi, pittori, negli ornamenti non badate  alle  convenienze del soggetto?
questa nuova condizione non corrisponde  alle  necessità dell’uomo attuale.
nella Farnesina, sviluppa diverse iconografie relativamente  alle  fasi salienti della storia, e tra queste spiccano per
e tra queste spiccano per originalità quelle relative  alle  quattro prove che sono delle vere e proprie “invenzioni”
- di fronte  alle  nuove opere del nostro - il primo senso a rintoccare
rintoccare profondamente è il plastico, non già per aderire  alle  individualità articolate dei corpi singoli (che, lo
Anche lei, però, deve soggiacere  alle  leggi del mercato e le sue opere vengono mercificate.
a Loreto, e poiché non sono solito a fare il processo  alle  intenzioni ma solo alle realizzazioni, posso sperare che
non sono solito a fare il processo alle intenzioni ma solo  alle  realizzazioni, posso sperare che queste mie considerazioni
a quelli artistici. In quest’ultimo settore, poi, oltre  alle  componenti autenticamente formali (o se preferiamo
una componente di moda e di costume che piega  alle  sue esigenze le creazioni d’un determinato periodo.
questi profondissimi valori plastici: siamo, ho detto,  alle  sorgenti delle arti del disegno.
quando si giunge al sommario e alla conclusione, cioè  alle  due storie dell'arte senese.
irriducibilità del lavoro artistico ai tempi misurabili (e  alle  modeste pretese economiche) del lavoro artigianale?
nella realizzazione di quelle opere e di quelle situazioni  alle  quali possiamo anche non applicare più l’etichetta troppo
più l’etichetta troppo pericolosa e usurata di «arte», ma  alle  quali dovremo certo applicare quelle di «fantasia» e di
antinaturalistici tipici del manierismo che l’artista porta  alle  estreme conseguenze.
e giocosa in realtà cela una forma rituale che risale  alle  antiche civiltà.
sotto  alle  volgari ridipinture che velano buona parte della
 alle  situazioni artistiche attuali di arte programmata, ottica,
di temperamenti dispositivi che Gherardo soleva apportare  alle  fondamenta del maestro e che dovevano altrove farlo
del maestro e che dovevano altrove farlo giungere  alle  soglie dell'accademia; ad ogni modo non comprendiamo come
viaggiatori, raffigurato in abiti preziosi, in relazione  alle  sue nobili origini, e con la spada.
alla macchia,  alle  scorie del tachisme e dell’action painting è stata, in
che il costruttivismo degli anni venti oppose  alle  scorie espressioniste. Oltre a ciò l’adozione, in molti
ancora al Conte d'Adda il San Giovanni del Bugiardini  alle  Grazie.
dei caratteri locali lombardi che paiono persino preludere  alle  primissime opere di Bramantino, e che perciò si attagliano
scerchiato che turbina ma non cede, rinterzato, intorno  alle  giunture. Corpo e architettura del corpo unificati.
e, se così possiamo esprimerci, ne suggerisce una nuova  alle  attuali generazioni. Mai come in questa mostra di un
anziano ci siamo sentiti giovani e vivi, mai come di fronte  alle  ottantacinque opere di Melli abbiamo sentito, commossi, la
di Modena è quella sua capacità o condizione di risalire  alle  fonti primarie dell’avanguardia, di scoprirne egli stesso
quasi artigiano, per rispondere con ciò che si vede  alle  tante domande, sollecitazioni, ipotesi fantastiche di ciò
direttamente dall’individuo, abolito qualunque adattamento  alle  forme naturali.
surrealisti Cadavres Exquis fino agli happening ispirati  alle  chance operations del musicista John Cage.
d'una età passata che più non reggono e non si affanno  alle  tendenze ai costumi e al modo di sentire della generazione
plastica si sviluppò in base  alle  forme della natura. Le manifestazioni del subcosciente si
pansemici, monosemici1, riservando la prima categoria  alle  tradizionali immagini figurative, suscettibili
contesto per rivelare il proprio significato, la seconda  alle  immagini astratte (non figurative) aperte a qualsivoglia
aperte a qualsivoglia interpretazione, e la terza  alle  immagini grafiche (diagrammi, simboli matematici, ecc.) che
del corpo del Signore permette ai dolenti di abbandonarsi  alle  loro emozioni, di manifestare quelli che Leonardo chiamava
57: gruppo di concretisti spagnoli che presero parte  alle  mostre delle "Nuove Tendenze,” formato da: Juan Cuenca
poeta più distaccato, anche il romanziere più indifferente  alle  lusinghe del successo, il cineasta o il compositore più
del successo, il cineasta o il compositore più ostile  alle  logiche di mercato: qualunque artista di qualunque
del teatro cinese antico, delle danze sacre indiane,  alle  più recenti forme proposte dall’euritmia steineriana (dove,
particolari gesti delle mani e delle braccia corrispondono  alle  lettere dell’alfabeto, alle note e agli intervalli
e delle braccia corrispondono alle lettere dell’alfabeto,  alle  note e agli intervalli musicali). Che il corpo sia il primo
torniamo  alle  vele affrescate sotto la direzione di Beato Angelico,
occorre più di un'occhiata  alle  illustrazioni, dove la modesta zincotipia si intercala alle
alle illustrazioni, dove la modesta zincotipia si intercala  alle  tricromie smosse e dove compaiono, è vera, cose note, ma
scultura di Boccioni e come tutte quelle che si riportano  alle  sorgenti della plastica è spontaneamente arcaica ma non,
ebbe il suo sistema di ordinamento indipendente rispetto  alle  altre.
la necessità di attribuire il nome di un singolo anche  alle  scoperte scientifiche, alle grandi navigazioni, alle
il nome di un singolo anche alle scoperte scientifiche,  alle  grandi navigazioni, alle invenzioni e a ogni impresa che
anche alle scoperte scientifiche, alle grandi navigazioni,  alle  invenzioni e a ogni impresa che poteva cambiare il corso
greci, e che sapesse unire il bello, il Vero della natura  alle  nobili ispirazioni degli antichi.
che, in maniera anche inconsapevole, sempre collega  alle  sue radici classiche ogni avanguardia (persino la più
la propria passione, quella passione che lo portò  alle  lacrime quando, nel 1958, si trovò per la prima volta
fronte  alle  opere di Ardengo Soffici, si può meditare quel carattere
che viene fatto di chiedersi dinanzi  alle  evanescenti e medusiache concrezioni di Fautrier, davanti
evanescenti e medusiache concrezioni di Fautrier, davanti  alle  superfici pallide e crepuscolari su cui si rapprendono i
spaziante dagli allestimenti scenici (Riccardo Terzo),  alle  imponenti sculture politiche (La Grande Cina), ai gustosi
bidimensionali dove il compito volumetrico è affidato  alle  ombre portate che il lavoro proietta.