Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 68 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Cipí

206460
Lodi, Mario 18 occorrenze
  • 1995
  • Edizioni E. Elle
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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annotarono. Diedero cosí vita alla favola vera di Cipí.

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. — Se c'è da lottare, eccomi pronto insieme a voi! — disse Cipí. — Promettiamolo! — gridò Passeri. — Alla fine tornerà Palla di fuoco e la nostra vita

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Cipì p. 9 Nascita di Cipí 12 Il mondo 16 Il buco fondo e nero 19 Prigioniero 22 Alla scoperta del mondo 25 Margherí 30 Gli artigli 33 La fucilata 36

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. In quell'istante alla finestra apparve l'ombra del nemico. — Pericolo! — gridarono tutti insieme. E i due che erano dentro fuggirono come razzi. Poi

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galoppanti si lanciarono alla carica contro il muro nero e ad un tratto parti una cannonata: ma il proiettile rimbalzò a zig zag contro le corazze, crepitò

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bocconcino a portata di zampe!» E fece finta di dormire. «Che strano animale, — pensava Cipí, osservando attentamente il gatto dalla testa alla coda, — dorme

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, Mostarda e profumo alla Fiera di Gonzaga Storia di Aladino e della lampada incantata Yambo, Capitan Fanfara. Il giro del mondo in automobile William Butler

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sotto una tegola, una passera covava tre sue uova piccine, senza abbandonarle mai. Babbo passero pensava a procurarle il cibo volando dal nido alla

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della sua compagna. Allora Mamí, commossa, si fece largo per avvicinarsi al figliolo che tanto bene aveva fatto alla piccola patria del tetto, e senza

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sei? Il povero passerotto, in mezzo alla caligine della cappa, cercava di volare su, ma invece andava sempre piú giú e il buio diventava sempre piú

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— Com'è carino, lo mettiamo in gabbia? — No, leghiamogli il filo alla zampa! — dissero i bambini e mostrarono l'uccellino alla nonna, alla mamma e al

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libera: da lí si vedeva Palla di fuoco dal mattino alla sera, quando calava stanco al di là del nastro d'argento su una strisciolina verde cosí vicina

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cerca di cibo per sé e la compagna, e alla sera si accovacciava accanto al nido in attesa del sonno. — Nasceranno? — si chiedeva. — Tutto andrà bene

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altre mamme del tetto: guardavano i piccoli di Cipí e raccontavano le gioie e le tristezze della vita. Quella sera, dopo tante visite, accanto alla sua

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tutta la giornata si chiamarono, si radunarono e si prepararono alla grande avventura di ogni autunno. Salutarono gli amici passeri e il giorno

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cortili furono coperti di farfalle bianche e i passeri, smarriti e affamati, volavano dal tetto alla campagna in cerca di qualche chicco: raspavano

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quel porticato... — disse col cuore in gola, — ...vicino alla tana dell'uomo: grano! Fra i passeri corse un brivido di piacere e i piú affamati stavano

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, il signore della notte, lo conosci? Chiccolaggiú scoppiò in una risata. — Alla larga da chi vive nell'ombra, — disse. Poco dopo il passero

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Lo stralisco

208590
Piumini, Roberto 32 occorrenze
  • 1995
  • Einaudi
  • Torino
  • paraletteratura-ragazzi
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, lo toglie dal mondo alla buon'ora... A cinquant'anni, dunque, si muoveva Filippo in avere e levar voglie come un danzatore provetto: e non si pensi

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corpo, agitava le gambe, chiudeva e allargava le braccia, inquieto cercava tranquillità e sonno. Si levò seduto, si affacciò alla notte, respirando il

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dalla magnificenza delle stoffe, dei turbanti e dei monili, aveva alla fine indicato un'ampia veste color rosso sanguigno, ornata da un enorme colletto

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ciocche scure, Gentile trovò nell'alloggio una giovane donna velata, che non apparteneva al numero di servi che lui conosceva. Sedeva alla maniera

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, invece, soffriva di quella zona di nulla, macchia di vuoto dolente. Alla fine di una delle brevi pose mattutine, avvicinandosi al Sultano con il pretesto

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al cancello prezioso, e restò fermo e muto. Gentile si avvicinò, incerto, alla luce traforata del metallo. Accostò, senza toccare, il volto a una

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avrebbe fatto se, involontariamente, si fosse trovato alla presenza della favorita scoperta. Con la tela fra le mani, mentre la guida portava la cassetta

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sfrigolando, sopra la sua testa. Gli tornò alla mente, senza quasi ragione, l'ombroso interno di una chiesa veneziana, vicina alla casa dove abitava da

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lui, solita ombra, l'uomo vestito di nero: e come se la sua sola presenza garantisse ogni sicurezza al Sultano e alla favorita, l'eunuco si ritirò

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giunse rapidamente alla fine, e in certa misura, pur nel rispetto dell'arte, Gentile accelerò gli ultimi tocchi, parendogli desiderabile e opportuno

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: un misterioso groviglio. Gentile si voltò verso i marinai, per richiamare l'attenzione: ma il turco dalla pelle buia che stava alla barra già

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alla fine del corrente, e poi invece si spostava oltre uno nuovo, generato per questa o quella bravura del pittore. Finché accadde che un giorno, di

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sono rimasto lontano, come fa il cavallante che rimanda alla fine, per studio e anche timore, la doma del puledro piú inquieto... Nel fare queste

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preciso bel gusto. Ma questo ha poca importanza, frate Filippo... Confesso che, quando decidemmo di procedere alla scelta del volto, a stento mi trattenni

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8. Presa da un batticuore di altri tempi, davanti alla badessa, suor Marta tratteneva e copriva l'emozione, pausava il respiro, nascondeva la

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, spingendo lo sguardo oltre la caligine fino alla dolce ingobbatura del monte Albano. — E anzi credo che non abbiano parole per farne nemmeno uno

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, - disse Filippo guardando gli occhi della giovane, che però erano fissi alla soglia, — perché siano completi occorrerebbe dire a suor Marta di guardare o

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per il cibo e il lavoro della casa. Avrete tutti i cavalli che serviranno al vostro diletto, e rimarranno vostri per sempre. Alla fine, quando sarà, il

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11. Alla fine della mattinata, suor Caterina aveva imparato che la pittura è molto piú complicata a dire che a fare, mentre Lucrezia Buti aveva

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Le mani, svelte salendo al capo, incontrarono la stoffa tesa e liscia del velo. Le abbassò, e tacque. Portò ancora lo sguardo alla collina, poi più

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meglio, — disse lui. — E come, frate Filippo? — Pregheremo. Cosa sarà piú gradito a Dio, e alla sua santa Madre, che ascoltare lodi di lei, mentre

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. Lungo e silenzioso mattino: barbagli bianchi di cavolaie alla porta, come fiori incuriositi dell'opera muta; canti di uccelli nuovi fra lo strillo

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2. Un giorno bussò alla porta di Sakumat un capoterra grande e grosso, che portava il basso turbante caratteristico delle vallate a nord di Malatya

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contare. — Qualcosa che non si può contare, è infinito! — fece Madurer. Ormai il mare era completo. Tutto attorno alla stanza, fino al pavimento

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davanti alla bocca con atteggiamento grave. — Posso conoscere un po' dei tuoi pensieri, Madurer? — chiese Sakumat qualche tempo dopo. — Ecco, io... Non

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divertente. Devi sapere che il capo degli assedianti, il re Ras-Patay, si ammalò d'impazienza dopo tre anni di assedio: si ammalò tanto che mori. Alla

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tutti Sakumat rispose che era stato un lungo lavoro, e niente piú. Quando si sparse la notizia del suo ritorno cominciarono a bussare alla sua casa, per

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, — alla fine di tutto uno solo di voi sarà impegnato... Ma ora vi dirò piú chiaramente. Gli Anziani, nei loro scranni ai lati del Doge, presero fiato nello

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e ginestre scendeva da una scarpata semicircolare fino alla spiaggia dorata, che aveva forma di falce. Appena si sentiva, oltre le sponde verdi della

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. Stordito da quella meraviglia di colore e di spazio, Gentile quasi non badava alla sessantina di dignitari seduti su sgabelli molto bassi attorno al

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, alla terra africana su cui Costantinopoli sorgeva, la freschezza verde del Nord. A sinistra, al di là di minareti variopinti, il sole calava. I

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Pagina 94

, o indifferente, davanti alla gentilezza del tuo tono, e alla passione che sotto vi sento? Ogni artista, potente Maometto, è abituato a rischi continui

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